Sara Stulle

Sara Stulle

Libera professionista dal 2000, sono scrittrice, copywriter, esperta di scrittura per i social media, content manager e giornalista. Seriamente. Progettista grafica, meno seriamente, e progettista di allestimenti per esposizioni, solo se un po' sopra le righe. Scrivo sempre. Scrivo di tutto. Amo la scrittura di mente aperta. Pratico il refuso come stile di vita (ma solo nel tempo libero). Oggi, insieme a mio marito, gestisco Sblab, il nostro strambo studio di comunicazione, progettazione architettonica e visual design. Vivo felicemente con Beppe, otto gatti, due cani, quattro tartarughe, due conigli e la gallina Moira.
SALUTE

Individuati nuovi meccanismi di autoprotezione dai tumori

SALUTE - Si stima che il corpo umano di un giovane maschio di circa 70 chili sia composto approssimativamente da 100 mila miliardi di cellule. Ognuna di queste produce delle minuscole molecole microRNA. Proprio da queste piccole molecole è partito il gruppo di ricercatori dell'Università di Udine guidato da Roberta Benetti, che ha fatto un decisivo balzo in avanti nella lotta contro il cancro.
COSTUME E SOCIETÀ

Baciami a destra, bambola!

COSTUME - Si sono prestati in 57, 40 donne e 17 uomini tra i 18 e i 33 anni. Si sono messi lì, di fronte alla sola testa di una bambola di plastica orientata in sette posizioni diverse da 25 gradi a destra rispetto alla linea verticale fino a 25 gradi a sinistra, e si sono cimentati in un bacio.
CRONACA

Gli elefanti preferiscono le bombe

CRONACA - Atterrato in Africa Centrale nella Repubblica del Gabon (tra la Guinea Equatoriale, il Camerun e il Congo) per documentare l'importanza dell'esportazione del petrolio per l'economia dello Stato, il giornalista Mitch Smith del New York Times, si è immediatamente accorto che sul lato del terminale dell'aeroporto una bandiera della Shell svolazzava nell'aria insieme a quella gabonese e, scrive nel suo articolo “Oil or elephants”, “nella città di circa 8.000 residenti, costruita quasi interamente dalla Shell, praticamente ogni essere vivente è legato direttamente o indirettamente al campo del petrolio”. Ma il Gabon possiede un'altra ricchezza: gli elefanti delle foreste (Loxodonta cyclotis) che, numerosi, vivono liberamente spesso accanto ai siti di trivellazione. Ecco perché Peter Wrege e collaboratori hanno deciso di monitorare questa specie unica di elefanti (ben più rara dei comuni elefanti della savana) per capire quanto queste attività umane così rumorose possano disturbare gli enormi mammiferi
Uncategorized

L’algoritmo del bassotto gonfiabile

Tre matematici si sono messi a studiare come poter costruire forme tra le più complesse con i palloncini utilizzando il minor numero possibile di tubi gonfiabili. E sono finiti nelle lista di “Improbable Research” ARTE, MUSICA & SPETTACOLI - Dicono – ma va detto che non è una notizia assolutamente certa – che sia stato Herman Bonnert dalla Pennsylvania il primo ad aver prodotto delle figure ripiegando su se stessi dei palloncini.  Certamente l'arte di modellare i palloncini è nata negli anni ’30 e da allora sempre più maghi si...
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Se l’ossido si fa “nano”

CRONACA - Apparentemente una piccola ricerca, ma dai possibili risvolti di notevole spessore, nonostante – scusate il gioco di parole – la sottigliezza dello spessore. È quella condotta da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Fisica dell'Università di Trieste e di Elettra Sicrotrone di Trieste, che è appena stata pubblicata sulla prestigiosa rivista americana Physical Review Letters.
CULTURALIBRI

Donne e uomini: per natura o per cultura?

LIBRI - “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere”. Così scriveva John Gray, uno dei più grandi esperti di psicologia delle relazioni, nel suo libro più noto, pubblicato con questo titolo. Negli anni ’90 il suo è stato il libro in assoluto più acquistato, dopo la Bibbia; ne sono stati venduti 30 milioni di copie in tutto il mondo, con traduzioni in 40 lingue. Segno che il rapporto tra uomini e donne ai lettori interessa.
CRONACA

Dune controcorrente su Titano

METEO - I modelli di studio base realizzati dalla European Space Agency (ESA) sulla circolazione atmosferica – modelli utilizzati correntemente e ormai considerati consolidati – mostrano che i venti sulla superficie di Titano soffiano in direzione est-ovest intorno alla cintura equatoriale. Nel 2005, però, la sonda Cassini, sviluppata dalla NASA, ha ottenuto le primissime immagini del satellite di Saturno rivelandoci grandi dune di sabbia scura che coprono almeno il 20% della superficie e lasciandoci vedere che queste colline sabbiose si disponevano sulla superficie nella direzione opposta a quella prevista. Ma allora come spiegare l'orientamento delle dune rispetto al modello dei venti titanici? Il paradosso di Titano è stato spiegato da Tetsuya Tokano, ricercatore all'Università di Cologna, che ha realizzato un nuovo modello risolutivo, spiegando la questione in un articolo pubblicato su Aeolian Research: pare, infatti, che i cambiamenti stagionali possano avere effetto sulla direzione dei venti. Nonostante i venti siano generalmente provenienti da est, in prossimità di ogni equinozio si sviluppa una fortissima raffica di vento che, soffiando da ovest, sposta la sabbia ed è quindi il responsabile dell'orientamento “anomalo” delle dune
SALUTE

Un tubetto di gel contro l’Hiv

SALUTE - Il 10,6% delle ragazze incinte sotto i 16 anni ha contratto l'Hiv; il numero delle donne gravide tra i 23 e i 24 anni sieropositive sale al 51,1%. Questo è il Sudafrica, secondo una ricerca effettuata nelle zone rurali del Paese tra il 2005 e il 2008. Ma questa situazione potrebbe subire un cambio totale di rotta grazie allo studio, che potremmo in tutta coscienza definire epocale, condotto dai coniugi Quarraisha e Salim Abdool Karim per conto del Centre for the AIDS Programme of Research in South Africa-CAPRISA (www.caprisa.org). La risposta all'epidemia di Hiv che colpisce in particolare le donne dei paesi africani potrebbe provenire proprio dal Sudafrica e si nasconde in un “semplicissimo” gel vaginale
AMBIENTE

La più indecente delle virtù si accorcia di 1 cm: inquinamento sotto accusa

AMBIENTE - Il peggior incubo di qualsiasi uomo pare si stia avverando: è stata osservata una riduzione di quasi un centimetro rispetto al passato di quella che Fabrizio De Andrè definì “la virtù meno apparente, fra tutte le virtù la più indecente”. Da una ricerca condotta dall'Università di Padova in città e nelle province venete risulta infatti che, rispetto a sessant'anni fa, l'organo sessuale maschile abbia subito modificazioni importanti. “La ricerca è nata da una campagna di prevenzione andrologica che stiamo seguendo da tempo – spiega il prof Carlo Foresta, noto patologo e coordinatore della ricerca – Abbiamo preso in esame circa 2000 ragazzi dell'ultimo anno delle scuole superiori e, dopo una prima fase di comunicazione delle possibili malattie del sistema riproduttivo dell'uomo e delle malattie sessualmente trasmesse, abbiamo svolto delle visite mediche nel corso delle quali abbiamo analizzato il liquido seminale dei volontari e considerato alcune misure antropometriche”. In quel momento i medici hanno scoperto che queste erano decisamente diverse da quelle di un passato non troppo lontano. Prima differenza saltata all'occhio dei ricercatori il mutato equilibrio tra tronco e gambe: “I giovani – precisa il professore – hanno in media gambe più lunghe rispetto a quelle dei giovani di un tempo in proporzione al tronco ed è noto che negli ipogonadici (cioè gli individui che hanno uno scarso funzionamento dei testicoli e quindi poca produzione di testosterone) gli arti crescono più del tronco. Questo accade principalmente durante l'adolescenza, quando è la presenza del testosterone a dare l'ultima 'spinta' di crescita”.
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