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Smart City Exhibition

EVENTI - Dal 29 al 31 ottobre si svolgerà a Bologna, Smart City Exhibition, tre giorni di workshop, convegni e laboratori dedicati alle città intelligenti, organizzati da Bologna Fiere e Forum PA. Ricercatori, urbanisti, architetti, amministratori pubblici, esperti di comunicazione lavoreranno assieme, e si confronteranno con il pubblico, per capire come progettare le città del futuro. “Vogliamo individuare e divulgare le migliori esperienze italiane e internazionali e identificarne i modelli, proporre momenti di sensibilizzazione e di formazione per i politici e gli amministratori sul tema delle nuove città, offrire ai cittadini e all’opinione pubblica un resoconto puntuale e indipendente sullo stato dell’arte dell’innovazione nelle città” ha sottolineato Carlo Mochi Sismondi, presidente di Forum PA. Si parlerà di efficienza energetica, rifiuti, mobilità urbana, salvaguardia del territorio, progettazione dello spazio pubblico a misura dei cittadini, contrasto della criminalità e promozione della legalità, di comunicazione e nuove forme di partecipazione, fino alle ultime novità dell’e-health, ovvero le soluzioni tecnologie e informatiche applicate al mondo della sanità. Nella tre giorni saranno presenti sindaci di molte città italiane che si stanno attivando per trasformarsi in Smart City come la stessa Bologna, Torino, Genova, Firenze, Venezia, Milano, Napoli e Reggio Emilia. Non mancheranno però le esperienze internazionali. In particolare, martedì 30 ottobre si terrà l’evento Meet the cities dove verranno presentate le iniziative più importanti di dieci città europee impegnate nel progetto human smart city
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Cervelli complessi dal Cambriano

CRONACA - Un fossile straordinariamente ben conservato ci fornisce importanti informazioni sulle prime fasi di evoluzione del sistema nervoso centrale complesso. Fuxianhuia protensa, così è stata chiamata la nuova specie, è un artropodo vissuto oltre 520 milioni di anni or sono, senza però lasciare discendenti fino ai giorni nostri. Nonostante ciò, questo organismo rappresenta un'importante testimonianza dell'evoluzione del cervello e dei sistemi sensoriali negli artropodi, il phylum animale più diversificato e diffuso sulla Terra, comprendendo, tra gli altri, insetti, crostacei e aracnidi. Questa specie, descritta sulle pagine dell'ultimo numero di Nature, presenta infatti un cervello anatomicamente molto complesso se paragonato a tutti gli altri organismi del Cambriano finora noti: senza entrare troppo nei dettagli, il cervello risulta tripartito con neuropili ottici molto sviluppati, mostrando un elevato livello di encefalizzazione in una specie dalle caratteristiche anatomiche molto 'primitive'. Una simile struttura, che oggi si ritrova oggi negli insetti e nei malacostraci, il gruppo di crostacei che comprende granchi e gamberi, non si riteneva essersi originata in una fase così precoce dell'evoluzione della vita pluricellulare

Staminali: dal Nobel alle stalle

Al convegno della Stem Cell Foundation di New York, Hisashi Moriguchi spiegava di aver curato pazienti con staminali pluripotenti indotte, migliorando il metodo messo a punto da Shinya Yamanaka il cui premio Nobel per la Medicina era stato annunciato due giorni prima.

Climate Silence

AMBIENTE - “Credo di essermi perso la parte dove hanno discusso dello scioglimento dell’Artico” così l’ambientalista Bill McKibben ha commentato da twitter, con un certo sarcasmo, i discorsi elettorali di Obama e Romney, nei quali non si fa cenno ai cambiamenti climatici. Nell’ultimo mese altri due gruppi di ambientalisti, Forecast the Facts e Friends of the Earth Action, attraverso il sito climatesilence.org, hanno criticato i due pretendenti alla Casa Bianca accusandoli di non porre alcuna attenzione all’emergenza climatica. Secondo gli attivisti, se Mitt Romney, per appartenenza politica, è da sempre più vicino alle multinazionali del petrolio e distante dall’emergenza climatica, Obama, partito come il presidente della green economy, non fa certo di meglio. Accuse pesanti che vengono documentate su climatesilence.org attraverso delle infografiche che mettono a confronto dichiarazioni e azioni intraprese sul climate change da parte dei due candidati, dal 2007 a oggi
AMBIENTESPORTVIAGGI

Guarda come dondola (il Campanile di Val Montanaia)

SPORT - È assolutamente in salute. Il Campanile di Val Montanaia, una guglia naturale alta 300 metri e con una base di 60 metri che si trova nel comprensorio della Val Cimoliana e che è conosciuto da ogni alpinista che si rispetti, nonostante ondeggi lievemente, è stabile. Ci teniamo subito a tranquillizzare tutti gli scalatori. Creato grazie all’erosione dei ghiacciai che ricoprivano la valle fino a 10 mila anni fa, questo gigante fatto di Dolomia Principale interessa molto, però, i geologi e i sismologi dell’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (OGS). Tanto che quattro di loro, in un'iniziativa che sta a metà tra una gita tra amici e una spedizione scientifica, hanno scalato il celebre monolito con strumentazioni alla mano, per vedere se oscilla, esattamente come accade alle strutture artificiali, oppure no. La zona, si sa, è interessata da movimenti sismici e soprattutto dopo il 9 giugno scorso, quando una scossa di M4.3 vicino a Barcis ha allarmato la popolazione locale, si temeva una possibile riattivazione del “Crep de Savath” (una frana incombente su Cimolais) e possibili lesioni al Campanile. Così Livio Sirovich, Massimo Giorgi, Franco Pettenati e Stefano Picotti hanno deciso di prendere il Campanile “di petto” e sono partiti alla volta della parete, armati di corde d'arrampicata e materiale utile allo studio dei movimenti: “Ci siamo chiesti come oscilli questa guglia e quale sia il suo stato di salute rispetto alle vicine zone. Perciò ci siamo attrezzati con due tomografi digitali (misuratori di vibrazioni spontanee di bassa intensità), e ci siamo divisi i compiti – spiega Massimo Giorgi –. Insieme a Pettenati e Picotti abbiamo effettuato la scalata della parete sud, fermandoci in una decina di 'stazioni' di misurazione. Per ogni misura ci sono voluti almeno 20-25 minuti, quindi ci abbiamo impiegato circa sette ore per la scalata. Nel frattempo Sirovich si occupava delle misure alla base e attorno al Campanile”
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Denti high-tech per il dinosauro erbivoro

CRONACA - I denti dei mammiferi erbivori sono da sempre considerati un eccezionale esempio di adattamento alla macerazione del materiale vegetale di cui si nutrono. Negli ungulati, ad esempio, si è evoluta una complessa struttura dentaria, composta da ben quattro tessuti differenti che creano una superficie ruvida adatta allo sminuzzamento delle piante, in modo tale da favorire una più facile assimilazione dei nutrienti. Questa struttura è comparsa diverse volte nel corso dell'evoluzione dei mammiferi, ma qualcosa di simile (anzi, di meglio!) era già presente circa 85 milioni di anni or sono nel gruppo degli adrosauridi (Hadrosauridae), la famiglia di dinosauri erbivori 'dal becco d'anatra'. Questi organismi pascolavano nelle praterie del Cretaceo in branchi molto numerosi e per circa 35 milioni di anni hanno occupato la nicchia ecologica dei megaerbivori, quella che oggi è appannaggio esclusivo dei mammiferi.
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Più donne nei trial clinici per L’HIV (I)

SALUTE - Gli scienziati sono frustrati: sono poche le donne che partecipano ai trial clinici studiati per testare i vaccini anti-HIV nei Paesi in via di sviluppo, quelli in cui l’AIDS risulta più diffuso. Le donne, stando a quanto discusso alla Conferenza AIDS Vaccine 2012 che si è tenuta a Boston dal 8 al 12 settembre, rappresentano solo un quinto di coloro che partecipano a questi test di sperimentazione. Le ragioni di questa latitanza – nei Paesi in via di sviluppo – sono connaturate al contesto sociale e alle difficoltà incontrate dalle eventuali volontarie. Devono evitare una gravidanza durante tutta la sperimentazione, essere libere di potersi esporre come soggetti a rischio, subendo lo stigma da parte della comunità in cui vivono, chiedere il consenso dei familiari, spesso negato, e infine potersi sottoporre a numerose visite ed esami, magari a chilometri di distanza da casa. In altri test – cita l’autore dell’articolo pubblicato su Nature - i partecipanti hanno dovuto presenziare a 22 visite e 7 esami in 18 mesi, recandosi ogni volta sul luogo della sperimentazione. E questi problemi si riscontrano anche per altre patologie, come nel caso del vaccino contro il papilloma virus in Mali

Il Nobel per la fisica ai computer superveloci

CRONACA - Il premio Nobel per la Fisica 2012 è stato assegnato ai ricercatori Serge Haroche e David Wineland, per i loro lavori in fisica quantistica. I due hanno progettato indipendentemente metodi innovativi che hanno permesso d’isolare, misurare e manipolare particelle individuali senza comprometterne la natura quantistica. Specialista di fisica atomica e ottica quantistica, Haroche, 68 anni, è uno dei pionieri dell’elettrodinamica quantistica in cavità, un campo che ha tra i suoi scopi la realizzazione di prototipi basati sull’elaborazione quantistica dell’informazione. Docente al Collège de France di Parigi, il Nobel francese lavora ai laboratori Kastler Brossel, che fanno parte della Scuola Normale superiore della capitale francese. Wineland, coetaneo di Haroche, ha percorso la sua intera carriera accademica negli Stati Uniti, dove lavora all’Istituto nazionale per gli standard e la tecnologia (NIST) di Boulder. Wineland studia il raffreddamento laser di ioni, il loro confinamento in trappole elettriche, e l’uso di ioni intrappolati per eseguire operazioni di computazione quantistica

Paleoantropologia sentimentale

Tra Homo sapiens e Neandertal c'è stato del tenero? L'ultima risposta è sì, fino a 45-67.000 anni fa. Ma con troppi condizionali per mettere fine alla controversia tra i fautori del "c'eravamo tanto amati" e quelli dei rapporti platonici.
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