Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.
CRONACA

A Vienna un festival per parlare di sint-etica

NOTIZIE - Di vita sintetica si è sentito parlalare, ma ancora non è entrata nell’immaginario comune, come è già successo con altre “questioni” della biologia (clonazione, cellule staminali, terapia genica, OGM, ecc.). C’è da scommetterci che non ci vorrà molto perché questo avvenga. Nel frattempo alcune iniziative notevoli lavorano per fare informazione e stimolare il dibattito su un campo di studi che solleva anche importanti questioni etiche. Fra queste iniziative c’è Bio: fiction, un festival di scienza, arte e film promosso dal Museo di Storia Naturale di Vienna che si svolgerà i prossimi 13-14 maggio, proprio nel museo austriaco. La biologia sintetica è una delle più nuove frontiere della bio-ingegneria. L’approccio biotecnologico finora più è stato quello di intervenire sugli organismi viventi per modificarli attraverso tecniche ingegneristiche. La vita sintetica si propone invece di costruire letteralmente da zero (da “mattoncini” elementari) entità biologiche viventi. Qualcuno se ne ricorderà, grosso scalpore aveva fatto l’anno scorso la notizia del primo batterio artificiale creato da Craig Venter.
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OggiScienza TV – La super mente

OggiScienza TV - La super mente La mente umana nel corso dell’evoluzione ha subito un vero e proprio salto cognitivo quando gli individui hanno iniziato a comunicare agli altri i propri pensieri. Nel parla il libro: Landscape of the Mind” edito dalla Columba University Press
CRONACA

L’albero genealogico delle lingue

NOTIZIE - Della ricerca pubblicata qualche giorno fa su Nature da Michael Dunn e colleghi colpisce soprattutto il metodo utilizzato. Il gruppo di ricerca ha infatti unito in uno sforzo multidiscilplinare la linguistica e la biologia evolutiva, applicando i metodi della seconda sulla prima. Dunn e colleghi volevano mettere alla prova due degli approcci più in accreditati in linguistica. Da un alto quello generativo degli eredi di Noam Chomski (non perché sia morto, ma nel senso di scuola), secondo il quale esisterebbero degli universali linguistici, cioè delle caratteristiche comuni a tutti i linguaggi alle quali il sistema cognitivo sarebbe perfettaente "accordato". Dall’altra parte invece ci sarebbe l’approccio statistico (nato, secondo gli autori, da Joseph Greenberg) che va a cercare delle regolarità che correlino entro una data famiglia di linguaggi, per esempio l’ordine delle parole. I due approcci non sono in antitesi, più che altro guardano al problema da prospettive diverse. In ogni caso Dunn e colleghi intendevano testare le due scuole di pensiero, utilizzando però uno strumento nuovo
CRONACA

Monossido di carbonio nell’atmosfera di Plutone

NOTIZIE - È piccolo e nero ma continua ad attirare l’attenzione di astronomi e simpatizzanti vari. Plutone, un tempo pianeta del nostro Sistema Solare, oggi declassato a “nano”, ha un atmosfera (e questo si sapeva già) e in quest’atmosfera (e questo è stato confermato solo ieri al meeting della Royal Astronomical Society britannica) è presente il letale - per l’essere umano - monossido di carbonio. Osservazioni di circa dieci anni fa avevano già fatto sospettare che nella tenue atmosfera (circa un milionesimo della densità di quella terrestre) di Plutone fosse presente questa sostanza, non si era potuto avere la prova definitiva. Prova che invece arriva adesso, insieme ad altre sorprese. Il monossido c’è e rispetto al 2000 è raddoppiato. In generale l’estensione dell’atmosfera del corpo celeste è aumentata (e parecchio) passando dai circa 100 km di altezza del 2000 agli oltre 3.000 attuali.
CRONACA

Il vaso di Pandora nucleare: “Into eternity”

NOTIZIE - E se la fine del mondo (o almeno in grave disastro in grado di rendere inabitabile una vasta porzione del nostro pianeta per centinaia di migliaia di anni, almeno) fosse nelle mani di un archeologo? Immaginiamolo mentre scopre un luogo sigillato - molto sigillato – che mostra i segni di una civiltà antica, molto avanzata, segni evidenti di tecnologia. Dei simboli sono posti all’entrata di quello che si può considerare un monumento, nascosto nelle viscere della terra, celato accuratamente. Prezioso o pericoloso? I simboli incisi sull’entrata sono misteriosi. Andranno decifrati. Ma intanto, cosa fare? Sicuramente l’archeologo tenterà di usare ogni mezzo tecnologico a disposizione per capire cosa è nascosto li dentro, ma la natura del luogo è talmente aliena che non sa nemmeno cosa cercare. Cosa farà alla fine? Lo aprirà, o si terrà a distanza, lasciando che venga dimenticato per altre decine di migliaia di anni?
CRONACA

L’evoluzione della salute infantile

NOTIZIE - Per comprendere la salute e i meccanismi che provocano malattie in età infantile (non infettive e non collegate a recenti "discrepanze" fra l’ambiente in cui viviamo e il nostro fenotipo – il nostro organismo fisico, insomma) è necessario assumere una prospettiva evolutiva che esamini a fondo i conflitti genetici (fra genitori e figli e fra i genitori stessi), come spiega Bernard Crespi in un articolo su PLoS One. L’essere umano infatti si riproduce sessualmente e investe notevoli energie nella cura della prove, prole che passa un lungo periodo in una fase pre-adulta. In questo panorama, dal punto di vista selettivo, esistono notevoli conflitti fra i diversi attori in gioco. Esiste un conflitto (che si esprime a livello genetico) fra il bambino e genitori (in particolare la madre): l'evoluzione privilegerebbe da un lato bambini con geni che esprimono comportamenti per massimizzare l’investimento materno, dall'altro madri con geni che esprimono comportamenti che tenderebbero a ridurre questa richiesta (quanto più possibile senza compromettere la sopravvivenza della prole).
CRONACA

Imbarazzo vicario

NOTIZIE - Credo sia uno dei motivi per cui non ho la televisione. Sono particolarmente soggetta all’”imbarazzo vicario”, e mi fa star così male che mi risulta impossibile guardare quei programmi televisivi dove la gente si mette in ridicolo (“X-factor”, “amici” e tutte le possibili declinazioni). Ora grazie a uno studio su PLoS One scopro che il problema è che sono fortemente empatica, e che tutte le mie aree cerebrali per l’”empatia del dolore” si attivano a palla di fronte ai “casi umani”. Sören Krach e Frieder Paulus, della Philipps-University di Marburg, in Germania, e Christopher Cohrs della Queen's University di Belfast, UK, hanno studiato l’esperienza soggettiva e i correlati neurali dell’”imbarazzo vicario”, cioè quell’emozione che si prova di fronte a qualcuno che si mette in ridicolo di fronte a un pubblico.
CRONACA

Sette

NOTIZIE - E così ci siamo arrivati. 7. “Un rilascio rilevante di materiale radioattivo con effetti diffusi sulla salute e sull’ambiente che richiede la messa in atto di contromisure pianificate e prolungate”, così è definito nella scala INES (International and Radiological Event Scale) dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) il livello di pericolosità massimo per un incidente nucleare, quello per esempio raggiunto da Chernobyl nell’estate del 1986, e ora assegnato (in maniera provvisoria) all’incidente alla centrale di Fukushima Daiichi, avvenuto circa quattro settimane fa a seguito della forte scossa di terremoto che ha colpito l’area giapponese dove sorge la centrale. Mentre le scosse non si placano - ieri un'altra ha raggiunto 7,1 di magnitudo (Mw), per intenderci la scossa più intensa che ha colpito l’Aquila due anni fa è stata di 6,3 Mw – L’Agenzia Giapponese per la Sicurezza Industriale e Nucleare (NISA) deve fare i conti con la dura realtà. L’incidente è grave, sicuramente fra i più gravi della storia, anche se il bilancio finale è ancora da scrivere. Ieri l’agenzia giapponese ha comunicato la nuova stima ufficiale –presentata ufficialmente all’IAEA - sull’incidente, che resta però ancora provvisoria.
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