archive2012

Il complesso di Cassandra

IL PARCO DELLE BUFALE - Dopo i Maya, HAARP e il fracking con una (spruzzata di scie chimiche), mancava (forse) solo un dettaglio dipingere la tragedia coi colori del complottismo più caricaturale: Giampaolo Giuliani.
SALUTE

In caso di errore l’RNA dà l’allarme

SALUTE - L'RNA svela ai ricercatori la sua versatilità, e questa volta lo fa in grande, con un nuovo ruolo e un nuovo compito. Che gli RNA fossero diversi per struttura, sequenza, meccanismo di azione, small, micro, corti e lunghi, messaggeri o ribosomiali, e persino a doppio filamento detti double strands (l'RNA ne ha solo uno di solito), era cosa nota, ma tutti questi tipi sono coinvolti solo nei processi di regolazione dell'espressione del genoma: agiscono controllando i geni da esprimere oppure facendo da intermediari tra DNA e sintesi proteica. La nuova ricerca, pubblicata su Nature e condotta da Fabrizio d'Adda di Fagagna dell'IFOM di Milano, dimostra invece che nell'uomo, nel topo e nello zebrafish (un piccolo pesce d'acqua dolce) esiste un tipo particolare di RNA che svolge l'importante compito di sorvegliare il nostro genoma e la sua stabilità. Come? Trasmettendo l'allarme.

Tonno al cesio

AMBIENTE - Dopo le alghe allo iodio radioattivo, ora tonni pinna blu (Thunnuns orientalis) al cesio: effetti collaterali dell’incidente di Fukushima nel Marzo 2011. La notizia, apparsa ieri su PNAS, potrebbe non stupirci del tutto, considerato lo sversamento massiccio di acqua radioattiva in mare avvenuta a seguito dell'incidente e tenuto conto che il tonno è un grande predatore che compie lunghe migrazioni attraverso l’Oceano Pacifico. Il tonno pinna blu, infatti, si riproduce lungo la costa giapponese e uno-due anni più tardi i nuovi nati raggiungono la California e la baia del Messico. Proprio per questo cinque mesi dopo Fukushima i ricercatori americani hanno deciso di misurare i livelli di cesio 134 e 137 in quindici tonni di età inferiore a due anni pescati lungo la costa di San Diego. Di quei tonni - quindi - che hanno nuotato nel cesio tutta la loro vita. I livelli identificati, seppure non pericolosi per la salute pubblica, sono risultati 10 volte superiori alla norma. Ciò ha sorpreso gli studiosi che non si aspettavano la persistenza del fallout giapponese in questi animali considerati in grado di metabolizzare e liberarsi delle sostanze radioattive durante la crescita.

Sotto al terremoto

CRONACA - L’Emilia Romagna da dieci giorni è colpita duramente dal terremoto. La scossa più grande è avvenuta lo scorso 20 maggio, poi una serie di assestamenti e questa mattina alle nove una nuova scossa notevole (di magnitudo 5.8). Oggi si sono poi susseguite diverse scosse sopra i 5 di magnitudo. Le conseguenze sono pesanti: numerosi crolli, morti e feriti, la vita dei cittadini sconvolta. Che cosa sta succedendo sotto le province di Modena e Ferrara, zone che fino a poco fa erano ritenute a basso rischio sismico? “l’Appennino è in situazione di collisione contro la parte inferiore della Pianura Padana, in pratica la pianura si sta infilando al di sotto dell’Appennino e per la maggior parte le pieghe che sono sepolte nella bassa Pianura Padana, le pieghe legate a questa compressione, si stanno rompendo per far salire delle colline seppellite.” Così ci ha spiegato Laura Peruzza, sismologa dell'OGS di Trieste che si occupa proprio di pericolosità sismica.

La Pianura Padana continua a tremare

CRONACA - Alle 9 di stamattina in provincia di Modena è stata avvertita una nuova forte scossa di terremoto. INGV riporta una magnitudine di 5.8. La scossa è stata avvertita molto lontano Milano, Bolzano, Trieste, in Liguria...) Alla scossa delle 9 è seguito uno sciame sismico (che in realtà sta interessando l'Emilia Romagna da diversi giorni): otto scosse di magnitudine fra i 3 e i 4 fino a questo momento (10 e 17 di mattina). A Bologna ci segnalano difficoltà a telefonare con i telefoni cellulari, presumibilmente per le linee intasate, ma non si possono escludere danni ai ripetitori. Da Twitter apprendiamo che sono crollati il duomo di Mirandola e il castello di Finale Emilia.
ricerca

Idratata come la pelle di un pomodoro

CRONACA - Per mantenersi idratate, le piante hanno un metodo tutto loro. A partire dai frutti fino ad arrivare ai rami e alle foglie, fanno in modo da essere rivestite da un sottile strato di pelle trasparente, la cosiddetta cuticola, che limita l’evaporazione e dunque le aiuta a trattenere l’acqua. Studiando la buccia del pomodoro è stato adesso compreso il meccanismo con cui le piante utilizzano la cutina, la molecola alla base di questo strato protettivo, per formare la cuticola. Lo trovate pubblicato su Nature Chemical Biology. Trevor H. Yeats della Cornell University di Ithaca e i suoi collaboratori hanno identificato il meccanismo enzimatico con cui viene prodotta la cutina e il processo attraverso il quale essa si assembla nella cuticola. Per farlo, gli scienziati sono partiti da esperimenti sulla buccia dei pomodori, che normalmente contiene molta di questa sostanza. In particolare, il pomodoro “normale” è stato confrontato con pomodori geneticamente modificati, con una pelle molto sottile e che si disidratavano velocemente. Dal confronto è emerso che in quelli modificati non era presente l’enzima aciltransferasi, che è stato battezzato quindi come responsabile della formazione della cuticola attraverso l’aggregarsi dei mattoncini di cutina. A conferma del suo ruolo, altre piante o parti di piante sono state prese in esame e ne è risultato che l’enzima manca anche nelle alghe, che appunto non hanno bisogno di proteggersi dalla disidratazione.

Consigli per un mondo più equo

AMBIENTE - Nel 2011 abbiamo raggiunto i 7 miliardi di abitanti. Da qui al 2050 la popolazione mondiale supererà i 9 miliardi, con un aumento pari a una Cina e un’India in più. Se non vogliamo che il nostro pianeta finisca in una spirale negativa di malattie economiche e ambientali che porteranno a un futuro ancora più inospitale, è necessario da un lato ridurre i consumi dei Paesi industrializzati e dall’altro limitare le nascite in quelli in via di sviluppo. Sono queste le raccomandazioni che arrivano dall’ultimo rapporto “People and the Planet” della britannica Royal Society. In base allo schema di Rockstrom, illustrato nell’infografica, è possibile individuare nove "confini della Terra", entro cui la popolazione deve muoversi al fine di evitare cambiamenti ambientali che potrebbero avere conseguenze dannose sia per il pianeta stesso, sia per l’uomo. Dei nove confini individuati, le soglie di attenzione relative ai cambiamenti climatici, alla riduzione della biodiversità e all’azoto immesso nell’atmosfera, sono già state superate. Ecco, quindi, che le raccomandazioni della Royal Society diventano essenziali se si vuole mantenere un equilibrio sostenibile. Se i Paesi in via di sviluppo dovranno controllare le nascite, a quelli occidentali spetta il gravoso compito di farsi carico dell’1,2 miliardi di persone che vivono con meno di due dollari al giorno. E non solo, sempre i Paesi industrializzati dovranno ridurre i consumi di materie prime, aumentando l’efficienza.

Discordia

IL PARCO DELLE BUFALE - Sergio Pistoi rimprovera alla custode di avere "liquidato" malamente la vicenda del TrimProb dell'ing. Clarbruno Vedruccio, invece di approfondirla. Ha ragione, la custode è stata "supponente". Promette che cercherà di non esserlo più e di dire quello che sapeva e non ha scritto perché supponeva - a torto - che fosse già noto.
1 43 44 45 46 47 81
Page 45 of 81