Il numero di tifoni tropicali per anno ha raggiunto un massimo nel decennio passato e gli scienziati si chiedono se questo aumento sia da mettere in relazione con i cambiamenti climatici globali. La risposta è “sì”. È quanto emerge da una ricerca confrontando il numero di tifoni stimato con due metodi diversi e le condizioni climatiche degli ultimi 1500 anni.
Attraverso delle osservazioni da satellite si è scoperto che la regione compresa tra il Pakistan, il Bangladesh e l’India settentrionale sta consumando il suo patrimonio di acqua a un ritmo impressionante: 54 chilometri cubi di acqua ogni anno, molto superiore alle previsioni.
Nuove analisi su un fossile rinvenuto in Carnia hanno rivelato che si tratta di uno pterosauro. I ricercatori lo hanno chiamato Carniadactylus, letteralmente “dito della Carnia”.
Dai dati satellitari presi in un decennio di osservazioni, gli scienziati della NASA sostengono che la fioritura di fitoplancton, quei microrganismi fotosintetici alla base della catena alimentare, comincia già in inverno e non in primavera come per molto tempo si era pensato.
Il 6 agosto 1945, il bombardiere americano B29 Enola Gay sganciava su Hiroshima la prima bomba atomica della storia: la bomba si chiamava Little boy e annientò la città, uccidendo circa 140.000 persone che morirono nell’esplosione o nei mesi immediatamente successivi. Tre giorni dopo a Nagasaki toccava la stessa sorte. La bomba si chiamava Fat man e uccise 80.000 persone. Oggi il sindaco di Hiroshima, nella cerimonia ufficiale di commemorazione, chiede una moratoria mondiale delle armi atomiche.
Come cambia la rete di comunicazione all’interno del cervello nello sviluppo da bambino a giovane adulto? È la domanda che si sono posti Kaustubh Supekar, Mark Musen e Vinod Menon della Stanford University School of Medicine e hanno trovato significative differenze nell’organizzazione e nel flusso delle informazioni e delle comunicazioni.
È stata trovata una meteorite su Marte delle dimensioni circa 0,6 per 0,3 metri, la più grande meteorite finora scoperta sul pianeta. Dato che risulta composta principalmente di ferro, gli astronomi sperano di scovare sulla sua superficie delle tracce di ruggine in modo avere ulteriori indizi sulla presenza di acqua sul pianeta.
Un nuovo modo di analizzare i neutrini emessi da una supernova permetterebbe di stabilire con esattezza il momento in cui la stella originaria è esplosa e ha cominciato a emettere onde gravitazionali. È quanto risulta da uno studio di quattro ricercatori italiani, Giulia Pagliaroli, Francesco Vissani, Eugenio Coccia e Walter Fulgione, che lavorano ai Laboratori Gran Sasso dell’INFN.
Un nuovo modo di analizzare i neutrini emessi da una supernova permetterebbe di stabilire con esattezza il momento in cui la stella originaria è esplosa e ha cominciato a emettere onde gravitazionali. È quanto risulta da uno studio di quattro ricercatori italiani, Giulia Pagliaroli, Francesco Vissani, Eugenio Coccia e Walter Fulgione, che lavorano ai Laboratori Gran Sasso dell’INFN.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Padova, condotti da Paolo Mozzi, ha messo in luce la mappa di Altinum, un’antica città pre-romana che si pensava completamente perduta. Lo studio è stato realizzato con una tecnica innovativa di rilevamento immagini aeree, che mostra la diversa concentrazione di acqua nelle coltivazioni e quindi il loro grado di maturazione.