Qualche anno fa è arrivata sul mercato dei videogiochi Lara Croft, una temeraria esploratrice che sfida i limiti della Natura per portare a termine le missioni più audaci. Molti negli anni si sono appassionati all’avvenente eroina e alle sue avventure e si sono immedesimati in lei attraverso il gioco, ma forse non tutti sanno che nella vita reale ci sono dei ricercatori che per portare avanti le proprie missioni scientifiche sfidano le condizioni fisiche più estreme.
CRONACA - Neutroni che non si trovano più, che forse oscillano e che magari ci forniscono qualche indizio sul mistero della materia oscura, la materia ‘mancante’ dell’Universo, di cui registriamo l’esistenza attraverso i suoi effetti gravitazionali ma di cui non conosciamo la natura. Un argomento non facile che è stato però ripreso e discusso molto da diversi siti internet – Universe Today e Science Blog per citarne un paio – nelle ultime settimane. Il motivo di tanta attenzione è la pubblicazione, in realtà non più così recente (aprile 2012), di un articolo scritto da Zurab Berezhiani e Fabrizio Nesti, due ricercatori dell’Università dell’Aquila: “Magnetic anomaly in UCN trapping: signal for neutron oscillations to parallel world?”, pubblicato sull’European Physical Journal C.
Ecco di cosa si tratta: la ricerca prova a spiegare l’anomala sparizione di neutroni nel corso di un esperimento partendo dall’ipotesi che questi siano in grado di oscillare assumendo, per così dire, le sembianze di un’invisibile particella gemella. Invisibile perché si troverebbe in un mondo parallelo.
Una chiacchierata fra fisici. Uno, l'intervistatore e nostro collaboratore Luca Mazzuccato, giovane fisico di belle speranze (research assistant professor al Simons Center for Geometry and Physics dell'Università Stony Brook, NY) incontra l'altro, Shmuel Nussinov, decano della Scuola di Fisica e Astronomia all'Università di Tel Aviv (ha appena compiuto settant'anni), che gli confessa i suoi forti dubbi sul fatto che i neutrini possano viaggiare più veloci della luce. E non solo... (FS)
CULTURA - Riserva sempre sorprese chiacchierare con Shmuel Nussinov, decano della Scuola di Fisica e Astronomia all'Università di Tel Aviv. Nussinov spende molti mesi ogni anno in visita presso istituti di ricerca americani: l'Institute for Advanced Study a Princeton, Upenn, l'Università del Maryland e ora la Chapman University. I suoi consueti seminari al C. N. Yang Institute per la Fisica Teorica, a Stony Brook, sono un must e sarete certi di rimanere a bocca aperta. In occasione del suo recente settantesimo compleanno, Nussinov decise di farsi un regalo unico nel suo genere: pubblicare undici articoli di fisica teorica nella stessa settimana, sui più svariati argomenti. Dalla materia oscura, alla fisica dei neutrini, alla teoria dei grafi e quant'altro
VIAGGI - Sulla rampa di lancio del Kennedy Space Center, l'esperimento AMS, in gran parte "made in Italy", sta per spiccare il volo. Allacciate le cinture. Si parte per l'ignoto.
NOTIZIE - Né troppa né troppo poca: ci vuole la giusta quantità di materia oscura per avviare la formazione di una galassia massiccia. È quanto scoperto con l’Herschel Space Observatory.
NOTIZIE - Un esperimento di scienza partecipata “the Dark Matter Awareness Week” da ieri fino a martedì prossimo coinvolgerà 140 istituti di ricerca (in oltre 50 paesi sparsi in tutto il globo) che proporranno tutti lo stesso seminario: “Dark matter in galaxies”.
In un'approfondita intevista a Itay Yavin, del Centro di Cosmologia e Fisica delle Particelle dell'Università di New York, OggiScienza approfondisce...
Nella montagna fatta a groviera sotto i laboratori nazionali del Gran Sasso (foto dell'ingresso per visitatori) l'università Rice di Houston, Texas,...