Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.
CRONACA

Scossa sismica vicino a Sumatra, allerta tsunami

CRONACA - Per ora sappiamo solo questo: alle 10.38 italiane (8:38 UTC) c'è stata una forte (molto forte) scossa di terremoto (magnitudine 8.7, coordinate 2.348°N, 93.073°E, vale adire poco a ovest della costa nord dell'Isola di Sumatra, di nuovo vicino ad Aceh). È stato lanciato un allerta tsunami nell'Oceano Indiano dal Pacific Tsunami Warning Centre (qui potete seguire le informazioni in diretta).
POLITICA

La wikificazione di PLoS

POLITICA - Qualche giorno fa, il 29 marzo, la rivista Plos Computational Biology ha iniziato un esperimento. Facciamo una premessa: già da un po' la comunità scientifica sta portando avanti una profonda riflessione sul processo di pubblicazione degli articoli scientifici. Per ora il modello imperante è quello della peer-review (revisione paritaria) classica, che possiamo qui definire "statica". In soldoni: uno scienziato o un gruppo di ricerca "sottomette" un articolo, frutto di una ricerca, a una rivista scientifica, che si preoccupa di individuare un certo numero di revisori (persone esperte nel campo, altri scienziati cioè) che "fanno le pulci " al lavoro, chiedendo eventualmente ulteriori chiarimenti, esperimenti, o arrivando persino a rigettare la ricerca se alla fine della revisione non incontra i criteri stabiliti. Nella versione pù classica del peer-review (doppio cieco) gli autori non conoscono i revisori e i revisori non conoscono gli autori (e non sanno chi sono gli altri revisori).
CRONACA

Nuove ipotesi per la luna a forma di mandorla

CRONACA - Provate a immaginare di avere di fronte a voi un muro di ghiaccio, alto oltre venti chilometri e che si estende a perdita d'occhio fino (e oltre) all'orizzonte. Un panorama mozzafiato del genere lo potete trovare unicamente su Giapeto, la terza (in ordine di grandezza) luna di Saturno. Giapeto è l'unico pianeta noto ad avere una catena montuosa ad anello, una vera e propria linea visibile dallo spazio che lo cinge per ben il 75% della sua circonferenza, esattamente sull'equatore (più di 200 chilometri totali). Gli astronomi si sono spremuti il cervello per trovare una spiegazione di questa struttura davvero singolare, ma non sono ancora arrivati a un accordo. Ora il team di Andrew Dombard, planetologo dell'Università dell'Illinois a Chicago, ha pubblicato sul Journal of Geophysical Research-Planets, una nuova e suggestiva ipotesi, avanzata in base ai risultati di alcune simulazioni.
CULTURA

Scherzi da fisico

CULTURA - Arrivo un po' tardi, ma l'ho visto solo ora. Anche nella comuità scientifica si fanno gli scherzi d'aprile. Quest'anno su arXiv, il sito dove matematici e fisici postano i loro articoli di ricerca prima che vengano pubblicati sulle riviste a revisione paritaria, il primo aprile è stato pubblicato questo paper dal titolo "God as Topological Invariants" (Le divinità come invarianti topologiche). ecco la traduzione dell'abstract: Mostriamo qui come il numero di divinità in un universo debba essere uguale alle caratteristiche Euleriane delle sue copie sottostanti (Ndd: fisici, matematici, controllate la mia traduzione? È un po' tecnica qui). Incorporando l'argomentazione cosmologica della creazione, il risultato getta un ponte tra la teologia e la fisica e rende l'ateismo una tesi testabile. Le implicazioni teologiche sono profonde dato che il teorema offre nuovi suggerimenti sulla struttura topologica del paradiso e dell'inferno. Le osservazioni astronomiche recenti non possono falsificare il teismo, ma i dati sono leggermente in favore dell'ateismo
CULTURA

La bellezza del vento

ARTE, MUSICA E SPETTACOLI - Vi segnalo questa infografica animata (in tempo reale) che usa i dati meteorologici sul vento (negli USA). Bella vero? La mappa è fatta utilizzando i dati del National Digital Forecast Database, un sistema di monitoraggio meteorologico con centraline di raccolta dati disseminate negli USA (oltre ai dati sul vento raccolgono anche temperatura, umidità, ecc.). Le informazioni sono poi combinate con dati satellitari e algoritmi meteorologici. Tutti i dati del servizio sono accessibili in forma anche grezza (non solo come previsioni del tempo). Flowing Media, l'azienda che ha creato questa visualizziaione è stata creata da Fernanda Viégas e Martin Wattenberg che sono a capo del gruppo di ricerca di visualizzazione "Big Picture"di Google (con sede a Cambridge, nel Massachusetts). Qui trovate informazioni sul progetto.
CRONACA

Marzo asciutto

CRONACA - Il CNR ha diffuso oggi il dato meteo sul mese appena finito, che è piuttosto anomalo. Si tratta infatti del terzo marzo più caldo dal 1800 ad oggi. Si parla di +2.3 gradi sopra la media del periodo di riferimento 1971-2000, e si piazza dopo il 1994 e il 2001. L'anomalia, continua il comunicato, è stata più pronunciata al nord, dove si è addirittura registrato un +3.2°C. Ma non sono solo le temperature a essere anomale, anche le precipitazioni sono state molto scarse: -52% rispetto alla media del periodo di riferimento. Si tratta cioè del venticinquesimo posto nella graduatoria dei marzo più secchi di sempre, e anche in questo caso l'anomalia è stata più pronunciata al nord dove, in media, è arrivata quasi a -70%. La siccità in realtà sta durando da molti mesi, spiega ancora il CNR, soprattutto nel settentrione dove, da agosto 2011 a marzo 2012 (con l'eccezione di ottobre), tutti i mesi hanno fatto registrare un - 38% rispetto alla media degli stessi otto mesi nel periodo 1971-2000. Nel complesso, il periodo agosto-marzo 2011-2012 si colloca nel Nord Italia al quinto posto tra i più secchi.
AMBIENTE

Valrosandra: Protezione Civile si rifiuta di rispondere

AMBIENTE - Guglielmo Berlasso, presidente della Protezione Civile, ci ha messo quattro giorni (di pressing telefonico mio, ringrazio comunque per la cortesia il suo segretario) per rispondere (per interposta persona) che no "non rilascia interviste in merito all'intervento sugli argini del torrente in Valrosandra effettuato dalla protezione civile la settimana scorsa", e no, a quanto pare non c'è nessun altro che possa rispondere alle mie domande all'interno dell'organizzazione. Nessuno. Alla faccia della trasparenza. Mi piacerebbe ricordare a Protezione Civile che è al servizio della cittadinanza e non viceversa, e che il dovere di informare (e spiegare vista la situazione controversa) è un dovere, tanto più che, voglio ricordare al pubblico, Protezione Civile è un organo pubblico, posto direttamente sotto la Presidenza del Consiglio dei ministri, che proprio non potrebbe trincerasi dietro a un "no comment". Anche perché è una bella zappata sui piedi se proprio vogliamo commentare questo atteggiamento. Il silenzio stampa mentre tutti dicono di tutto e di più, invece di chiarire la propria posizione e le proprie ragioni (e vogliamo credere che un'organo con un compito così importante di ragioni ne abbia, o dobbiamo pensare che si procede a caso?) è forse una strategia un tantino miope.
PODCAST

MrPod – Il Ministero raccomanda cautela con i rimedi naturali

MRPOD - Il mercato della salute “al naturale” è in crescita vertiginosa. Secondo i dati diffusi durante Sana 2011 (il salone internazionale del naturale) prodotti da IMS Health, un’azienda americana che fa analisi di mercato nel settore della salute, il comparto dei prodotti a base di erbe, tisane, dispositivi medici a base vegetale e integratori erboristici è cresciuto in dodici mesi (giugno 2010 - giugno 2011) del 12,3 % rispetto all’anno precedente, con un valore complessivo di mercato di quasi due miliardi e mezzo di euro. L’interesse del pubblico verso questi prodotti cresce costantemente, e l’uso si diffonde anche nella fasce più sensibili della popolazione, vale a dire bambini e donne in gravidanza o allattamento. Pochi giorni fa il Ministero della salute ha diffuso un documento in cui raccomanda cautela da parte del pubblico nell’uso dei rimedi naturali. La commissione unica per la dietetica e la nutrizione che ha redatto il documento sottolinea che il fatto di essere naturali non implica che questi prodotti siano sicuri (o efficaci per trattare stati patologici) e che soprattutto le fasce più sensibili della popolazione dovrebbero consultare il medico per l’assunzione. Particolare attenzione viene inoltre raccomandata alle persone che sono sotto trattamento farmacologico e che intendano assumere in maniera concomitante prodotti naturali: le interazioni possono essere anche gravi e in ogni caso bisogna informare il medico. Che cosa ha spinto il Ministero a rendere pubblico il documento e quali sono i reali pericoli? Ne abbiamo parlato con Renato Bruni, docente di biologia farmaceutica all’Università di Parma ed esperto di farmaceutica vegetale.
AMBIENTECRONACA

Un secondo intervento

AMBIENTE - Che sia previsto un secondo intervento di Protezione Civile sull'alveo del torrente Rosandra pare sia vero (qui e qui, la storia). Trovate qui una nota diffusa da Dario Gasparo. Per chi non avesse access0 a Facebook (poch,i ma esistono) riporto la nota per intero qui sotto: Cari amici vedo che molti stanno scrivendo chiedendosi quale sia la procedura corretta e se l’intervento della Protezioen Civile sia regolare o meno. Cerco di spiegare sinteticamente qual è la situazione che si è creata. Con decreto 254/ PC/2012 datatao Palmanova, 16 marzo 2012 e firmato dal responsabile di posizione organizzativa della Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia ing. Cristina Trocca e del direttore centrale dott. Geol. Guglielmo Berlasso, si emana un decreto facendo riferimento alla legge regionale 64/86 sugli Interventi urgenti di prevenzione per il ripristino dell'efficienza idraulica dei corsi d'acqua regionali/ a tutela della pubblica incolumita, mediante l'asporto della vegetazione arborea ed arbustiva infestante gli alvei.
AMBIENTE

Valrosandra, il modo e il tempo sbagliato

AMBIENTE- "Sicuramente c'erano parecchie specie già nidificanti." Chi parla è Paolo Utmar, biologo dell'Università di Trieste, esperto di specie avicole fluviali. Il tono è mesto, dato che stiamo parlando di quel che è successo pochi giorni fa in Valrosandra, un parco e riserva naturale nella provincia di Trieste, di interesse paesaggistico, naturalistico, geologico e non ultimo turistico, che di recente ha subito un intervento di manutenzione degli argini fluviali da parte della Protezione Civile qualche giorno fa, intervento che dopo aver valutato attentamente immagini e video e aver parlato con molte persone a consocenza dei fatti non possiamo che definire selvaggio. Sono stati abbattuti alberi vecchi di 30/40 anni, si è entrati con le ruspe in un ambiente delicato (e tutt'altro che pianeggiante, parliamo di landa carsica, rocciosa, un piccolo torrente che più in su diventa un vero e proprio canyon). Sono stati inoltre danneggiati luoghi di interesse storico e archeologico (nella parte bassa della valle, quella interessata dall'intervento passa un antico acquedotto romano) e anche strutture recenti che facilitavano le passeggiate dei turisti, finanziate con soldi comuitari
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