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Quando si dice stare nella…

CRONACA - Gli scarabei stercorari sono noti per la loro singolare abitudine di trasportare con zelo e solerzia enormi, se paragonate alle loro dimensioni corporee, sfere di escrementi. Perchè? La risposta è facile: rappresentano la loro preziosa fonte di cibo che, in questo modo, è sempre a portata di mano e sotto il loro vigile controllo. Ma un curioso ed interessante studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Current Biology ha mostrato anche un'altra, importantissima funzione di queste sfere: negli assolati e roventi habitat sudafricani, dove vivono numerose specie che attuano questo comportamento (e in particolare Scarabaeus - Kheper - lamarcki, la specie oggetto di studio), esse permettono ai possessori di mantenere la temperatura corporea più fresca, fungendo da rifugio termico che li isola dal substrato rovente

Istituto Nazionale di Ricerca in Misterologia

Nei ritagli di tempo Alberto Carpinteri, presidente dell'INRiM e professore di scienza delle costruzioni al Politecnico di Torino, ricorre a "procedimenti penali" per impedire a scienziati e cronisti di criticarne il lavoro. Sul Sole-24 Ore del 21 ottobre, alcuni suoi colleghi sono intervenuti prima di essere azzittiti pure loro.
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LIBRI – Bisogna riderci su

LIBRI - Stavo camminando per la strada a Bruxelles e mi ero persa cercando di arrivare ad una riunione abbastanza importante. Mi si appiccica un ometto, abbastanza attempato, che si era perso pure lui e cominciamo a parlare. Quando arriviamo alla conferenza scopro che era un premio nobel! La sera poi l'ho rivisto a cena e gli ho chiesto come mai non me l'avesse detto e lui: ma scusa, mica giro con la maglietta con scritto “sono un premio nobel”! È uno degli episodi che ci ha raccontato Ilaria Capua nell'intervista sul libro “I virus non aspettano. Avventure, disavventure e riflessioni di una ricercatrice globetrotter” (Marsilio editore). Come dice il titolo, è un libro che unisce aneddoti divertenti e spiritosi a riflessioni sulla ricerca, sull'Italia, sulle donne e altro ancora. Ilaria Capua, virologa e veterinaria, dirige il dipartimento di Scienza Biomediche comparate dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e lavora nel campo dell'epidemiologia.

La balena Nina e le altre

AMBIENTE - È da alcuni giorni che quando posso stacco gli occhi dal pc e guardo dove se ne vanno Nina, Viola, Macchia e le altre; si tratta sempre di un’emozione, non foss’altro che questi nomi si riferiscono a esemplari appartenenti alla seconda specie animale del pianeta per dimensioni, i cui spostamenti, a dispetto di ciò, sono tutt’altro che conosciuti in dettaglio. Nessun altro mistero: mi sto riferendo alla balenottera comune, frequentatrice del Mar Mediterraneo studiata con regolarità ormai da oltre due decenni dall’ Istituto Thetys e non solo. Proprio questo istituto da circa un mese (settembre 2012) ha messo in opera per conto della Direzione Protezione Natura del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare un progetto innovativo di tracking satellitare che consente, per la prima volta, di monitorare in tempo reale la posizione di sette animali marcati. Lo scopo ultimo del progetto è quello di identificare i luoghi dove la specie si reca nel periodo invernale. È noto infatti che questi misticeti utilizzano il mar Ligure e mar di Corsica come area estiva di alimentazione, ma poco o nulla si sa sul loro comportamento nel resto dell’anno

OggiScienza Va al Festival (della Scienza)

EVENTI - Domani 25 ottobre inizia la decima edizione del Festival della Scienza di Genova e OggiScienza sarà li. Seguiremo tutti le conferenze trasmesse nel sito LIVE (online da domattina) e aggiorneremo tutti i curiosi attraverso tutti i canali "social". Se volete seguire seguire in maniera social il festival anche voi vi consigliamo di farvi amici dei canali Twitter, Facebook, Google+, Istagram (cercate Festival della Scienza da Istagram), Flickr del Festival. Ogni giorno potrete avere aggiornamenti, approfondimenti, livetweet, foto e tanto altro sugli interventi e i suoi sopiti. Faremo anche un liveblog sulle nostre pagine (prorio qui) Già domani l'agenda è nutrita: dopo la cerimonia inaugurale, Giacomo Rizzolatti parlerà di neuroni specchio. Poi sarà il turno di Catherine Vidal che ci svelerà se il cervello ha un sesso. La sera alle 21 poi si potrà assitere a uno spettacolo di scienza e magia. Non perdeteveli e stay tuned.

Il termostato globale no

Nature Climate Change pubblica in open access un’altra ricerca su come frenare il riscaldamento globale nel caso non siano prese misure efficaci per abbassare le emissioni di gas serra. La firma anche Ken Caldeira, il cui entusiasmo per la geoingegneria su vasta scala sembra temperato da un'insolita dose di scetticismo.

Non solo Nobel: nuovo passo verso il computer quantistico

CRONACA- Meno di due settimane fa, Serge Haroche e David Wineland ricevevano il Nobel per la Fisica 2012 per i loro studi sui bit quantistici (qubit), fondamentali per la futura costruzione di computer quantistici. I due Nobel, com’è facile immaginare, non sono i soli a occuparsi di questa materia, tra le più promettenti della fisica teorica e applicata. Qualche giorno fa, è arrivata dall’Università di Princeton, Stati Uniti, la notizia di un’interessante variazione sul tema. Un gruppo di ricercatori ha, infatti, pubblicato su Nature uno studio su un metodo che permetterebbe un trasferimento rapido e affidabile d’informazioni quantistiche attraverso un nuovo apparato sperimentale. I risultati del gruppo, guidato da Jason Petta, rappresentano un ulteriore passo verso computer quantistici che manipolino milioni di qubit, laddove finora si è riusciti a lavorare soltanto con un numero limitato di qubit. Per rendere possibile il trasferimento d’informazione, Petta ha usato un flusso di fotoni di microonde per analizzare lo stato di rotazione – spin - di una coppia di elettroni intrappolati in una gabbia, detta punto quantico. Lo spin elettronico serve da qubit, e funge da unità primaria d’informazione. Il flusso di microonde permette poi di leggere le informazioni
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Gli impegni familiari accorciano la vita

CRONACA - Nel regno animale sono molte le specie in cui individui di sesso maschile e femminile hanno longevità molto diverse. Un caso di cui siamo tutti consapevoli è quello della nostra specie, in cui le donne sopravvivono mediamente di più rispetto agli uomini. Ma negli ambienti naturali la situazione è spesso ribaltata, come dimostrato da un recente studio pubblicato e liberamente accessibile sulla rivista online PLoS One, riguardante il caso del famoso varano di Komodo (Varanus komodoensis). Questa specie vive esclusivamente nelle piccole isole di Komodo e Rinca (mappa) a largo di Flores, in Indonesia, e viene considerata la 'lucertola più grande del mondo'. Un gruppo di ricercatori australiani, indonesiani e italiani ha monitorato le traiettorie di crescita e la sopravvivenza di oltre 400 individui nel periodo compreso tra il 2002 e il 2010. Lo studio ha evidenziato curve di crescita decisamente differenti nei due sessi: infatti, tra la nascita e il raggiungimento della maturità sessuale (circa sette anni di età) la crescita di maschi e femmine è appaiata, mentre dopo il primo evento riproduttivo le femmine iniziano a crescere a ritmi significativamente inferiori rispetto ai conspecifici maschi. Questo si traduce in una taglia media all'età adulta molto diversa tra i sessi, con i maschi che raggiungono una lunghezza di 160 centimetri (esclusa la coda di almeno un metro di lunghezza) e i 70 kg di peso, mentre le loro controparti femminili che non superano mai i 120 centimetri di lunghezza per 25 kg di peso (grafico).

L’Italia e gli scienziati (de L’Aquila e de l’Ilva)

POLITICA - Due cose sono accadute ieri: è stata emessa la sentenza a carico dei membri della (allora) Commissione Grandi Rischi sui fatti relativi al terremoto de L'Aquila del 2007 e sono stati resi pubblici i dati raccolti dall'Istituto Superiore di Sanità sulla salute dei cittadini di Taranto. Due facce di un quadro contraddittorio e doloroso del nostro paese e del suo rapporto fra società civile, politica e scienza. Di entrambi sapete già molto mi limiterò a riassumere brevemente. Piena colpevolezza per tutti gli imputati, riconosciuti colpevoli di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime. Il giudice ha ritenuto di aggiungere due anni di condanna ai quattro richiesti dall'accusa, interdizione dai pubblici uffici, ecc. Tutti la stessa identica pena, senza distinzione. Cos'è successo? Nel 2009 solo una settimana prima del 6 aprile (per la precisione il 31 marzo), la notte del sisma che ha ucciso più di 300 persone rimaste sepolte nel cuore della notte nelle loro case, la Commissione Grandi Rischi si era riunita (a aseguito del potente sciame sismico cche stava colpendo la zona e aveva messo in allarme la popolazione) per decidere sul da farsi. La commissione era riemersa dalla riunione (frettolosa) senza di fatto concludere nulla e in una successiva conferenza stampa in cui si erano fatte generiche rassicurazioni verso la popolazione (e qualche pseudospiegazione, sul benefico scarico di energia in atto) fatte da Bernardo De Bernardinis e mai smentite dagli altri membri della Commissione. La tesi dell'accusa è che queste parole avevano rassicurato la popolazione che normalmente avrebbe invece dormito fuori casa, inducendoli a restare nella abitazioni, per poi rimanercvi intrappolati la notte fatale.
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