Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.
MULTIMEDIA

Come cresce un fiocco di neve

ARTE, MUSICA E SPETTACOLI - Per la serie time-lapse, questo video è bellissimo. Mostra come cresce un fiocco di neve in laboratorio. Qui trovate come è stato fatto il video (è servito per comprendere in laboratorio come piccole differenze di temperatura cambino drasticamente la crescita dei cristalli di ghiaccio, il paper a opera di un gruppo di ricerca del Caltech lo trovate sugli Arxiv).
ricerca

La chimera che non è più una chimera

FUTURO - Ogni cellula di un singolo organismo contiene lo stesso DNA (fatta eccezione per i gameti che negli organismi sessuati contengono una metà arbitraria del corredo genetico del possessore). Questa affermazione è in generale valida, a meno che l'organismo non sia una chimera, e cioè un individuo "costruito in laboratorio" fondendo insieme embrioni diversi , proprio come le tre scimmette Rhesus prodotte nei laboratori dell'Oregon National Primate Research Center. Si tratta delle prime scimmie mai create con questa controversa metodologia (in realtà, pur essendo un evento raro le chimere esistono anche in natura e derivano dalla fusione spontanea in utero di più embrioni - non vi fa venire in mente Stephen King?). Le tre scimmiette stanno bene e non hanno difetti congeniti. Si tratta di due gemelli (Roku e Hex) e un "figlio unico" (Chimero, originale, eh?). I tessuti dei tre contegono DNA proveniente da più corredi genetici (fino a sei). Le cellule di provenienza diversa non si fondono mai, ma lavorano insieme per portare avanti la normale funzione del tessuto o dell'organo di cui fanno parte. Shoukhrat Mitalipov ha fatto nascere le tre scimmiette mettendo insieme degli embrioni di quattro giorni in un disco di coltura. Dopo qualche giorno la maggioranza degli embrioni era cresciuto fino allo stadio di blastocisti (e però conteneva quasi il doppio delle cellule di un embrione normale). A questo punto gli embrioni sono stati impianti nell'utero di alcune scimmie femmina che sono tutte rimaste incinte.
COSTUME E SOCIETÀ

Né di Venere né di Marte

COSTUME E SOCIETÀ - Leggo oggi che una nuova ricerca (pubblicata su Plos One, guidata da un ricercatore dell'Università di Torino, Marco Del Giudice, che ha lavorato con colleghi dell'Università di Manchester, trovate la notizia anche su La Repubblica), dimostra che per quanto riguarda una selezione di 15 tratti di personalità uomini e donne sono diversi. Lo studio si contrappone a un'altra influente ricerca del 2005, firmata da Janet Shibley Hyde, secondo cui invece le differenze di personalità fra i sessi sono minime. Come mai conclusioni cosi diametralmente opposte sullo stesso argomento? La parte scettica di me risponderebbe che forse sono gli inconvenienti di una scienza che studia un argomento sfumato e non definibile in maniera univoca, ma c'è un'altra spiegazione più pertinente e legata alle due diverse metodologie adottate. In pratica, semplificando molto, lo studio originale di Hyde ha guardato e confrontato i dettagli, mentre quello di Del Giudice si è allargato alla globalità (per la precisione Del Giudice e colleghi hanno adottato un analisi multivariata, mentre Hyde ha analizzato i singoli tratti facendone poi una sorta di media)
CRONACA

Si fa presto a dire bradipo

CRONACA - Quando ho visto il video qui sopra (che poche settimane fa impazzava in rete) la prima domanda che mi è venuta in mente è stata: ma come diavolo fa questo animale a esistere (data la selezione naturale)? (È ironica, per l'amor del cielo, non vorrei stuzzicare un infinito dibattito fra i lettori sui fondamenti teoria darwiniana, come tanto spesso accade sulla pagine di questa rivista). Se qualcuno comunque fosse curioso di capire come la natura ci abbia fatto pervenire un animale tanto bizzarro, qualche risposta la può trovare in un recente paper pubblicato sul Journal of Mammalian Evolution, firmato da John Nyakatura. La storia è un po' complicata. Prima di tutto bisogna sapere che sotto il nome comune di bradipo si celano in realtà due generi diversi di animali, i Choloepus (bradipi bidattili, con due dita) e i Bradypus (bradipi tridattili). La parentela fra i due non è molto stretta. Anzi, dalle ultime analisi genetiche si dimostra che i Bradypus sono più strettamente imparentati a Megalonyx (un bradipo gigante estinto) di quanto non lo siano i Choloepus, che invece appartengono a un sottogruppo che include altre specie giganti estinte come il Megatherium.
CULTURA

Regalo di buon anno

ARTE, MUSICA E SPETTACOLI - No, non ve lo faccio io, anche se vorrei essere così brava. Però (visto anche il post qui sotto) ve lo meritate proprio un regalo. In questo caso lo riciclo (non me ne vogliate) da Manvir Singh, non a caso studente del corso di Biologia degli invertebrati alla Brown University (quello tenuto da Casey Dunn, la parola Creaturecast a qualche lettore di Oggiscienza forse farà venire in mente qualcosa). L'autore lo definisce un pamphlet, di fatto si tratta di un volumetto a fumetti che propone una rappresentazione del ciclo vitale di alcuni orgnismi. Singh è affascinato dalle differenze nel ciclo riproduttivo delle specie: noi umani in fondo anche da piccoli assomigliamo a mamma e papà, ma le rane, molti vermi a altre creature sono completamente diversi dai genitori e hanno un cliclo riproduttivo davvero complicato. Lifecycles inoltre è anche molto bello da vedere. Lo potete scaricare gratuitamente qui (è rilasciato con una liceanza Creative Commons - attribuzione, non commerciale, condividi simili, 3.0)
CRONACA

2011: Oggiscienza in breve

Wordpress per iniziare l'anno ci ha spedito una presentazione delle nostre statistiche di quest'anno. Visto che le dobbiamo a tutti voi lettori siamo felici di condividerle. (sono in Inglese). GRAZIE A TUTTI E BUON ANNO NUOVO!
COSTUME E SOCIETÀ

Buon solstizio d’inverno!

COSTUME E SOCIETÀ - Il giorno del solstizio d'inverno quest'anno è oggi. Sì, avete letto bene, oggi 22 dicembre, e non ieri come da convenzione. Per la precisione il solstizio è avvenuto alle 6 e 30 di stamattina, quindi poco più di due ore fa. Il solstizio è il giorno in cui la durata della notte è più lunga (o più corta per quello estivo - e naturalmente dall'altra parte del globo, in Australia e Sudafrica, la situazione si ribalta). Dunque da domani nel nostro emisfero boreale ricominciamo a guadagnare...
CULTURA

Che fine ha fatto il maschio della rana pescatrice?

ARTE, MUSICA E SPETTACOLI - Vi segnalo un altro video delizioso della serie Creature cast (sempre dal corso di zoologia deli invertebrati della Brown University, avete visto l'ode al tardigrado la scorsa settimana?). Qui Lara Crystal ci racconta una storia avvincente e poco nota. I pesci abissali del tipo della rana pescatrice hanno modalità di accoppiamento davvero singolari. Gli scienziati si sono insospettiti quando hanno realizzato che gli individui pescati sono tutti femmine. Che fine fanno i meschi? E cos'è quella strana appendice sul corpo delle femmine? Guardate il video e scoprirete la storia di un "abbraccio eterno" degno d'un film di fantascienza.
MULTIMEDIA

Ode al tardigrado

ARTE, MUSICA E SPETTACOLI - Una canzone (e animazione dedicata ai tardigradi. Scritta, arrangiata, cantata e animata da Katherine Hadley e Jonathan Leibovic, del corso di bologia degli invertebrati tenuto da Casey Dunn alla Brown University. :)
CULTURA

Una metafora per la ricerca, concorso AIRC per i più giovani

CULTURA - Dall'ufficio stampa di AIRC (l'associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro) mi segnalano questa iniziativa, che mi sembra meritevole e divulgo con piacere: Raccontare la ricerca scientifica sul cancro, con uno slogan, un’illustrazione o una foto. È questa la sfida del concorso “Una metafora per la ricerca”, promosso da AIRC e da IFOM - Istituto FIRC di Oncologia Molecolare di Milano. è un concorso per tutti gli studenti della scuola secondaria di secondo grado (come mi sento vecchia, posso solo supporre che significhi "le superiori"). Ragazzi, potete mandare il vostro prodotto - slogan, illustrazione o foto, appunto - all'indirizzo che trovate al sito web www.scuola.airc.it (entro il 31 gennaio prossimo)
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