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Premio Mondiale per il Mangime

Il World Food Prize 2013 è stato assegnato a Marc Van Montagu (università di Ghent e presidente di due aziende agro-biotech), Robert Fraley (Monsanto) e Mary-Dell Chilton (Syngenta) per aver scoperto come trasferire geni estranei nel genoma di una pianta usando l’Agrobacterium tumefasciens.

8 Giugno, per una corretta informazione scientifica

EVENTI - L'iniziativa si chiama "Italia unita per una corretta informazione scientifica" e si terrà domani 8 giugno in vari luoghi nel nostro Paese. È promossa dall'organizzazione Pro-test a seguito di numerosi episodi controversi successi nel nostro Paese: dall'assalto ai laboratori di ricerca dell'Università di Milano da parti di gruppi animalisti, al "caso Stamina". L'intento è (il titolo dell'iniziativa non lascia dubbi) fornire al pubblico una corretta informazione su temi scientifici, specie quelli che colpiscono la cittadinanza da vicino. L'associazione Pro-test vede partecipare medici, biologi, veterinari e farmacologi. Soprattutto per quanto riguarda gli eventi legati all'informazione sulla sperimentazione animale si sono avuto già i primi incidenti, con iniziative di boicottaggio (che in certi casi hanno sfiorato la minaccia) da parte dei gruppi animalisti. Per esempio l'incontro su questo tema previsto alla libreria Ubik di Trieste è stato annullato per timore dei titolari che ci potessero essere gravi rischi per la sicurezza pubblica (sono stati bombardatai di email e post minacciosi). Grazie all'intervento dell'Università di Trieste - che l'ha annunciato tempestivamente oggi - l'incontro si terrà invece alle ore 11.30, presso la Sala conferenze della Biblioteca Statale di Trieste in Largo Papa Giovanni XXIII 6.

Ancora un ostacolo per il salmone transgenico?

Da quasi vent'anni, la Food and Drug Administration deve autorizzare il salmone transgenico AquAdvantage, dell'Aquabounty, che diventa grande come un adulto a soli 2 anni, da allevare in vasca sulla terra ferma, non in mare. La tesi di una studentessa lo sconsiglia.

Entropia semiotica esogena degli spaghetti

Due ricercatori in biosemiotica hanno usato un metodo derivato dalla linguistica e dal secondo principio della termodinamica per identificare le patologie di microbi e animali (umani e non) dovute al glifosato, l'erbicida più diffuso al mondo.

Di gerani “anallergici” e pessima informazione

IL PARCO DELLE BUFALE - C'è un certo fermento in rete per il cosiddetto "geranio antiallergico", una nuova varietà OGM che - a quanto si legge in giro (su lastampa.it l'esempio più pittoresco) - farebbe la felicità di chi tanto vorrebbe un bel balconcino pieno di gerani in fiore, ma non può permetterselo perché allergico al polline. Wow! Chiediamo subito un commento a Susanna Voltolini, allergologa dell'Ospedale San Martino di Genova, grande esperta di pollini, ed è una doccia fredda. «Gerani anti-allergie? È una stupidaggine: il polline di questa pianta non è affatto allergenico». Ops. Ma allora da dove viene la notizia? In realtà i gerani OGM ci sono davvero, prodotti da un gruppo di ricercatori spagnoli e descritti in dettaglio in un articolo pubblicato su BMC Plant Biology

Un micro OGM contro la malaria

SALUTE - Noi e i batteri del nostro intestino. Quello della relazione con il microbiota intestinale è diventato negli ultimi anni uno dei temi più caldi di tutta la biologia: abbiamo scoperto che questi invisibili ospiti influenzano il nostro sviluppo, il metabolismo, il sistema immunitario e la suscettibilità a diverse malattie. Insomma, siamo anche i nostri batteri e lo stesso accade per gli altri organismi, zanzare comprese. E proprio i batteri che vivono nell'intestino delle zanzare, se opportunamente modificati, potrebbero diventare l'arma risolutiva della nostra lotta alla malaria, come racconta su Pnas un gruppo di ricercatori della Johns Hopkins School of Medicine di Baltimora

Ogm e ricerca pubblica: “Sbagliato distruggere i campi sperimentali”

CRONACA - “Questo Ministero ha provveduto ancora una volta ad invitare l’Università degli Studi della Tuscia a procedere all’immediata dismissione del sito di sperimentazione”. Firmato Corrado Clini, Ministro dell'Ambiente, destinatario Mario Capanna, presidente della Fondazione Diritti Genetici. La lettera, dei primi di giugno, decretava l'obbligo, da parte dell'ateneo viterbese, di distruggere i campi sperimentali di ciliegi, olivi e kiwi Ogm su cui lavorava dalla fine degli anni Novanta l'agronomo e biotecnologo Eddo Rugini. L'ennesima puntata della lunga diatriba sull'annosa questione Ogm sembra aver chiarito quali gruppi, in Italia, detengano il potere decisionale sulle biotecnologie agrarie, e pare che i ricercatori abbiano ben poca voce in capitolo. Difficile, altrimenti, spiegare la levata di scudi di varie comunità scientifiche italiane (al plurale, perché è forse bene ricordare che non esiste una sola comunità scientifica), con tanto di diffusione di appelli a mezzo blog e reti sociali contro la distruzione dei campi Ogm. Niente da fare: il 12 giugno, come previsto, sono iniziate le distruzioni dei campi, con l'abituale scia del combattimento all'arma verde tra i favorevoli e i contrari agli organismi geneticamente modificati: dai temi più filosofici, come i concetti di naturale e artificiale, a quelli più politici, come il potere delle multinazionali agrarie e i danni alle economie agricole locali
SALUTE

Per fare un farmaco ci vuole una pianta

SALUTE - Le sensazioni del ricercatore Ari Zimran, membro del comitato scientifico di Protalix Biotherapeutics, e dei suoi collaboratori, le possiamo solo immaginare, quello che invece sappiamo è che il farmaco sul quale stava lavorando da dieci anni, la taliglucerasi alfa, sviluppato dall'azienda israeliana Protalix Biotherapeutics e commercializzato da Pfizer, è stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA). Cosa c'è di nuovo in questo? Elelyso, questo il suo nome commerciale, è il primo farmaco biologico prodotto all'interno di cellule vegetali a essere approvato. Un traguardo quindi che va oltre l'azienda, investendo più in generale sia il campo farmaceutico sia le biotecnologie agrarie. La malattia rara di Gaucher alla quale Elelyso si rivolge è causata dalla carenza dell'enzima glucocerebrosidasi che agisce all'interno dei macrofagi trasformando una sostanza di scarto in due sostanze utili all'organismo. Quando l'enzima non è sufficiente, il glucocerebroside si accumula, ingrossando i macrofagi e provocando sintomi che vanno dalla anemia fino a problemi neurologici. L'idea di Protalix è stata quella di inserire nelle cellule di carota una versione sana del gene umano che codifica per la glucocerebrosidasi, estraendo e purificando poi l'enzima prodotto, purtroppo per ora in dosi basse

Quando coltivare gli OGM fa male alle farfalle

LA VOCE DEL MASTER - Se anche gli OGM non sono dannosi per noi che li mangiamo, ci possono essere conseguenze inaspettate dalla loro coltivazione. Come quelle evidenziate da un recente studio apparso nel numero di marzo della rivista scientifica Insects conservation and diversity che dipinge un panorama piuttosto preoccupante per le grandi pianure americane, dove la coltivazione di OGM è ormai intensiva. Un gruppo di ricercatori della Iowa State University e della University of Minnesota guidato dal biologo Lincoln Brower, ha raccolto ed elaborato i dati sulla presenza della farfalla monarca (Danaus Plexippus) nei territori del Messico settentrionale. Perché il Messico, se lo studio riguarda le farfalle che vivono nel Midwest? I ricercatori hanno individuato nelle aree montuose di confine il luogo adatto per contare le farfalle, dato che i colorati insetti migrano durante gli inverni verso quella regione; lì è stata dunque studiata la popolazione delle farfalle monarca tra il 1999 e il 2010. I dati restituiti dalla ricerca sono tutt'altro che incoraggianti: nel corso dell'ultimo decennio l'area occupata dalle farfalle che vanno a svernare si è ristretta quasi del 50%.
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