Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.
CRONACA

Città della Scienza è viva

CRONACA - Un anno fa, questo stesso giorno, Città della Scienza, il science centre napoletano, veniva raso al suolo da un incendio doloso. Enorme era lo sgomento di tutti coloro che come noi sono sempre stati vicini al science centre e alla fondazione IDIS, che lo gestisce. Oltre al danno oggettivo enorme, quello che lasciava, e ancora lascia, senza fiato è l'evidente minaccia a chi in questo paese fa cultura e si impegna per diffondere il sapere scientifico e coinvolgere i più giovani, spesso in aree particolarmente disagiate.
ricerca

Stamina: figure falsificate

POLITICA - La rivista scientifica Nature, fra le più autorevoli al mondo, accusa Davide Vannoni e il suo team di aver imbrogliato sulle figure usate nella richiesta di brevetto presentata sul famigerato metodo Stamina, negli Stati Uniti. La richiesta di brevetto risale al 2010 ed è stat a dire il vero rifiutata (in una forma che permette al richiedente di riproporla, ma al momento Vannoni non lo ha fatto) con la motivazione (fra le altre) che la richiesta non forniva sufficienti dettagli sulla procedura, cosa di cui Vannoni viene accusato ciclicamente: nonostante il gran polverone sollevato negli ultimi mesi, Stamina non ha mai reso pubblico il protocollo sperimentale, nemmeno ora che gli viene richiesto per vie legali (ma ci torniamo sotto su questo punto)
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8 Giugno, per una corretta informazione scientifica

EVENTI - L'iniziativa si chiama "Italia unita per una corretta informazione scientifica" e si terrà domani 8 giugno in vari luoghi nel nostro Paese. È promossa dall'organizzazione Pro-test a seguito di numerosi episodi controversi successi nel nostro Paese: dall'assalto ai laboratori di ricerca dell'Università di Milano da parti di gruppi animalisti, al "caso Stamina". L'intento è (il titolo dell'iniziativa non lascia dubbi) fornire al pubblico una corretta informazione su temi scientifici, specie quelli che colpiscono la cittadinanza da vicino. L'associazione Pro-test vede partecipare medici, biologi, veterinari e farmacologi. Soprattutto per quanto riguarda gli eventi legati all'informazione sulla sperimentazione animale si sono avuto già i primi incidenti, con iniziative di boicottaggio (che in certi casi hanno sfiorato la minaccia) da parte dei gruppi animalisti. Per esempio l'incontro su questo tema previsto alla libreria Ubik di Trieste è stato annullato per timore dei titolari che ci potessero essere gravi rischi per la sicurezza pubblica (sono stati bombardatai di email e post minacciosi). Grazie all'intervento dell'Università di Trieste - che l'ha annunciato tempestivamente oggi - l'incontro si terrà invece alle ore 11.30, presso la Sala conferenze della Biblioteca Statale di Trieste in Largo Papa Giovanni XXIII 6.
CULTURA

Il vino francese era etrusco (ma assomigliava a quello greco)

CULTURA - Ebbene sì, sono stati i francesi a copiarci, e non viceversa. O meglio hanno copiato gli antenati etruschi della popolazione italiana. Nel fare il vino, sì. Nell'eterna lotta per la supremazia enologica fra Francia e Italia, incassiamo un punto: siamo stati noi a passare l'arte del vino ai cugini transalpini (del sud). lo dicono le analisi scientifiche. Un articolo apparso su PNAS a quanto pare pone fine a un dubbio che attanagliava gli studiosi da un po'. I reperti infatti testimoniano che nel 600 a. C. le anfore etrusche hanno iniziato a viaggiare per la Francia del sud. irca un secolo più tardi però il senso del commercio si è invertitoe anfore tipicamente francesi hanno iniziato a muoversi in direzione contraria. Il centro di commercio era il piccolo comune di Lattes (allora chiamata Lattara), in Linguadoca, già noto agli archeologi come importante punto di commercio dove gli etruschi diffondevano le loro merci nel territorio oggi francese. Cosa contenevano le anfore? Se si trattava di vino (come si sospettava) la congettura era facile: prima i francesi comperavano il vino etrusco e poi hanno iniziato a imitarlo e produrlo da soli. E così pare sia stato, visto che le analisi hanno confermato che le anfore contenevano proprio vino. Niente di simile a quello che si beve oggi, un bianco con aggiunta di piante aromatiche, come il rosmarino e il timo e probabilmente un po' di resina (come la retsina greca), usati sia come conservanti, sia perché il vino aveva probabilmente anche un uso medicinale.
AMBIENTECULTURA

Dai un nome alla foca

CULTURA - Un esemplare di foca monaca avvistato alle isole Egadi è senza nome e Isprambiente (insieme al Ministero per l'Ambiente e l'Area Marina Protetta della isole Egadi) chiede a tutti di darle un nome. In questa pagina potete trovare tutti i dettagli del concorso, e qui trovate il form per partecipare. Si tratta semplicemente di votare il nome preferito (il concorso si articola i più fasi ma è tutto molto semplice). In giuria (fra gli altri): Donatella Bianchi di Linea Blu-Raiuno e Antonello Dose e Marco Presta del Ruggito del Coniglio - Radiodue Rai. Premio in palio: un fine settimana nell'Area Marina Protetta delle Isole Egadi. Votate!
SALUTE

Brad e la prosopagnosia

SALUTE - In questi giorni non si fa che parlare della famiglia Jolie-Pitt, anche su queste pagine. Prima la scelta di Angelina in fatto di prevenzione del cancro al seno. Poi, non passa che una manciata di giorni, ed ecco che i media si scatenano sui disturbi neurologici di Brad. L'intervista uscirà sull'Esquire solo il 31 maggio, ma già è stato fatto trapelare qualche gustoso leak: Brad Pitt avrebbe confessato di soffrire di un disturbo poco noto, che gli provoca anche notevoli disagi con le persone. Il divo infatti fatica a riconoscere i volti (passando spesso per un gran maleducato, dice lui). Non si sa molto di più di questo, ma è probabile che nell'intervista di venerdì prossimo emerga qualche particolare in più. Pitt comunque ammette di non aver avuto una diagnosi precisa riguardo al disturbo che lamenta. Non sono un medico, ma ho un passato da scienziata cognitiva, e il signor Pitt ha descritto in soldoni quella che è nota come prosopagnosia, ovvero un'agnosia selettiva per i volti umani. È un disturbo ben noto in neuropsicologia, e come tutti queste agnosie e difficoltà cognitive focali (come le afasie - difficoltà nel linguaggio -, le dislessie - difficoltà nella lettura -, le aprassie - difficoltà motorie di origine cerebrale -, ecc.) che non si accompagnano a deficit complessivi nel QI, anzi spesso si possono riscontrare in persone molto intelligenti in senso complessivo, hanno svelato molti segreti del cervello
POLITICA

La sperimentazione su Stamina è legge

POLITICA - Una breve nota solo per dire che il Senato ha appena approvato in ia definitiva il DL "Balduzzi" (con emendamenti importanti) discusso e approvato pochi giorni fa alla camera dei Deputati. Il testo è legge. Le infusioni con mesenchimali del "metodo stamina" sono da considerarsi medicinali a tutti gli effetti e come tali verranno sottoposti a una sperimentazione di 18 mesi, con un investimento di 3 milioni da parte dello Stato. Ora Stamina Foundation dovrà presentare i protocolli clinici che ancora nessuno ha mai potuto visionare. Qui un resoconto più dettagliato
POLITICA

Approvato il DL Balduzzi (con i nuovi emendamenti) alla camera dei deputati

POLITICA - È stata discussa proprio ora alla camera dei deputati il decreto Balduzzi - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, recante disposizioni urgenti in materia sanitaria (C. 734-A) - (di cui abbiamo parlato qui e qui). La scorsa settimana la commissione affari sociali ha racconto opinioni dalle parti in causa e dagli esperti sul decreto approvato il 10 aprile scorso e oggi il DDL è stato discusso in parlamento con alcuni importanti emendamenti. Ilpiù importante èè quello che riporta i trattamenti stamina sotto i regolamenti previsti per i medicinali e non quelli dei trapianti, come avrebbe voluto la prima versione del decreto e che tante preoccupazioni aveva destato
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