CRONACA

Cronaca, esteri, politica, economia, cultura, costume e sport. Quando la ricerca esce dai laboratori e incontra la società.

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La (morbida) via elvetica al copyright

CRONACA - Gli svizzeri rigidi? Insomma. In un momento in cui si fa un gran discutere di proprietà intellettuale specie se declinata in rete, e dove in molti paesi (non ultimi Stati Uniti e Italia) si continuano a proporre provvedimenti legali restrittivi e punitivi, proprio dalla patria del rigore e dei depositi bancari arriva un'interpretazione soft alla protezione del diritto d'autore in Internet. Un cittadino svizzero su tre si scarica in maniera non autorizzata musica, film e giochi dalla rete. La confederazione elvetica si è chiesta perché è ha commissionato uno studio, e ieri ha reso pubblici i risultati dello stesso (qui, solo in francese). La posizione della confederazione sull'argomento è quasi disarmante (specie lo confrontiamo con l'aggressività di altri stati): i risultati dello studio (indipendente, si legge nel comunicato) dimostrano che i cittadini che scaricano di più sono anche quelli che poi sono quelli disposti maggiormente a spendere soldi per andare a teatro, a vedere concerti, al cinema e a comperarsi (legalmente) della musica. In pratica il budget dedicato a questo capitolo resta invariato, anche se il cittadino scarica illegalmente materiale dalla rete. Dunque l'industria dell'entertainment e della cultura non ne viene soffrire, anzi.
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Sempre più smog in città

AMBIENTE - Roma ci prova con le targhe alterne, Milano e Firenze con il divieto di circolazione per i veicoli più inquinati. Sono queste le misure con cui i sindaci delle tre città sperano di abbassare le emissioni di polveri sottili nell’atmosfera, dopo l’ennesimo superamento dei limiti consentiti. Lo smog, ormai, è una peculiarità delle città italiane. Secondo i dati del monitoraggio di Legambiente a fine novembre ben 44 città hanno superato il limite giornaliero di 50 microgrammi/m3 di Pm10 oltre i 35 giorni consentiti dalla legge. In testa c’è Torino con 118 giorni di sforamento, seguita da Milano (106), Verona (98) e Monza (87). La regione messa peggio è la Lombardia, con 11 città fuori limite. E la zona più critica si conferma, ancora volta, la Pianura Padana, come già rilevato nel rapporto dell’Agenzia Europea dell’ambiente.
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Durban, l’anti-Kyoto?

CRONACA - Molti sapranno che il 2012 (il 31 dicembre per la precisione) segna una data chiave per il protocollo di Kyoto e cioè la fine del primo periodo d'impegno, entro il quale nazioni (e aziende) dovranno (dovrebbero?) aver raggiunto il loro goal di riduzione delle emissioni di gas serra, entro i limiti stabiliti in vari trattati e negoziazioni. Quella che dovrebbe rappresentare una data "felice" nel senso "abbiamo soddisfatto i nostri impegni, ora continuamo con nuovi obiettivi", potrebbe diventare invece una data infelice, e cioè la morte del protocollo di Kyoto
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Cambiamenti climatici, agire subito

AMBIENTE - Agire subito. È questo l’appello lanciato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) in vista della conferenza sul clima, che è tuttora in corso a Durban. Le emissioni globali di gas serra sono destinate a raddoppiare nei prossimi 40 anni, causando un aumento della temperatura tra i 3 e i 6 gradi centigradi, soprattutto se i governi non attuano dei piani di taglio della Co2. Per esempio, senza nessun intervento nell’attuale mix energetico, le emissioni di gas serra potrebbero raggiungere le 685 parti per milione, un livello di gran lunga superiore alle 450 ppm che permetterebbero di contenere l’aumento della temperatura sotto i 2 gradi.
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Durban, al via COP17

CRONACA - È iniziata COP17, conferenza mondiale sui cambiamenti climatici la diciassettesima dall'ormai mitica Kyoto. Cosa succederà? Niente di buono, secondo alcuni, ma si sa la speranza è l'ultima a morire. 194 le nazioni che partecipano. Siamo appena alle battute iniziali e per il momento è precoce dare alcuna notizia. Se però volete seguire minuto per minuto chi è là, andate su twitter e seguite l'hashtag #COP17. Nei prossimi giorni torneremo a parlarne. Per il momento, per nnoi italiani, segnaliamo l'iniziativa di Greenpeace Italia: "Manda una cartolina dal caos ambientale al ministro dell'ambiente".
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Me ne vado all’estero

POLITICA - Ogni anno circa 50mila italiani lasciano il bel Paese per trasferirsi all’estero. Nel 2009 se ne sono andati più di 48mila, il 16% con una laurea in tasca, nel 2000 erano il 9,7%. Questi “cervelli in fuga” - giovani e brillanti neolaureati, ricercatori e professionisti - hanno portato con sé 4 miliardi di euro. È questo, infatti, il valore economico dei 301 brevetti depositati dai 20 principali scienziati italiani emigrati all’estero, secondo i calcoli dell’Istituto per la Competitività (ICom). Del resto il 35% dei 500 migliori ricercatori italiani lavora all’estero. Se consideriamo i primi 100, addirittura uno su due ha abbandonato il nostro Paese
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Le infedeli e il reverendo Morris

CRONACA - In molte specie di uccelli, la femmina mette su nido con lo stesso maschio per tutta la vita, sebbene abbia discendenti da rapporti extra coniugali (REC). Una ricerca di lungo corso conferma i vantaggi dell'infedeltà. Costruire il nido costa tempo ed energie, i benefici di accasarsi una volta per sempre sono ovvi sia per lui che per lei. D'altronde procurarsi compagni occasionali richiede sforzi che la monogamia eviterebbe. Perché la selezione naturale favorisca l'infedeltà, la prole che ne risulta deve avere una fitness - un differenziale riproduttivo -...
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GreenJobs: i serious game

GREENJOBS - Dal 1947, quando Thomas T. Goldsmith Jr. e Estle Ray Mann idearono il primo videogame, l'industria dei videogiochi ha fatto passi da gigante. Solo in Italia, secondo i dati dell'AESVI, nel 2010 sono stati venduti 17 milioni di videogiochi. Per fatturato, siamo al quinto posto della graduatoria europea dopo Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna. Si gioca con le console in 11 milioni di case italiane. Esistono anche videogame diversi, i serious game, che al di là dell'aspetto ludico hanno l'obiettivo di sensibilizzare le persone su tematiche politico-sociali e scientifiche, tra le quali la tutela dell'ambiente. Abbiamo intervistato Agata Meneghelli esperta di serious game dell'Università di Bologna.
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Selezione naturale

CRONACA - Che l'Italia sia, rispetto alla maggior parte del resto del mondo civilizzato, nel medioevo per quanto riguarda l'accesso alla procreazione assistita è un fatto noto. Indipendentemente dal governo in carica, si emettono editti studiati a tavolino per limitare i diritti di decine di migliaia di coppie che desiderano diventare genitori, o quanto meno li si lascia intonsi. Se poi si mette tutto questo in relazione alla ricerca sulle cellule staminali embrionali, il medioevo regredisce fino all'età del bronzo. La procreazione assistita infatti comporta molte volte la produzione di...
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