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Una finestra sul futuro. Diamo uno sguardo alle nuove frontiere della ricerca e ai protagonisti che rendono possibile il progresso della scienza.

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Alle api piace il caffè

CRONACA - Dopo una giornata trascorsa incessantemente tra un fiore e l'altro, anche il più industrioso degli insetti lavoratori avrebbe grossa difficoltà a ricordarsi su quale pianta ritornare il giorno successivo. Ma alcune specie vegetali hanno escogitato un sottile escamotage 'psicologico' per essere messe in cima alla lista: un nettare arricchito alla caffeina
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Anche i leoni marini tengono il ritmo

I gusti musicali sono opinabili ma Ronan, la giovane femmina di leone marino californiano (Zalophus californianus) che vedete nel video dimostra senz'altro di avere il senso del ritmo. Il video è già virale, ma perché è importante dal punto di vista scientifico?
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Imparare? Danneggia il DNA

SALUTE - L’attività dei neuroni legata all’apprendimento sembra essere responsabile di un danno al DNA, secondo uno studio pubblicato online su Nature Neuroscience. Un gruppo di ricerca del Gladstone Institute of Neurological Disease, in California, ha esaminato l’occorrenza di un particolare tipo di lesioni del DNA nel cervello di topi in condizioni normali e patologiche. Questo tipo di danno, la rottura a doppio filamento, è considerato uno dei fattori coinvolti nell’invecchiamento cognitivo e in alcuni disturbi neurodegenerativi, come l’Alzhei
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In principio quattro ali

Importanti novità dai giacimenti fossiliferi cinesi sull'evoluzione degli uccelli: lo straordinario stato di conservazione di alcuni fossili di uccelli basali ha permesso la scoperta di lunghe penne sugli arti inferiori di ben undici specie risalenti ad un periodo compreso tra 120 e 133 milioni di anni or sono, nel Cretaceo inferiore.
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Progetto cervello umano

CRONACA - A prima vista, l'Istituto di fisiologia generale dell'Università di Pavia non fa certo pensare alla grande innovazione tecnologica. L'edificio è vecchiotto: l'architettura anni quaranta si rivela negli spazi un po' angusti, nelle strette porte a vetri, nelle piastrelline scure del pavimento. Eppure, mai lasciarsi ingannare dalle apparenze. Perché proprio qui, presso il Dipartimento di scienze del sistema nervoso e del comportamento, si trovano strumenti e competenze così avanzati da aver permesso all'Unità di ricerca diretta da Egidio DAngelo di entrare a far parte del prossimo super progetto di Big Science, dopo quello sul genoma umano e il lavoro di LHC: Human Brain Project (progetto cervello umano). L'obiettivo è decisamente ambizioso: costruire un cervello digitale, una simulazione completa delle nostre attività cerebrali, operativa dentro un supercomputer di nuovissima generazione. "Un punto di partenza, per studiare meglio le tante proprietà di questo organo che ancora rimangono sconosciute, ma anche le sue malattie, e per indirizzare le prospettive terapeutiche" spiega D'Angelo, che dirige anche il Brain Connectivity Center della Fondazione Mondino, sempre a Pavia .
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Bushmeat e l’effetto a catena nelle foreste tropicali

AMBIENTE - Gli ecosistemi naturali sono permeati da un fitta rete di interazioni, dirette e indirette, tra i diversi organismi che vi vivono. È stato infatti spesso mostrato come la perturbazione di un elemento possa comportate effetti inaspettati sulle altre componenti della comunità ecologica. In questi giorni la rivista Proceedings of the Royal Society of London B: Biological Sciences mostra uno straordinario esempio di come le attività umane che si abbattono su un componente della comunità biotica possano avere profonde conseguenze a cascata sull'intero ecosistema. Il caso in esame riguarda la caccia a scopo alimentare dei primati, incluse alcune antropomorfe, in Nigeria: come accade in diverse nazioni dell'Africa centrale, anche qui numerose specie di scimmie sono in rapido declino demografico a causa del continuo prelievo da parte delle popolazioni umane locali, che li chiamano bushmeat
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MrPOD – Città della Scienza: ricordi per ricominciare

ASCOLTA IL PODCAST! MR POD - Il 4 marzo scorso Città della Scienza, il più grande science center italiano, è stata rasa al suolo da un incendio doloso. Un vero attentato alla vita culturale dle nostro Paese, in particolare della città di Napoli. Il museo, che sorgeva nel quartiere di Bagnoli di cui era diventato parte fondante della vita pubblica, ora non esiste più, ma si stanno moltiplicando le azioni per la ricostruzione, mentre intanto continuano le indagini per scoprire chi possa aver compiuto un atto così scellerato. I blogger scientifici italiani hanno proposto la loro azione per non far calare l'attenzione su CdS, chiedendo a chi volesse di raccontare un proprio ricordo personale su Città della Scienza. Noi ci uniamo al coro e oggi vi proponiamo i ricordi di alcuni giornalisti, comunicatori, e giovani esploratori...
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OggiScienza TV – Più mare per tutti?

Le grandi riserve di ghiaccio della Terra si stanno rapidamente sciogliendo. Secondo le osservazioni fatte dagli scienziati dell'Università di Utrecht, entro fine secolo ci troveremo con un mare di circa tre centimetri più alto.
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Come la laurea di Renzo Bossi, bis

Per rispondere a obiezioni di 5 mesi fa, il 10 marzo il prof. Alberto Carpinteri pubblicava "La verità delle idee innovative". Secondo il suo portavoce "sarebbe doveroso che il testo trovasse riscontro ed eco sul web". Non sia mai che resti senza.
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