SALUTE

Diamo uno sguardo al mondo della salute: ospedali, prevenzione, medici, politiche sanitarie, trend sulla salute degli italiani ma anche le ultime scoperte in campo medico.

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La spesa sanitaria nei paesi Ocse

Che sia colpa della crisi o meno, in Italia come nel resto dei Paesi Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) la spesa sanitaria – sia pubblica che privata – crolla. Dopo un decennio – dal 2000 al 2009 – che ha visto un crescita costante della spesa sanitaria, in media del 5% per i tutti i Paesi dell’Ocse, si è registrata una brusca frenata e un calo nel 2010, con una crescita di appena 0,5 % nel biennio 2010-11. Questo il quadro della situazione europea delineato dal rapporto Health Data 2013 della Ocse.
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Studiare il traffico di nanoparticelle

Un imballaggio molto particolare: nanoparticelle di grassi che impacchettano potenziali medicine e le traghettano all’interno delle cellule. Il carico da trasportare? In questo caso si tratta di short interfering RNA (siRNA), piccole molecole in grado di interferire con l’espressione di particolari geni.
SALUTE

Un cambiamento catastrofico

Il terremoto esiste. Le scosse in Lunigiana ce lo hanno ricordato e sono state percepite, seppur debolmente, anche in Emilia riportando alla mente la tragedia di un anno fa. “Il terremoto in Lunigiana l’ho sentito” - dice Marta Puviani, responsabile della comunità per persone con disturbi mentali Sottosopra - “Fortunatamente gli utenti erano al mare per il soggiorno estivo di una settimana e non l’hanno sentito”.
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Social network e salute

«Sì, i social network sono un ottimo strumento per promuovere alcuni comportamenti e modificare gli stili di vita. Che sia Facebook, Twitter o qualsiasi altro, ciascun social network ha il potere di influire sulle decisioni degli utenti, semplicemente osservando quello che fanno gli amici» risponde Eugenio Santoro, direttore del laboratorio di informatica medica, dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano, intervistato da Oggiscienza, sull’uso dei social network come potenziale strumento in grado di risolvere problemi di salute pubblica.
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Luce che cura

C’è chi passa due ore ogni giorno sotto la doccia per la costante sensazione di essere sporco, c’è chi non riesce ad allontanarsi da casa per il bisogno di chiudere ripetutamente la porta, c’è chi ha bisogno di scusarsi in continuazione, di sistemare le penne in maniera simmetrica o di dover rifare centinaia di volte il caffè alla macchinetta per il terrore che sia avvelenato.
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Quando l’anestesia fa male

La prima volta che se ne sentì parlare era il 16 ottobre del 1946. Un dentista americano, William Thomas Green Morton, per la prima volta aveva usato un anestetico, l’etere, per operare un paziente e rimuovergli un tumore al collo. Da allora l’anestesia ha continuato a essere utilizzata e migliorata nel tempo. Sono stati scoperti anestetici sempre più sicuri ed efficaci, ma i lati oscuri sono ancora tanti. Ad iniziare dal suo meccanismo d’azione ancora sconosciuto, per finire con gli effetti tossici neuronali.
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Brad e la prosopagnosia

SALUTE - In questi giorni non si fa che parlare della famiglia Jolie-Pitt, anche su queste pagine. Prima la scelta di Angelina in fatto di prevenzione del cancro al seno. Poi, non passa che una manciata di giorni, ed ecco che i media si scatenano sui disturbi neurologici di Brad. L'intervista uscirà sull'Esquire solo il 31 maggio, ma già è stato fatto trapelare qualche gustoso leak: Brad Pitt avrebbe confessato di soffrire di un disturbo poco noto, che gli provoca anche notevoli disagi con le persone. Il divo infatti fatica a riconoscere i volti (passando spesso per un gran maleducato, dice lui). Non si sa molto di più di questo, ma è probabile che nell'intervista di venerdì prossimo emerga qualche particolare in più. Pitt comunque ammette di non aver avuto una diagnosi precisa riguardo al disturbo che lamenta. Non sono un medico, ma ho un passato da scienziata cognitiva, e il signor Pitt ha descritto in soldoni quella che è nota come prosopagnosia, ovvero un'agnosia selettiva per i volti umani. È un disturbo ben noto in neuropsicologia, e come tutti queste agnosie e difficoltà cognitive focali (come le afasie - difficoltà nel linguaggio -, le dislessie - difficoltà nella lettura -, le aprassie - difficoltà motorie di origine cerebrale -, ecc.) che non si accompagnano a deficit complessivi nel QI, anzi spesso si possono riscontrare in persone molto intelligenti in senso complessivo, hanno svelato molti segreti del cervello
LA VOCE DEL MASTERSALUTE

Tutto su Tisanoreica®

LA VOCE DEL MASTER - “Non sono a dieta, sono in Tisanoreica!”. Così recita lo slogan che accompagna qualsiasi pubblicità della dieta Tisanoreica di Gianluca Mech, ormai diventata un must tra vip e non. Non si tratta Infatti solo di una dieta, ma di un vero e proprio brevetto alimentare commerciale, la cui composizione è segreta, un po’ come per la Coca Cola (e quindi d’ora in poi si userà il nome corretto, ovvero Tisanoreica®). Sul sito de “Il Giornale” Gianluca Mech, inventore e promotore di questa dieta, svela che già il nome è tutto un programma: le tisane non c’entrano nulla, si chiama Tisanoreica® “Perché ti sana. Senza le tisane”. Se però si vanno a guardare quali prodotti vengono offerti nei 40 giorni previsti di regime dietetico ci si rende subito conto che se la parola tisana non compare spesso, il termine “decotto” la fa da padrone. Ma cosa prevede il protocollo dietetico Tisanoreica®? All’interno del sito dell’azienda Gianluca Mech Spa si legge “Il metodo Tisanoreica è un protocollo per la riduzione ponderale che si basa sull’attivazione di una via metabolica definita chetosi”. Chiaro no? Non molto. Per riduzione ponderale si intende la perdita di peso, di un individuo, sia per cause naturali come una malattia o per la pratica di uno sport, sia indotta da un regime dietetico; detto diversamente è il processo di dimagrimento
COSTUME E SOCIETÀSALUTE

Nuove controversie sul DSM-5

Mancano pochi giorni alla pubblicazione del DSM-5, la quinta versione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, uno dei più importanti testi di riferimento per la psichiatria mondiale. Il nuovo manuale, curato dall’American Psychiatric Association, sta per vedere la luce dopo un lungo e dibattuto processo di pianificazione e redazione iniziato nel 1999.
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