CRONACA

Cronaca, esteri, politica, economia, cultura, costume e sport. Quando la ricerca esce dai laboratori e incontra la società.

POLITICASALUTE

L’AIDS prima e dopo il vertice

SALUTE - La XIX conferenza mondiale sull'AIDS si teneva la settimana scorsa negli Stati Uniti per la prima volta dal divieto, nel 1987, di ingresso nel paese agli stranieri sieropositivi, abrogato nel 2010. Apriva sotto il segno di un "cauto ottimismo". Giustificato? Sì, ma...
AMBIENTECRONACAINFOGRAFICHE

Acqua potabile, ma con qualche eccezione

AMBIENTE - Quasi un milione di italiani ricevono un'acqua potabile non sicura e di scarsa qualità. Dai rubinetti delle loro case esce un'acqua con tracce di arsenico, boro e fluoruri oltre i limiti stabiliti dalla legge. La denuncia arriva dal dossier di Legambiente e Cittadinanzattiva "Acque in deroga" che traccia la mappa delle località fuorilegge, ricostruendo la questione delle deroghe dal 2003 a oggi. Attualmente i comuni interessati da deroghe sono 112, concentrati in tre regioni (Lazio, Toscana e Campania). Fino a qualche anno erano molte di più: tra il 2003 e il 2009, infatti, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto hanno richiesto le deroghe, triennali e rinnovabili due volte, concesse dal ministero della Salute e, nel secondo rinnovo, dalla Commissione europea. Le deroghe ancora in vigore sono molto vicine alla scadenza: entro la fine del 2012 i comuni dovranno mettersi in regola. Gli interventi e i fondi necessari per ripristinare la qualità delle acque sono stati pianificati, ma in alcune realtà territoriali i lavori procedono a rilento. Del resto, come denuncia Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente "lo strumento della deroga, inizialmente previsto solo come misura transitoria per dare tempo alle autorità competenti di realizzare gli interventi necessari si è trasformato in un espediente per prendere tempo e alzare i limiti di legge rispetto ad alcune sostanze fuori parametro''. Una cattiva abitudine che si è arrestata grazie alla Commissione europea, che nel 2010 ha bocciato la concessione del terzo triennio in deroga.
CRONACA

Un ruolo per le aree visive nei disturbi da panico

CRONACA - I disturbi da panico, come l'agorafobia, sono fobie complesse dove è difficile individuare una causa scatenante e ancor di più un preciso processo biologico scatenante. Nonostante ciò, di recente gli scienziati hanno ipotizzato un ruolo delle aree cerebrali visive, e uno studio appena pubblicato su Current Biology supporta questa idea, fornendo ipotesi sulle basi biologiche di questi disturbi. Hsin-Ho Yu dell'Università Monash a Victoria in Australia hanno monitorato la risposta elettrica dell'area prostriata nel cervello di scimmie ustitì, per capirne le funzioni nel dettaglio e hanno scoperto numerose cose. La prostriata è un'area ritenuta molto antica filogeneticamente, molto più semplice dal punto di vista istologico delle aree visive primarie per esempio. Yu e colleghi hanno osservato che i neuroni di questa area hanno campi recettivi grandi ma ben definiti e soprattutto rispondono molto velocemente agli stimoli esterni
CRONACA

Lievito volante

CRONACA - Saccharomyces cerevisiae è il lievito responsabile del processo di fermentazione del vino, della birra e del pane. Ed è anche uno degli organismi più studiati dalla scienza. Eppure della sua origine e di come vive e prolifera in natura si sa poco. Secondo una ricerca tutta italiana, un ruolo fondamentale nel ciclo vitale del lievito ce l'hanno le vespe. Irene Stefanini e Leonardo Dapporto dell'Università di Firenze hanno catturato esemplari di specie molto comuni di vespa e di ape in autunno, primavera ed estate (in inverno le vespe vanno in letargo), in siti sparsi nelle campagne di tutta Italia. Solo nello stomaco delle vespe (e non in quello delle api) hanno trovato ben 17 ceppi del lievito, molto diversi fra loro: alcuni erano simili a quelli che usiamo per far lievitare il pane, altri a quelli per la fermentazione della birra, altri a quelli del vino.
AMBIENTEECONOMIAPOLITICA

Cambio climatico, un pro e un contro

AMBIENTE - Mentre continua, a colpi di articoli scientifici, il dibattito sulle conseguenze del cambio climatico (si veda qui e qui), noi facciamo la nostra parte dando un colpo al cerchio e uno alla botte. Vi presentiamo quindi due articoli pubblicati negli ultimi tempi: uno, un po’ datato ma ancora attuale (della metà di luglio), sui benefici che l’agricoltura di alcuni paesi in via di sviluppo (Pvs) trarrebbe dalla modifica delle condizioni climatiche; l’altro, molto più recente, sulle conseguenze del cambio climatico sull’incidenza del rischio di tumori alla pelle. E non solo, perché anche l’agricoltura…
CRONACA

Vedono rosso

CRONACA - Capita che a uno strumento montato un satellite vengano le traveggole, ma è più difficile che capiti nello stesso momento a un radar, a uno spettro-radiometro e a un rilevatore di microonde montati su satelliti diversi.
CRONACA

Esopo aveva visto giusto

CRONACA - Dopotutto i corvidi sono davvero capaci di risolvere il problema della brocca mezza vuota. Nella fiaba originale di Esopo la cornacchia assetata ma da becco troppo corto non riusciva a bere dalla brocca con poca acqua dentro, ma riempiendola di sassi raggiungeva finalmente il liquido prezioso. Un compito molto simile a quello che Nicola Clayton dell'Università di Cambridge e colleghi hanno fatto fare ai loro corvi. Gli scienziati però non si sono fermati qui, hanno confrontato la prestazione degli uccelli con quella di bambini di diversa età (4-10 anni). Risultato: sia i bambini (fino ai 7 anni) che i corvi risovevano il problema in 5 tentativi. I bambini più grandi però ci riuscivano la primo tentativo
CRONACA

Le (enormi) conseguenze di uno sbaglio

CRONACA - I vertebrati sono emersi circa 500 milioni di anni fa a seguito di due ondate di "errori" di duplicazione genetica che hanno portato al raddoppiamento dei geni negli organismi invertebrati (in una specie simile all'anfiosso attuale) che hanno dato poi via alla linea evolutiva dei vertebrati (come noi). Questi raddoppiamenti che hanno creato copie diverse dello stesso gene (alcune perse rapidamete ma altre mantenute del corso della storia evolutiva) da un lato hanno migliorato i sistemi di comunicazione cellulare dall'altro però, come si legge in uno studio appena pubblicato su Open Biology, hanno aiutato certe malattie a sopravvivere alle pressioni selettive.Carol MacKintosh, dell'Università di Dundee, e colleghi hanno studiato un complesso di centinaia di proteine che nell'organismo umano coordinano la risposta cellulare ai fattori di crescita e all'insulina. L'analisi biochimica di un sottogruppo "chiave" di queste proteine ha dimostrato che risalgono alle duplicazioni del genoma, nel Cambriano.
CRONACA

Il gregge è egoista

CRONACA - È l'uovo di colombo, ma i risultati sono interessanti. I biologi evoluzionisti ipotizzavano da tempo che il movimento complessivo di certi gruppi di animali, per esempio le le greggi di erbivori sia guidato dalla tendenza degli individui a portarsi verso il centro del gruppo e non invece di correre in linea retta lontano da un predatore o, ancora, di disperdersi in maniera caotica. Questa tendenza verso il centro minimizzerebbe la probabilità di restare al margine del gregge e quindi di essere catturato. Finora però nessuno era riuscito a studiare il fenomeno in maniera quantitativa. Strano che nessuno ci abbia pensato prima, ma Theodore Stankowich e colleghi dell'Università del Massacchussets, a Amherst, hanno messo un rilevatore di posizione GPS addosso a 46 pecore e ne hanno monitorato i movimenti con precisione in risposta alla presenza di un cane pastore. Hanno poi analizzato i movimenti con un calcolatore
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