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L’antenato della lucertola verme

NOTIZIE - Le "lucertole verme" (dette anche anfisbene) sono un gruppo di rettili privo di arti. Il loro corpo cioè assomiglia a quello dei serpenti. Questi rettili, si sono chiesti gli scienziati, discendono dai serpenti o sono lucertole che hanno perso le gambe? Ma soprattutto quali sono i passaggi evolutivi che hanno portato alla scomparsa degli arti? In realtà i dati biomolecolari fanno già sospettare una parentela più stretta con le lucertole e il nuovo studio pubblicato oggi su Nature supporta ulteriormente quest’ipotesi, fornendo però alcuni dettagli interessanti sul processo evolutivo che ha interessato il corpo del rettile. Joannes Muller, dell’Università Humboldt di Berlino, e collegi hanno analizzato a fondo l’anatomia di un fossile di 45 milioni di anni trovato nei depositi di Messel in Germania. Si tratta di una Cryptolacerta hassiaca, una piccola lucertola fossilizzata

Tutto in un tratto

NOTIZIE - È la prima cosa che fa un bambino quando gli diamo in mano un pennarello, il modo più semplice (escludendo la scrittura scrittura) che abbiamo di comunicare concetti in forma visiva usando una penna. Riconosciamo subito un viso o un paesaggio anche se è solo disegnato con un tratto di matita, eppure l’immagine è radicalmente diversa da quella che siamo abituati a vedere “dal vero”. Barry Chai, Li Fei-fei della Stanford University e colleghi hanno dimostrato che però nelle aree cerebrali chiave per il riconoscimento delle immagini non c’è una grossa differenza di attivazione quando si osserva una fotografia o un immagine disegnata a tratto, tanto che è possibile capire quale immagine un soggetto sta osservando (sia essa una foto o un disegno a tratto) solo guardando questo pattern di attività elettrica

Fukushima. Non lo tsunami ma il terremoto

NOTIZIE - Secondo la versione di un tecnico, i danni al reattore sono stati provocati già dall’onda sismica alla quale la struttura non avrebbe resistito, provocando così una immediata fuoriuscita di radioattività.

Neuroscienze hard

NOTIZIE - Il primo pensiero è stato che solo una giornalista britannica poteva fare con una naturalezza invidiabile quello che avrebbe provocato non poco imbarazzo ad altri. Quel che si dice sacrificarsi nel nome della completezza di informazione (e della scienza): Kayt Sukel giornalista free lance che collabora con testate del calibro di Scientific American e New Scientist si è sottoposta a una risonanza magnetica mentre praticava dell’autoerotismo e lo ha raccontato in un articolo proprio su New Scientist. Naturalmente quel che interessa qui non è tanto l’esperienza specifica della giornalista quanto gli studi di cui quello a cui ha preso parte riguardano. Barry Kumisaruk della Rutgers University studia i meccanismi neuronali dell’orgasmo da parecchi anni ed è un vero esperto nel campo. Lo studio di cui la Sukel ha fatto parte è stato presentato lo scorso novembre al meeting annuale della Society of Neurosciences. Grazie alle sue osservazioni (e alla collaborazione di alcune intrepide volontarie) lo scienziato ha tracciato una mappa temporale dell’attivazione delle aree cerebrali (più di trenta) durante la masturbazione fino all’orgasmo (rigorosamente femminile).

Il costo del maschile

Paolo Innocenti, biologo evoluzionista dell'università di Uppsala e collaboratore occasionale di Oggi Scienza, insieme a Ted Morrow e Damian Dowling...

Il ronzio (elettromagnetico) che disturba l’ape

NOTIZIE - È stato pubblicato sulla versione cartacea e non è ancora disponibile online (almeno così pare). La rivista, Apidologie, è pubblicata da Springer e non ha un impact factor favoloso (nel 2009, ultimo dato disponibile, 1,493) ma data la settorialità non è una sorpresa. Apidologie si occupa infatti esclusivamente di biologia delle api. Se date un’occhiata al sito vedrete un’impennata di download dall’11 magggio, data di pubblicazione dell’articolo di Daniel Favre dal titolo “Mobile phone-induced honeybee worker piping” (il link però all’articolo non funziona e anche cercando con il doi - 10.1007/s13592-011-0016-x – non si trova, magari è solo un problema temporaneo, intanto se volete leggerlo l’ho trovato a questo indirizzo non ufficiale). L’improvvisa attenzione verso per articolo non stupisce: se confermata si tratterebbe di una possibile causa in più per la massiccia scomparsa delle api alla quale si sta assistendo ormai da quasi una decina d’anni soprattutto in nord Europa e in nord America, nonché un effetto nocivo del massiccio inquinamento da onde elettromagnetiche che interessa soprattutto i paesi sviluppati come conseguenza della diffusione dei telefoni cellulari.

PKMZeta, dolore e memoria

NOTIZIE - PKMzeta, una molecola mica da poco. Ricordate il film “se mi lasci ti cancello” (o per gli amanti del fumetto le pilloline rosse e blu che Jill Bioskop ingurgitava ne “La donna trappola” di Enki Bilal)? La PKMzeta un giorno potrebbe essere la chiave per cancellare dalla testa memorie dolorose, o il dolore stesso. Già era noto il ruolo di questa proteina nel rafforzare la connessione fra due neuroni, il meccanismo fisiologico alla base della memoria in generale - esemplari in questo senso gli esperimento di Todd Sacktor che nel 2006 è riuscito a cancellare memorie ben di lunga data nel cervello dei topi e quest’anno è riuscito a far riemergere, sempre nei topi, ricordi ormai perduti -. Ora un recente lavoro, pubblicato sul Journal of Neuroscience e condotto da Marina Asiedu e Dipti Tillu dell’Università dell’Arizona. dimostra che questa proteina è implicata anche nel processo fisiologico che dopo un intenso dolore fisico rende localmente il sistema sensoriale sensibile al dolore per un certo periodo.

Super sherpa sull’Everest per ripulire la montagna

NOTIZIE - Per la ventunesima volta l’alpinista Apa Sherpa è arrivato alla sommità della montagna più alta del mondo. Lo scopo: non un record ma l’ecologia. Lui e i suoi 58 accompagnatori porteranno a valle oltre 4 tonnellate di spazzatura.

L’energia dagli oceani

NOTIZIE - Il nuovo dispositivo, sviluppato da ricercatori della Stanford University è costituito da un elettrodo che attrae gli ioni positivi del sodio e uno che attrae gli ioni cloro negativi. Quando gli elettrodi vengono immersi in acqua salata, attirano ioni sodio e cloro dall'acqua, e questo movimento di ioni genera una corrente elettrica. Gli elettrodi vengono ricaricati sostituendo l'acqua dolce a quella salata, e applicando una corrente relativamente bassa, che allontana gli ioni. E reimmettendo gli elettrodi nell'acqua salata il processo ricomincia.

I cinesi: tanti ma meno di quanto si pensasse

NOTIZIE - Sono i risultati del censimento 2010 appena pubblicati che informano sullo stato demografico del paese più popoloso del mondo: il tasso di crescita è diminuito rispetto al decennio precedente ma la popolazione cambia più rapidamente.
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