Eleonora Degano

Eleonora Degano

Editor, traduttrice e giornalista freelance
Biologa ambientale, dal 2013 lavoro nella comunicazione della scienza. Oggi mi occupo soprattutto di salute mentale e animali; faccio parte della redazione di OggiScienza e traduco soprattutto per National Geographic e l'agenzia Loveurope and Partners di Londra. Ho conseguito il master in Giornalismo scientifico alla SISSA, Trieste, e il master in Disturbi dello spettro autistico dell'Università Niccolò Cusano. Nel 2017 è uscito per Mondadori il mio libro "Animali. Abilità uniche e condivise tra le specie".
CRONACA

“Dormi?” “No, sto pulendo il cervello”

Una buona nottata di riposo potrebbe schiarirvi le idee: letteralmente. Un team di ricercatori guidato da Maiken Nedergaard ha mostrato per la prima volta che lo spazio tra le cellule del cervello aumenta durante il sonno, permettendoci di liberarci dalle tossine accumulate durante le ore di veglia. I risultati, pubblicati sulla rivista Science, suggeriscono un ruolo tutto nuovo del sonno nella nostra salute.
CRONACASALUTE

Interferenti endocrini: il difficile percorso verso la decisione dell’Ue

Non considero il conflitto d'interessi un elemento di valutazione per giudicare il dibattito scientifico”. In questo modo Wolfgang Dekant ha commentato la sua decisione di dimettersi dalla Scientific Committee on Emerging and Newly Identified Health Risks (Scenihr), una commissione d'importanza chiave che garantisce all'Ue l'opinione degli esperti su vari argomenti d'interesse scientifico, che spaziano dalla resistenza antimicrobica alle nuove frontiere delle nanotecnologie.
CRONACA

Come scegliere i biscotti? In base alla musica

Siete al supermercato. Di fronte a voi, due confezioni di biscotti tra le quali non sapete scegliere. Una sullo scaffale più a sinistra, l'altra su quello più a destra. Vi piacciono entrambi allo stesso modo, e del prezzo non v'importa. All'improvviso, dalla vostra sinistra, sentite il messaggio che annuncia l'orario di chiusura del negozio. E subito la decisione è vostra: comprerete i biscotti a sinistra.
ricerca

Dimagrire mangiando, un verme può

Dimagrire mangiando: il sogno proibito di ogni donna diventa realtà nei nematodi. È nello specifico la specie Caenorhabditis elegans a vantare quest'invidiabile capacità, come hanno scoperto i ricercatori del The Scripps Research Institute (Tsri). Potrebbero esserci meccanismi simili anche negli esseri umani, o in altri mammiferi? Gli scienziati pensano di sì.
CRONACA

Imbrigliando la fusione nucleare

Arriva dal National Ignition Facility (Nif) della California, e potrebbe trattarsi di una pietra miliare sulla tortuosa via della fusione nucleare. Una fonte d'energia illimitata e in grado di auto-sostenersi, una risorsa a costo zero, alla stregua del processo che alimenta il Sole; qual è la condizione per sfruttarla?
AMBIENTE

Batteri mangia-petrolio

Vivono nei nostri mari da milioni di anni, e in futuro potrebbero essere la chiave per risolvere i disastri ambientali causati dagli sversamenti di petrolio: si tratta di due batteri, Oleispira antarctica e Alcanivorax borkumnensis.
CRONACASALUTE

Quanto si curano gli italiani

Nell’arco del 2012 ne avete acquistate in media 30 confezioni ciascuno, spendendo circa 430€. Le donne ne hanno comprati di più, ma gli uomini sono stati più ligi e costanti nell’assumerli. Di che cosa stiamo parlando? Medicinali.
ricerca

Un vaccino per domarli tutti

Anticorpi ampiamente neutralizzanti, bNAbs, o più semplicemente: come evitare di sintetizzare un nuovo vaccino antinfluenzale ogni anno. Per quanto sembri una prospettiva avveniristica, di recente gli scienziati hanno approfondito questa promettente branca dell’immunologia, scoprendo che i bNabs (già studiati nel 2009 nella battaglia all’HIV) sono in grado di legarsi efficacemente alla maggior parte -se non a tutte- le varianti dell’influenza, aprendo la strada all’idea di creare un vaccino unico, che possa ostacolare il virus in ogni sua tipologia.
ricerca

L’Homo Sapiens e le sue prime vacanze in Sicilia

“Gli argonauti riuscirono a passare attraverso lo stretto di Messina, sopravvivendo ai mostri Scilla e Cariddi, e così fece anche Enea. Ma l’Homo sapiens? Come ci è arrivato in Sicilia?”. Un’introduzione di Giovanni Lelli dell’Enea, presentando i risultati dell’ultima ricerca che, dopo due anni di collaborazioni tra le Università di Roma, Napoli, Palermo, Trieste e Messina, il Max Planck Institute, l’Australian National University, l’ISPRA e l’IAMC-CNR ha gettato nuova luce sulla presenza dell’Homo sapiens sull’isola. O meglio, su come ci è arrivato. Lo studio verrà pubblicato sul Journal of Geological Society of London, ed è stato presentato il 17 settembre a Roma presso la sede dell’Enea.
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