SALUTE

Diamo uno sguardo al mondo della salute: ospedali, prevenzione, medici, politiche sanitarie, trend sulla salute degli italiani ma anche le ultime scoperte in campo medico.

LA VOCE DEL MASTERSALUTE

Farmacie on-line da bollino rosso

LA VOCE DEL MASTER - “Cerchi una soluzione? Compra il Viagra. Milioni di uomini in tutto il mondo lo usano. Nel nostro sito puoi ordinare fino a 360 pillole, risparmiando ben 955 euro rispetto a una farmacia tradizionale. Discrezione assicurata”. A chi non è capitato di ricevere nella propria casella di posta elettronica un messaggio del genere? Questo della vendita di farmaci, o presunti tali, su internet non è però solo un problema di spam ma un fenomeno tutt’altro che da sottovalutare. Il rischio di incappare in farmaci falsi o illegali è altissimo e le conseguenze per la salute possono essere serie. Ne sono consapevoli l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la Food and Drug Administration (FDA) americana e l’AIFA, l’agenzia italiana del farmaco, che da anni monitorano il fenomeno. Ed ecco un po’ di numeri. Le farmacie attive sul web sono circa 41.750 secondi i dati di LegitScript, il servizio americano di verifica e controllo delle farmacie on-line, ma il loro numero aumenta costantemente. Di queste, solo lo 0.5% sono legali, ovvero soddisfano gli standard di sicurezza e vendono farmaci certificati richiedendo la prescrizione medica necessaria. La lista delle farmacie on-line virtuose si può consultare qui. Tralasciando il 3% che presenta problemi secondari e risolvibili, legati per lo più al rispetto della privacy del cliente, il restante 96% delle farmacie virtuali censite si è rivelato essere falso o illegale
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Le diete più pazze del momento

SALUTE - Dukan. Tisanoreica. Dieta del sondino. Sono alcuni dei regimi dimagranti più in voga del momento. Promettono di far perdere peso senza sforzo. Meno cinque, meno otto, meno dieci chili in poche settimane. Funzionare, funzionano. Ma a dispetto della grande popolarità, i nutrizionisti invitano a starne alla larga. Sono diete squilibrate, per non dire estreme, tutte proteine e niente carboidrati. “Il principio d’azione è simile: mandare l’organismo in chetosi”, spiega Maria Letizia Petroni, direttore del laboratorio di ricerche nutrizionali dell’Istituto Auxologico Italiano. “Quando si eliminano gli zuccheri, sia semplici che complessi, corpo e cervello restano senza carburante. Scatta quindi un meccanismo di sopravvivenza, come durante i periodi di carestia, che porta ad attingere alle riserve di grasso per ricavare energia. Il problema è che questo processo d’emergenza comporta la formazione di corpi chetonici. Sono molecole tossiche, le stesse che si producono nei bambini con acetone o nel sangue dei diabetici, tanto che gli stessi promotori raccomandano di seguire queste diete per un numero limitato di giorni”.
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In caso di errore l’RNA dà l’allarme

SALUTE - L'RNA svela ai ricercatori la sua versatilità, e questa volta lo fa in grande, con un nuovo ruolo e un nuovo compito. Che gli RNA fossero diversi per struttura, sequenza, meccanismo di azione, small, micro, corti e lunghi, messaggeri o ribosomiali, e persino a doppio filamento detti double strands (l'RNA ne ha solo uno di solito), era cosa nota, ma tutti questi tipi sono coinvolti solo nei processi di regolazione dell'espressione del genoma: agiscono controllando i geni da esprimere oppure facendo da intermediari tra DNA e sintesi proteica. La nuova ricerca, pubblicata su Nature e condotta da Fabrizio d'Adda di Fagagna dell'IFOM di Milano, dimostra invece che nell'uomo, nel topo e nello zebrafish (un piccolo pesce d'acqua dolce) esiste un tipo particolare di RNA che svolge l'importante compito di sorvegliare il nostro genoma e la sua stabilità. Come? Trasmettendo l'allarme.
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Dove archiviare i dati digitali? Nel Dna!

NOTIZIE - Un gruppo di bioingegneri della Stanford University, California, ha recentemente messo a punto un sistema per codificare, archiviare e cancellare dati digitali all'interno del Dna di cellule viventi. Jérôme Bonnet, bioingegnere francese trapiantato negli Stati Uniti, alla guida del gruppo, ha usato degli enzimi naturali, adattati da batteri, per capovolgere delle sequenze di Dna in un senso o nell'altro. "Ci sono voluti tre anni e 750 tentativi per far funzionare il procedimento, ma alla fine ce l'abbiamo fatta", afferma Bonnet, che ha lavorato al progetto insieme Drew Endy e Pakpoom Subsoontorn, del dipartimento di bioingegneria dell'ateneo statunitense. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista PNAS. Nella pratica, i ricercatori hanno creato l'equivalente genetico di una cifra binaria, il bit. Essenzialmente, se una sezione di Dna punta in una direzione, corrisponde a uno zero; se punta nell'altra, a un uno. "L'archiviazione di dati all'interno del Dna di cellule viventi ha ottime potenzialità per lo studio di cancro, invecchiamento, e non solo", ha dichiarato Endy. I ricercatori, per esempio, potranno ora contare il numero di divisioni di una cellula, e ciò potrebbe in futuro dare la possibilità di 'spegnere' le cellule prima che queste diventino cancerose.
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Il cinguettio che aiuta a capire il cervello

SALUTE - Le lezioni di canto del Passero del Giappone, un piccolo e socievole pennuto, potrebbero aiutare a trovare nuovi modi per trattare malattie neurologiche che compromettono il movimento, come ad esempio la malattia di Huntington e il Parkinson. La ricerca nasce dall’osservazione del maschio di questa specie mentre impara a riprodurre la melodia che gli servirà a incantare le femmine una volta raggiunta la maturità sessuale. Si tratta di una lunga fase di apprendimento, fatta di prove ed errori, durante la quale l’uccello ripete per centinaia di volte al giorno lo stesso motivo, migliorandolo continuamente con dei piccoli aggiustamenti del suono. Lo studio di questo processo ha permesso a un gruppo di ricercatori della University of California, San Francisco, di identificare una nuova caratteristica dei gangli della base, un insieme di nuclei di sostanza grigia del cervello che agisce come centro di apprendimento.
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Cerchi qualcosa? Fai come Google

LA VOCE DEL MASTER - Per capire come sta evolvendo un cancro in un organismo è utile tenere d’occhio alcune proteine prodotte dalle cellule tumorali. Ma come trovarle tra le tante? L’idea che è venuta in mente ad alcuni ricercatori della University of Technology di Dresda, guidati da Cristof Winter, è di imitare Google. Prendendo come modello l’algoritmo di Google Pagerank, gli scienziati ne hanno creato un altro, che hanno chiamato NetRank. Dai risultati del loro studio, pubblicati su PLoS Computational Biology, sembra che Netrank sia il più accurato dei sistemi di selezione finora adottati. La rete di relazioni che si stabilisce a livello dei geni fra le proteine e le cellule che le producono somiglia a quella dei collegamenti ipertestuali fra le pagine web. Quando si fa una ricerca su Google, Pagerank classifica le pagine più rilevanti rispetto alle parole chiave inserite, tenendo conto del contenuto di una pagina e di come questa sia collegata alle altre. In modo analogo, per trovare le proteine che permettono di monitorare meglio lo sviluppo del tumore, NetRank utilizza le informazioni biologiche dovute all’interazione fra cellule e relative proteine.
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Per fare un farmaco ci vuole una pianta

SALUTE - Le sensazioni del ricercatore Ari Zimran, membro del comitato scientifico di Protalix Biotherapeutics, e dei suoi collaboratori, le possiamo solo immaginare, quello che invece sappiamo è che il farmaco sul quale stava lavorando da dieci anni, la taliglucerasi alfa, sviluppato dall'azienda israeliana Protalix Biotherapeutics e commercializzato da Pfizer, è stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA). Cosa c'è di nuovo in questo? Elelyso, questo il suo nome commerciale, è il primo farmaco biologico prodotto all'interno di cellule vegetali a essere approvato. Un traguardo quindi che va oltre l'azienda, investendo più in generale sia il campo farmaceutico sia le biotecnologie agrarie. La malattia rara di Gaucher alla quale Elelyso si rivolge è causata dalla carenza dell'enzima glucocerebrosidasi che agisce all'interno dei macrofagi trasformando una sostanza di scarto in due sostanze utili all'organismo. Quando l'enzima non è sufficiente, il glucocerebroside si accumula, ingrossando i macrofagi e provocando sintomi che vanno dalla anemia fino a problemi neurologici. L'idea di Protalix è stata quella di inserire nelle cellule di carota una versione sana del gene umano che codifica per la glucocerebrosidasi, estraendo e purificando poi l'enzima prodotto, purtroppo per ora in dosi basse
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Per evitare un milione di errori

LA VOCE DEL MASTER - Ogni volta che una cellula si divide deve fare una copia identica del DNA. Durante la duplicazione possono verificarsi diversi errori, fra i più comuni c’è l’inserimento di nucleotidi di RNA nel codice genetico. Nei mammiferi un particolare enzima, l’enzima RNasi H2, sorveglia l’intero processo e interviene a correggere questo errore. È il risultato di uno studio pubblicato su Cell e condotto da un gruppo di scienziati guidati da Andrew Jackson dell’Institute of Genetics & Molecular Medicin presso l’Università di Edimburgo. Gli elementi che costituiscono...
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Una “bandierina” per diagnosticare Creutzfeldt-Jakob

SALUTE - Un segnale che con la sua presenza specifica può svelare una patologia e fornire una prima indicazione per una diagnosi. Si tratta del cosiddetto biomarker, un indicatore (proteina, gene ...) utile per monitorare processi biologici di diversa natura, tra cui quelli patologici. Cercare un possibile marcatore è ancora più utile quando la diagnosi è difficile, o addirittura possibile solo post mortem. La timosina beta 4 è proprio uno di questi. Si tratta di una proteina trovata in modo specifico nel liquido cefalo-rachidiano di pazienti affetti dal morbo di Creutzfeldt-Jakob (CJD, Creutzfeldt-Jacob Disease), patologia neurodegenerativa rara e parente della più conosciuta encefalopatia spongiforme bovina, o mucca pazza. Allo stato attuale la diagnosi viene fatta attraverso l'analisi dei sintomi in fase clinica, spesso in condivisione con altre forme di demenza, o grazie a marcatori meno specifici, come la 14-3-3 e la TAU, due proteine comuni ad altre malattie neurodegenerative
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Salute in Campania: a che punto siamo?

CRONACA - Poco più di un anno fa veniva pubblicato, dopo ritardi difficilmente attribuibili a semplici questioni di raccolta dati, il rapporto finale dello studio Sebiorec, un'indagine epidemiologica commissionata dalla Regione Campania, e condotta da Istituto superiore di sanità e Istituto di fisiologia clinica del Cnr, con la collaborazione delle ASL, nelle province di Napoli e Caserta, colpite negli ultimi anni da varie emergenze rifiuti. Dall'indagine, mirata a identificare l'esposizione delle comunità a sostanze inquinanti, emersero problemi rilevanti, riconducibili al degrado ambientale, a sua volta derivato soprattutto dalla gestione impropria...
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