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Il cane non ha abbaiato

NOTIZIE - La scienza serve anche a fare la conta. Dell’idiozia umana verrebbe da dire. Nello specifico Mike Spagat e colleghi del college Royal Halloway dell’Università di Londra, si occupano di “matematica della guerra”, e in articolo pubblicato questa settimana su PLoS Medicine hanno fatto la conta dei morti civili nel conflitto iracheno, dal 20 marzo 2003 (data di inizio dell’invasione delle forze della Coalizione – USA, Regno Unito, Australia, Polonia, varie forze curde e quelle del Congresso Nazionale Iracheno) fino al 19 marzo 2008, cinque anni tondi di conflitto. Non si sono ovviamente limitati a contare i morti, dato che era già disponibile nel database Iraq Body Count (IBC), ma hanno voluto cercare delle regolarità, dei trend in queste morti che possano aiutare la comprensione dell’impatto che questo conflitto ha avuto sulla popolazione civile, anche per mettere a punto possibili strategie di prevenzione.

Un’antichissima metropoli galattica

NOTIZIE - È stata scoperta una struttura che potrebbe essere la più antica e lontana antenata delle moderne galassie. Risale a circa 1 miliardo di anni dopo il big bang, contiene una quasar luminosa, una gran quantità di gas e ha un elevatissimo tasso di formazione di stelle.

Nelle viscere del vulcano

NOTIZIE - Fra gli intenti dichiarati di OggiScienza c’è quello di dar voce alla ricerca e ai ricercatori, in special modo quelli del nostro Paese. Quello che ci siamo sempre proposti inoltre è di parlare di una scienza che c’importa e ci tocca da vicino, vuoi per la quotidianità, vuoi perché in qualche modo ci entra “in casa”. Oggi è uno di quei giorni in cui più manteniamo fede a questi nostri propositi. Daniela Cipolloni è andata sul campo per far luce su una discordia “napoletana” (e italiana, aggiungerei) forse meno nota dell’annoso problema rifiuti, ma che in questo momento sta infiammando scienziati e cittadini dell’area vesuviana (in particolar modo l’area di Bagnoli).

Lucy camminava come noi

NOTIZIE - Dall’analisi di un reperto recentemente scoperto in Etiopia si deduce che i nostri antenati Australopithecus afarensis avessero già sviluppato i piedi ad arco che permettono una disinvolta andatura eretta.

Tubuli per le lesioni spinali

NOTIZIE - Il NewScientist l’ha chiamato “progetto bucatini”, ma dato che nemmeno il comunicato stampa sul sito dell’Università Milano bicocca, dove lavora Angelo Vescovi primo autore della ricerca, si fa riferimento a questo esotico appellativo, mi viene da pensare che il giornale britannico si sia ispirato “simpaticamente” all’italianità della ricerca. Di fatto si tratta di tubetti di materiale biodegradabile, che stanno dando risultati molto interessanti (e incoraggianti) in topi con danni spinali, che sono riusciti grazie a questa tecnologia a recuperare in parte la paralisi agli arti inferiori. Neanche a dirlo questo risultato potrebbe essere fondamentale nel campo della ricerca del trattamento delle lesioni spinali anche nell’uomo. Uno dei maggiori ostacoli al recupero dopo il trauma (insieme alla formazione di tessuto cicatrizzato che danneggia la funzionalità del tessuto nervoso) è il crearsi di sacche di liquido in corrispondenza della lesione nei mesi successivi all’incidente

Acqua fritta

NOTIZIE - Lunedì, insieme agli amici di Queryonline, ci siamo cimentati nella pratica autoflagellatoria di fare informazione sull’omeopatia. Un grande successo, entrambi i siti hanno focalizzato l’attenzione di migliaia di lettori. Colgo a questo punto l’occasione di ringraziare [Continua...] tutti i lettori e i blog che ci hanno linkato. Personalmente esco da questa esperienza un po’ sfiancata. Abbiamo ricevuto una marea di commenti. Accanto a quelli che ci supportavano e ringraziavano per l’iniziativa sono arrivati, come ci attendevamo, tanti commenti dei “credenti” nell’omeopatia.

Fuoco amico per il batterio

NOTIZIE - Provate a immaginare come vi sentireste ad andarvene in giro portando in braccio una cassa piena di tritolo. Così (se avesse modo di provare delle emozioni) si deve sentire lo Streptococcus Pyogenes, un batterio che causa una serie di malattie comuni (a volte lievi , a volte gravi fio alla morte). Il batterio in questione (ma non è l’unico) contiene all’interno della parete cellulare una riserva di tossina (chiamamta Streptococcus Pyogenes beta-NAD+ glicodrolase – SPN) che normalmente usa per neutralizzare le cellule nemiche (vedi gli anticorpi del sistema immunitario dell’organismo infetto). Questa tossina però, senza un’antitossina – anch’essa contenuta all’interno del corpo cellulare del batterio, che inattiva il “veleno” legandosi ad esso – potrebbe essergli a fatale.

Allergia benefica

NOTIZIE - Perché la selezione naturale non ha ridotto (se non eliminato del tutto) l’incidenza di certe malattie (favorendo nella competizione gli individui non predisposti a svilupparle), facendole così sopravvivere in una larga percentuale della popolazione? Un'ipotesi (degli evoluzionisti) è che certi disturbi (diffusi in una percentuale consistente seppur minoritaria della popolazione) sono in realtà il prodotto secondario di altri fenomeni dell’organismo che hanno invece un vantaggio notevole per l’individuo. Sarebbe questo il caso delle allergie. Uno studio pubblicato qualche giorno fa su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention aggiunge un tassello importante nella comprensione del collegamento fra tumori e disturbi allergici.

Back to the future. Fine della storia

NOTIZIE - Una nuova interpretazione teorica risolverebbe il famoso paradosso insito nella relatività che permetterebbe a un nipote di tornare nel passato e uccidere suo nonno.
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