CRONACA

Cronaca, esteri, politica, economia, cultura, costume e sport. Quando la ricerca esce dai laboratori e incontra la società.

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La scienza a contorno

AMBIENTE - Mentre al vertice sul clima di Durban era in corso la gara a chi rallentava di più l'eventualità di un taglio alle emissioni di gas serra, due ricerche ne misuravano la quantità e gli effetti. Su Nature Climate Change, il gruppo della grande Corinne Le Quéré (non si tratta di sciovinismo, è canadese!) che dirige il Tyndall Centre all'università dell'East Anglia, osserva che le emissioni di CO2 sono aumentate del 50% in 20 anni, calate dell’1,4% nel 2008-2009 e cresciute del 5,4% nel 2010, toccando per la prima volta i 9 petagrammi di carbonio. Che sono nove miliardi di tonnellate. Il tasso medio di incremento si sta attestando attorno al 3% all’anno. Julia Steinberger, una fisica dei gas ultrafreddi passata all'economia ambientale, commenta sul Guardian:
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Libertà con cioccolatini

CRONACA - Gli economisti della scuola di Chicago dicono che l'H. sapiens è un animale egoista che mira al massimo profitto. I neuroscienziati della scuola di Chicago dimostrano che il Rattus è diverso, in particolare se femmina. Inbal Bartal, Jean Decety e Peggy Mason, dell'università di Chicago, hanno cercato di stabilire se giovani ratti - dei piccoli Sprague-Dawley tra i tre e i sei mesi - erano capaci di altruismo. Si sapeva già che si lasciano contagiare dalle sensazioni e dai sentimenti dei compagni, paura, sofferenza, allegria, curiosità ecc. Sono empatici come tutti i mammiferi osservati fin qui, ma l'empatia ne modifica il comportamento e fino a che punto
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Acqua su Mercurio?

CRONACA - La cerchiamo su Marte, la cerchiamo sulla Luna e anche su Mercurio, il pianeta così caldo che nelle zone più illuminate la sua temperatura scioglierebbe il piombo. Secondo gli scienziati del team di MESSENGER, la sonda NASA in orbita intorno a Mercurio da marzo di quest'anno, sul pianeta ci potrebbero essere zone perennemente in ombra in cui trovare acqua allo stato solido (ghiacciata). L'antefatto di questa storia è che nell'ormai lontano 1991, gli scienziati avevano notato che certe zone opache e scure alla luce visibile (nell'area del polo nord del pianeta) "brillavano" ai radar. L'acqua (il ghiaccio) si comporterebbe proprio cosi, ma questa prova non è sufficiente. Ora però sono usciti due studi che corroborano l'ipostesi, anche se ancora non sicono l'ultima parola sulla questione (sono stati presentati qui la settimana scorsa da Sean Solomon, planetologo all'Istituto Carnegie di Washington e membro del team di MESSENGER)
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Troppo presto per parlare di Higgs

CRONACA - Higgs o non Higgs? Per il momento non si può ancora dire. Nel seminario tenuto al Cern il 13 dicembre, i portavoce degli esperimenti Atlas e Cms hanno presentato lo stato degli studi dei due gruppi sull'ormai celebre bosone di Higgs. I risultati, a livello teorico, non hanno sorpreso più di tanto. Del resto, era già stato annunciato qualche giorno prima della conferenza che, per risposte definitive, si sarebbe dovuto attendere il 2012. Ma qualcosa di nuovo c'è comunque, perché dalla conferenza è emerso un dato importante: le cifre. Si tratta di dati sufficienti a segnare un progresso significativo nella ricerca del bosone, ma non abbastanza da permettere dichiarazioni conclusive sull'esistenza - o la non esistenza - della sfuggente particella. Il risultato principale è che il bosone di Higgs, ammesso che esista, ha molto probabilmente una massa compresa tra 116 e 130 GeV, secondo Atlas (dove 1 GeV corrisponde a un miliardo di eV), e tra 115 e 127 GeV, secondo Cms. Indizi interessanti sono stati forniti da entrambi gli esperimenti in questa regione di masse, ma non sono ancora così provanti da permettere di parlare di una scoperta.
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Il “salva Italia” dal punto di vista dell’ambiente

POLITICA - Nelle intenzioni del neoministro dell’Ambiente Corrado Clini le misure per lo sviluppo avrebbero dovuto contenere anche un “pacchetto ambiente”: energie rinnovabili, prevenzione e sicurezza del territorio e sviluppo dei parchi. La proposta, in particolare, prevedeva il completamento degli incentivi per le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica, una quota di risorse per la sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico e la valorizzazione per parchi e riserve marine. Nel decreto “salva Italia” approvato dal Consiglio dei Ministri il 4 dicembre questi punti mancano. Rientrano solo la valutazione ambientale strategica che sarà incardinata nel processo delle grandi infrastrutture di interesse nazionale e la conferma, anche per il triennio 2012-2014, della detrazione del 55% per le eco-ristrutturazioni in chiave efficienza energetica
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Higgs, presumo

CRONACA - Bosone sì, Bosone, no. Fabiola Gianotti ha appena finito di riportare i dati osservati da ATLAS, ora è il turno di Guido Tonelli, responsabile dell'esperimento CMS. Premesso che se non siete fisici (e magari esperti di fisica delle particelle ad alta energia) è parecchio difficile capirci qualcosa (benchè la comunicazione sia diretta ai giiornalisti), secondo i miei traduttori ufficiali la Gianotti ha più o meno detto che a 126 GeV hanno trovato "qualcosa" (=un eccesso di massa) che potrebbe essere legata a Higgs (grazie Serena). Tonelli spiega che quel che han visto è "nothing striking", ma insomma c'è qualcosa... In pratica anche CMS ha visto un eccesso di massa simile a quello osservato da ATLAS (o meglio CMS non può escludere qualcosa fra 115 and 127 Gev data la presenza di un leggero eccesso). Insomma, si è visto qualcosa, proprio dove ci si aspettava di vederlo e in due strumenti molto diversi, sempre lì, nella stessa regione di energia. Ora però bisogna aspettare conferme con nuove osservazioni l'anno prossimo. E ancora niente buchi neri!
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Leaving Kyoto

[Impianto estrattivo della Suncor in Canada] CRONACA - Il Canada ha trovato la sua soluzione per non pagare la penalità: abbandona il gioco. Un giorno dopo che a Durban anziché accordarsi su un nuovo protocollo 200 paesi hanno deciso di rinnovare quello di Kyoto (la cui fase I dovrebbe esaurisi a dicembre dell'anno prossimo) e intanto portare avanti negoziazioni a lungo termine al fine di arrivare per il 2015 a un nuovo protocollo, il Canada fa un colpo di mano e molla. A questo punto si tratta, insieme agli Stati Uniti, dell'unico paese che abbia detto chiaramente no. Il Canada però, a differenza dei cugini americani che quantomeno sono stati sempre coerenti nel fregarsene di quanto riversano nell'aria globale, aveva inizialmente aderito al trattato che rappresenta una forma di autoregolamentazione approvata da centinaia di paesi nel mondo, autoregolamentazione che prevede forti tagli alle emissioni di gas serra nell'atmosfera del Pianeta, gas serra che, a detta della maggioranza delle ricerche scientifiche stanno provocando l'innalzamento della temperatura globale, con gravi conseguenza ambientali. I paesi firmatari nel 1997 hanno stabilito di ridurre specialemente le emissioni (in buona parte industriali) di CO2 in percentuali scandite nel corso degli anni, pena, nel caso gli standard non venissero raggiunti, il pagamento di forti multe
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17 anni e le nanoparticelle contro il cancro

CRONACA - Avete presente quando nei telefilm americani bambini e adolescenti devono creare un progetto scientifico originale e dimostrarlo a tutta la classe? L'annuale high school science competition (2011 Siemens Competition in Math, Science & Technology) indetta dalla Siemens Foundation ne è una versione avanzata, e quest'anno è stata vinta da una ragazza di 17 anni. Angela Zhang (di Cupertino, California, deve tirare aria buona da quelle parti) ha vinto 100.000 dollari con un progetto intitolato: "Design of Image-guided, Photo-thermal Controlled Drug Releasing Multifunctional Nanosystem for the Treatment of Cancer Stem Cells."
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I batteri e l’erba medica, una passione che dura da 58 milioni di anni

CRONACA - Si erano da poco estinti i dinosauri, quando le leguminose e i batteri azotofissatori cominciarono una relazione che li lega ancora oggi. A far luce sull’evento contribuisce uno studio pubblicato su Nature che annuncia il sequenziamento del genoma di un parente stretto dell’erba medica (Medicago truncatula), un modello di lunga data per lo studio della biologia dei legumi. Un team internazionale di ricercatori del John Innes Centre, presso il Norwich Research Park, ha mappato circa il 94 per cento dei suoi geni, svelando che la simbiosi mutualistica con i batteri azotofissatori risale a 58 milioni di anni fa.
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Questa faccia mi è nota

Fig. 1 CRONACA - Le vespe sociali imparano a riconoscere le facce delle altre con modalità analoghe a quelle di cani, pecore scimmie ed esseri umani, scrivono su Science due biologi evoluzionisti. Le Polistes fuscatus vivono in nidi ben illuminati, fondati da più regine una sola delle quali assurge al trono e diventa dominante. La gerarchia sociale è quindi assai complicata, meglio non pestare le ali a una figlia di alto lignaggio o confonderla con quella di una regina minore. Per facilitare il compito e la convivenza, le P. fuscatus hanno volti di forme e colori diversi e un'ottima memoria, come avevano già mostrato gli autori. Si pensava però che fossero dotate di un unico meccanismo cerebrale grazie al quale imparare a distinguere tra percezioni visive abbastanza simili
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