Diciamolo pure: mentre fino a circa un decennio fa parlare di sostenibilità ambientale o più in generale di ecologia era considerato da molti “roba da hippy”, ora l'argomento è diventato addirittura di moda. Perché? Certo, è facile rispondere che il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti, che c'è una nuova sensibilità sociale e politica, che l'urgenza di una virata nelle pratiche di consumo è evidente, ma sotto il punto di vista dell'analisi comunicativa non è sufficiente. Anabela Carvalho, docente del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell'Università portoghese di Minho, da anni si occupa dell'analisi delle implicazioni massmediatiche nella comunicazione di argomenti riguardanti il global warming.
CRONACA - In Avatar, il kolossal di fantascienza di James Cameron uscito lo scorso anno sbancando i botteghini di tutto il mondo, i biologi di stanza su Pandora, una luna simile alla Terra nel sistema di Alpha Centauri, scoprono che grazie alle radici la flora di tutto il pianeta fa parte di una immensa rete di comunicazione. Ogni pianta è interconnessa all'altra e l'albero sacro (l'Albero-casa) venerato dagli indigeni protagonisti del film, è una sorta di Hub
CRONACA NERA - È di ieri, domenica 4 dicembre, la notizia che uno squalo ha ucciso una donna tedesca nelle acque di Sharm el Sheikh. A poche ore dalla riapertura delle spiagge imposta dal governo egiziano e durata fino a sabato 3 dicembre. Dopo le tre persone ferite la scorsa settimana (non quattro come inizialmente si temeva) e la caccia allo squalo delle autorità, culminata nella cattura di due squali (un mako e un carcarino longimano), il problema si ripropone e questa volta con conseguenze davvero tragiche
Che il tonno non navighi in buone acque, l’avevo già detto, così come avevo detto che l’ICCAT (International Commission for the conservation of Atlantic Tuna), cioè l’ente preposto alla definizione delle quote di pesca del tonno per il Mediterraneo e l’Atlantico, non sembrava l’attore più affidabile a cui demandare la conservazione della specie
AMBIENTE - Se volessimo dare un'occhiata al mondo marino al tempo dei nostri nonni per vedere com'era la vita nel Mediterraneo del passato, dovremmo spulciare tra documenti scientifici contenenti numeri e dati veramente affidabili, ma non riusciremmo a superare i 50 anni. Un po' poco, in effetti, per poter fare valutazioni sull'impatto di eventi antropici nel lungo periodo. Ma di ciò che riguardava la vita delle comunità ittiche di 100 o anche 200 anni fa non rimane altra indicazione se non quella riscontrabile in documenti d'archivio difficili da trattare perché ben lontani dall'essere fonti scientifiche. Si tratta infatti di aneddoti, racconti e interviste fatte ai pescatori, disegni o dipinti.
Le bioplastiche sono essenzialmente il prodotto della lavorazione di zuccheri di origine vegetale. Quelli finora utilizzabili sono però solo una frazione di quelli contenuti negli scarti organici di origine agricola e in quelli provenienti dalla produzione di alimenti. Ora, batteri geneticamente modificati e poi allevati selettivamente promettono uno sfruttamento molto più efficiente di questa biomassa.
AMBIENTE - Perché quando apriamo la confezione di un cellulare ci aspettiamo di trovare esattamente l’oggetto raffigurato sulla scatola e non pretendiamo lo stesso con il cibo che mangiamo? Potrebbe essere questo il motivo che ha spinto Greenpeace ad aprire le scatolette di tonno per analizzarne il contenuto.
A un anno dalla campagna Rompiscatole, in cui l’associazione ambientalista aveva controllato tutti i passaggi della filiera ittica e le scelte in tema di sostenibilità dei principali produttori di tonno, questa volta l’esame del DNA ha permesso di capire cosa mangiamo quando apriamo una scatoletta di tonno.
Per la prima volta abbiamo l'opportunità di studiare una corsa agli armamenti evolutiva a livello genetico e molecolare in corso d'opera. Merito di due organismi modello che, in laboratorio, si fanno guerra.