SALUTE

Diamo uno sguardo al mondo della salute: ospedali, prevenzione, medici, politiche sanitarie, trend sulla salute degli italiani ma anche le ultime scoperte in campo medico.

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Speciale trapianti: lo stato dell’arte

SPECIALI - Di organi, di tessuti, di cellule. Possiamo superare i limiti biologici con organi artificiali e animali, “pile” per far battere il cuore, fegati e occhi in vitro o cuori rigenerati grazie alle staminali? Oggi in Europa 12 persone moriranno nell'attesa di un organo. È questo il numero che riguarda le morti giornaliere dovute alla mancanza di organi disponibili che è stato segnalato sull'ultimo rapporto annuale mondiale sui trapianti presentato a Strasburgo. In totale in questo momento sono 56.000 le persone in lista d'attesa in tutta Europa per ricevere un organo, solo in Italia 9.221. E anche se il nostro Paese è considerato tra i primi posti in fatto di trapianto d'organo con all'attivo 2.572 interventi nel 2011, di cui 170 da donatore vivente, non basta. Nel 2010 in Italia sono morte aspettando 511 persone in lista: 159 attendevano un rene, 195 un fegato, 98 necessitavano di un cuore nuovo e 59 desideravano polmoni funzionanti
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Più donne nei trial clinici per L’HIV (I)

SALUTE - Gli scienziati sono frustrati: sono poche le donne che partecipano ai trial clinici studiati per testare i vaccini anti-HIV nei Paesi in via di sviluppo, quelli in cui l’AIDS risulta più diffuso. Le donne, stando a quanto discusso alla Conferenza AIDS Vaccine 2012 che si è tenuta a Boston dal 8 al 12 settembre, rappresentano solo un quinto di coloro che partecipano a questi test di sperimentazione. Le ragioni di questa latitanza – nei Paesi in via di sviluppo – sono connaturate al contesto sociale e alle difficoltà incontrate dalle eventuali volontarie. Devono evitare una gravidanza durante tutta la sperimentazione, essere libere di potersi esporre come soggetti a rischio, subendo lo stigma da parte della comunità in cui vivono, chiedere il consenso dei familiari, spesso negato, e infine potersi sottoporre a numerose visite ed esami, magari a chilometri di distanza da casa. In altri test – cita l’autore dell’articolo pubblicato su Nature - i partecipanti hanno dovuto presenziare a 22 visite e 7 esami in 18 mesi, recandosi ogni volta sul luogo della sperimentazione. E questi problemi si riscontrano anche per altre patologie, come nel caso del vaccino contro il papilloma virus in Mali
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Una buona mutazione?

SALUTE - Una delle caratteristiche più preoccupanti di HIV è la sua capacità di mutare continuamente e in modo veloce. Se da un lato molte mutazioni sono svantaggiose per il virus, rendendolo non più in grado di replicare, altre sono responsabili di resistenze ai farmaci in uso. Più in generale la grande ‘variabilità genetica’ causata da queste numerose mutazioni rende difficile lo sviluppo di vaccini che possano veramente funzionare. Questa volta invece l’identificazione di una nuova mutazione, chiamata 172K, sembra portare buone notizie: in combinazione con altre mutazioni sarebbe associata a maggiore sensibilità a due classi di farmaci antiretrovirali. Si tratta di un polimorfismo, cioè di una variante genetica presente in più dell’1% dei ceppi virali circolanti, che viene mantenuta per selezione naturale. In questo caso la prevalenza è del 3% e la sua presenza non interferisce con le normali attività del virus, ad esempio con la sua aggressività e capacità replicativa. Oltre a presentarsi in campioni clinici, quindi prelevati dai pazienti, la mutazione è stata rintracciata anche nei sottotipi usati in laboratorio, come si legge nello studio pubblicato su Journal of Biological Chemistry, e guidato da Stefan Sarafianos, professore di microbiologia e immunologia molecolare alla School of Medicine dell’Università del Missouri.
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Nanoparticelle, quali rischi per la salute?

SALUTE - Un po’ alla chetichella, senza dar troppo nell’occhio, le nanotecnologie sono entrate nella nostra vita. Alimenti, cosmetici, tessuti, prodotti elettronici, materiali edili sempre più spesso contengono nanoparticelle, strutture ultra piccole, nell’ordine di un miliardesimo di metro (dimensioni comparabili a quelle di un virus e infinitamente più piccole rispetto a una cellula) in grado di conferire alle sostanze proprietà del tutto inedite. Quando si smonta e rimonta la materia su scala atomica, si possono creare prodotti incredibili, come vetri autopulenti, tute ignifughe, vernici antigraffio, superfici antibatteriche, spugne mangia-petrolio, farmaci-robot......
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Risotto all’arsenico

SALUTE - Negli Usa viene nuovamente sollevata la questione della presenza di arsenico inorganico nel riso venduto nei supermercati. Una ricerca di Consumer Reports (una specie di nostro AltroConsumo) denuncia la presenza di arsenico inorganico in 200 prodotti di derivazione dal riso comunemente venduti al pubblico. Qui trovate anche una tabella emessa dalla FDA (la Food and Drug Administration statunitense) con i valori riscontrati dall'agenzia americana (che prevede di testarne altri mille nel corso dell'anno). L'arsenico inorganico (senza atomi di carbonio) è molto pericoloso per la nostra salute (è cancerogeno, ma può provocare molti altri disturbi, come microdanni renali, ipertensione...) molto di più di quello organico. Quest'accade negli USA, ma il problema della presenza di arsenico nel terreno è mondiale, e anche l'Italia non si salva. "È un problema diffuso in tutto il nostro territorio. Per esempio nella zona di Mantova, dove lavoro io stesso ho registrato valori di 160/170 ppb (parti per miliardo)" Spiega Sergio Ghidini, professore presso il dipartimento di scienze degli alimenti dell'Università di Parma. "Per quanto riguarda l'acqua il limite normativo che era di 50 ppb è stato ora spostato a 10 ppb
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Al sud più tagli cesarei

SALUTE - Aumentano i tagli cesarei al Sud Italia. Uno studio dell'Università politecnica delle Marche, di Ancona, dimostra che, nonostante le raccomandazioni dell'Istituto mondiale di sanità di mantenere i cesarei tra il 5 e il 15% delle nascite, la loro frequenza continua a salire anche in paesi dotati di sufficienti servizi medici. In Italia, in particolare, i cesarei hanno raggiunto una percentuale elevatissima, il 38%: si tratta del dato più alto in Europa. Un gruppo di ricercatori dell'ateneo marchigiano ha valutato su scala nazionale i parametri socioeconomici e clinici di chi viene sottoposto a cesareo per scelta o per obbligo, e ha cercato di capire se tali parametri differissero tra donne con una preferenza a priori, rispettivamente, per il parto naturale e il cesareo. Lo studio, condotto analizzando dati Istat dell'ultimo sondaggio Salute e sanità e pubblicato questa settimana sulla rivista Plos One, ha esplorato una serie di aspetti riguardanti la salute della popolazione italiana, come prevalenza di malattie croniche, stili di vita e abitudine all'uso del sistema sanitario. Il sondaggio Istat ha raccolto dati da più di 50mila famiglie e quasi 130mila persone, rappresentative della popolazione italiana in termini di età, genere e distribuzione geografica. L'analisi del gruppo marchigiano è stata ristretta a un campione di circa 2.500 donne al primo parto, cui è stato chiesto sia in che modo avessero partorito (naturale, cesareo elettivo, cesareo non programmato), sia che modalità avrebbero scelto, prima del parto, se ne avessero avuto la possibilità.
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Il gerbillo ora ci sente

SALUTE - Grazie alle ricerche condotte da Marcelo Rivolta, dell’Università di Sheffield nel Regno Unito, cellule staminali embrionali differenziate in vitro e poi trapiantate nell’animale hanno portato al recupero dell’udito e al miglioramento nella percezione dei suoni più deboli nel gerbillo. Il team di ricerca ha lavorato sulla mancata connessione tra cellule dell’orecchio interno, che hanno il compito di tradurre le onde sonore in impulso elettrico, e nervo acustico, che trasmette le informazioni dall’orecchio al cervello. Nello studio, pubblicato su Nature, i ricercatori hanno utilizzato cellule staminali embrionali per “sostituire” il nervo acustico danneggiato e ripristinare la connessione. Le cellule staminali sono state trattate con i “fattori di crescita”, in questo caso dei fibroblasti (FGF – fibroblast growth factor), cellule responsabili della produzione delle componenti della matrice extracellulare. Alla famiglia degli FGF umani appartengono 22 diverse proteine, che, come tutti i fattori di crescita, si legano ai recettori presenti sulle cellule bersaglio e attivano una serie di reazioni a cascata che portano al controllo del ciclo cellulare e al differenziamento
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Il plasmodio negletto

SALUTE - La forma più temuta della malaria è causata dal famigerato Plasmodium falciparum. Ma esiste anche il fratello meno famoso, nascosto dietro le quinte ed emarginato, ora però uno studio riporta la sequenza del genoma del Plasmodium vivax, prelevato da persone infette, e i risultati sono stati pubblicati su Plos Neglected Tropical Diseases. I ricercatori della Case Western Reserve University e del Cleveland Clinic Lerner Research Institute hanno lavorato al sequenziamento del genoma del plasmodio meno aggressivo per stabilire le variazioni nella sequenza del DNA in ceppi lontani geograficamente. Hanno utilizzato campioni di sangue prelevati da due pazienti provenienti dal Madagascar, tre dalla Cambogia e, per comparazione, hanno utilizzato il sangue di una scimmia infettata con un ceppo umano trovato in Sud America
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Attenti alla maiala

SALUTE - In un articolo pubblicato oggi su PNAS un team internazionale di ricercatori dà notizia di aver isolato un nuovo ceppo di influenza suina, chiamato H1N2. Molti di voi ricorderanno il predecessore, H1N1, che fu responsabile dell'allarme pandemia del 2009. Il virus proviene da maiali coreani ed è riuscito ad uccidere dei furetti infettati (il furetto viene usato come modello sperimentale per valutare il pericolo infettivo sull'uomo), e a quanto pare si trasemette per via aerea.
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