Quattro anni fa, due presunti ricercatori del Center for Research in Applied Phrenology (CRAP) dimostravano l'efficacia del programma SCIgen nel produrre articoli apparentemente di informatica. Le riviste scientifiche non ci sarebbero ricascate, pensava la custode- Sbagliava.
Un gruppo di ricercatori coordinato dal prof. Migheli dell'Università di Sassari ha identificato il punto debole del tremendo Fusarium culmorum che infesta il grano duro e altri cereali in Sardegna e nel resto del mondo.
Per motivi economici, Oggi Scienza non riceve le riviste di divulgazione scientifica alternativa. Mentre la redazione aspetta con pazienza che adottino l’open access e la carità cristiana, la custode propone una soluzione editoriale.
Randall Moore, proprietario insieme a Paul Allen dell'Elephant Back Safaris, in Botswana, ha co-finanziato una ricerca sul reinserimento in natura di tre maschi adolescenti otto anni dopo averli fatti adottare, da orfani, dal branco con i quali porta turisti nel delta dell'Okavango. Risultati su PLoS ONE.
Su Le Scienze, Paolo Attivissimo notava che gli scienziati geniali e incompresi si richiamano volentieri a Nikola Tesla. Che stiano cercando di vendere una bovin bobina?
Cade il primo anniversario di un colpo basso, detto Fakegate, costato allo Heartland Institute la reputazione e molti donatori per cui ha dovuto ridimensionare la lotta contro le scienze e gli scienziati del clima. Per fortuna, può contare tuttora su un manipolo di volontari italiani.
Ai candidati alle elezioni che si sono impegnati a sostenere le energie alternative, segnaliamo il motore Keppe raccomandato da Sterling "Obama su Marte" Allan, e ai lettori quello raccomandato dal personale del Parco.
Nel febbraio 2012, a causa di un boicottaggio lanciato dal matematico Timothy Gowers, la casa editrice Elsevier smetteva di appoggiare il Research Works Act, un emendamento statunitense contro l’open access degli articoli scientifici. Bilancio della mobilitazione e nuove iniziative.
IL PARCO DELLE BUFALE - Alcuni ricercatori giapponesi smentiscono una teoria prevalente dagli anni Sessanta e ne confermano una del 2009, ancora controversa,sulla creatività delle neuroscienze.