archive2013

Premio Mondiale per il Mangime

Il World Food Prize 2013 è stato assegnato a Marc Van Montagu (università di Ghent e presidente di due aziende agro-biotech), Robert Fraley (Monsanto) e Mary-Dell Chilton (Syngenta) per aver scoperto come trasferire geni estranei nel genoma di una pianta usando l’Agrobacterium tumefasciens.
SALUTE

Social network e salute

«Sì, i social network sono un ottimo strumento per promuovere alcuni comportamenti e modificare gli stili di vita. Che sia Facebook, Twitter o qualsiasi altro, ciascun social network ha il potere di influire sulle decisioni degli utenti, semplicemente osservando quello che fanno gli amici» risponde Eugenio Santoro, direttore del laboratorio di informatica medica, dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano, intervistato da Oggiscienza, sull’uso dei social network come potenziale strumento in grado di risolvere problemi di salute pubblica.

Centrali a carbone, lo studio di Greenpeace

Più di 22.000 morti premature all’anno, due ogni ora. Oltre 5 milioni di giornate lavorative perse per condizioni di malattia e disabilità indotte dall’inquinamento. Sono queste alcune delle cifre dell’impatto sanitario delle 300 centrali elettriche a carbone attive in Europa. A fare i conti è il rapporto di Greenpeace “Silent Killers” realizzato dall’Università di Stoccarda a partire dai dati relativi alle emissioni del 2010.
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Escargot d’importazione

CRONACA - Tra le prelibatezze della cucina tradizionale francese ci sono le lumache di terra, chiamate escargot, che vengono servite in diversi modi dagli chef d'oltralpe. Ma, come dimostrato da diversi ritrovamenti paleoarcheologici, la passione per questa pietanza ha un'origine molto antica, risalente ad almeno 8.000 anni fa. Da quanto emerge da un recente studio pubblicato su PLoS One sembra che questa attitudine culinaria sia stata importata dalle popolazioni francesi in Irlanda e sia stata la causa della presenza delle attuali popolazioni di chiocciole nell'isola. Secondo i ricercatori della University of Nottingham, che hanno condotto la ricerca, questa sarebbe la spiegazione più parsimoniosa, solitamente la più probabile, per spiegare la straordinaria somiglianza tra le chiocciole della specie Cepaea nemoralis irlandesi e quelle della regione del Sud della Francia a ridosso dei Pirenei. Questo mollusco terrestre, con un piccolo guscio striato del diametro medio di circa 1,5 centimetri (range 1,2-1,8 cm), è diffuso capillarmente in tutta Europa, ma le popolazioni irlandesi e francesi sono decisamente differenti da tutte le altre, ma alo stesso tempo molto simili tra loro. Entrambe presentano il cosiddetto fenotipo 'lusitano', con dimensioni molto maggiori rispetto alle conspecifiche europee (range 2,6-2,8 cm) e un beccuccio bianco, che non si ritrova in nessun'altra popolazione

Il ritorno dello yogurt

Sebbene il sito auto-promozionale al quale il prof. Marco Ruggiero rimanda dalla propria pagina all'Università di Firenze sia tuttora irriconoscibile, fonti aziendali informano sui progressi della sua carriera e delle sue terapie.

Se mi schiacci mi espando

Così la chimica Karena Chapman prova a semplificare la nuova scoperta ai celebri Argonne National Laboratory. Una volta in questi luoghi, tra l'Università di Chicago e la foresta Red Gate Woods, il nostro Enrico fermi "sbarcò nel nuovo mondo" costruendo nel 1942 il primo reattore nucleare nella Storia e venne portato avanti il Progetto Manhattan, ora invece l'Argonne, collocato sempre in Illinois ma a quale chilometro da Red Gate Woods, è amministrato dal dipartimento per l'energia statunitense e porta avanti sia ricerca pura che applicata in diversi campi, tra cui quello, assai composito, delle scienze dei materiali.
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Sono aperte le scommesse

Da quando le banchise dell'Oceano artico si sono fuse di botto nel 2007, lasciando di stucco chi ne prevedeva un declino lento e maestoso, ogni estate lo Study in Environmental Arctic Change chiede anche ai dilettanti di indovinare l'estensione minima annua che verrà osservata in settembre.

OggiScienza TV – La Piave

Cinquant'anni dopo la tragedia del Vajont e alla vigilia del centenario della Prima Guerra Mondiale esce il film-documentario "La Piave. Racconto di un fiume" che ritrae i mille volti di questa grande via d'acqua tra un passato storico e un presente emblematico dello sfruttamento selvaggio dei fiumi in Italia, senza dimenticare le persone che con esso hanno un rapporto ancora forte e viscerale. Ne paliamo con la giornalista Elisa Cozzarini, 35 anni, specializzata in tematiche sociali e ambientali, che ha scritto e diretto il film. "La Piave. Racconto di un fiume", scritto e diretto da Elisa Cozzarini e prodotto dalla Sunfilms di Christian Canderan. Per informazioni: sunfilms@sunfilms.net
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