Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.
CRONACA

Conserva di cervello

NOTIZIE - A volte mi faccio del male e mi costringo a leggere ricerche di questo tipo di prima mattina, e credetemi, non è un piacere. In ogni caso mi sembrava piuttosto eccezionale come notizia: nel 2008 a Heslington, nel Regno Unito, è stato trovato un cranio (che la datazione fa risalire fra il 637 e il 482 a.C.) che conteneva ancora una larga porzione di cervello in buono stato di conservazione. Una ricerca pubblicata qualche giorno fa sul Journal of Archaeological Science ha studiato i motivi di questa straordinaria preservazonione (normalmente i tessuti molli sono i primi ad essere degradati dai microorganismi e d è molto difficile trovare resti fossili che li contengano).
CRONACA

Tracce significative

NOTIZIE - Volava leggera e a un certo punto (forse per bere) è atterrata in una pozzetta d’acqua posando le zampette e l’addome nel fango sottostante. Un attimo e poi via di nuovo. Circa 310 milioni, anno più anno meno, più tardi Richard Knecht ha dovuto perdersi in una foresta (ahimè proprio dietro a un centro commerciale) nel Massachussets per ritrovare l’impronta dell’antica mosca effimera (si chiama proprio così in italiano, mayfly in inglese, del superordine delle Ephemeropterida). La scoperta è eccezionale non solo perché rappresenta una delle più antiche testimonianze di insetto alato (gli insetti sono stati i primi animali ad adottare il volo, molto prima dei mammiferi e degli uccelli), ma per l’eccezionale dettaglio di questo tipo singolare di fossile.
CRONACA

Le batterie per le rinnovabili

NOTIZIE - Uno dei grossi problemi delle energie rinnovabili è la discontinuità: se in certi momenti se ne produce a pieno regime, in altri ci si ferma del tutto (cala il vento per l’eolico, scende la notte per il fotovoltaico e così via). È dunque fondamentale avere un modo efficiente per immagazzinarla per periodi prolungati e usarla nei momenti di carenza produttiva. Alla Fiera di Hannover, che inizia oggi, gli istituti Fraunhofer presenteranno un nuovo tipo di batteria di flusso che potrebbe trovare in futuro utilizzo in centrali di approvvigionamento su larga scala, cosa al momento ancora impensabile. Secondo gli scienziati, nella rete elettrica del futuro saranno necessarie questo tipo di centrali grandi e stazionarie in grado di fare da “buffer” nella distribuzione dell’energia elettrica prodotta da varie fonti incostanti come le rinnovabili. L’idea più diffusa è quella di avere degli impianti della dimensione di un campo da pallavolo con una capacità di 20 MWh (in grado di dare energia a circa 2000 abitazioni durante una notte invernale o un giornata nuvolosa) ma si tratta di un obiettivo ancora molto ambizioso.
CRONACA

L’uomo infetta il gorilla

NOTIZIE - Abbiamo passato gli ultimi anni a preoccuparci che il virus dell'influenza potesse passare dai maiali (e prima ancora dagli uccelli) all'essere umano. Ora dobbiamo anche preoccuparci che qualche nostro virus non vada a sterminare un'altra specie già gravemente minacciata. Uno studio pubblicato su Emerging Infectious Diseases ha dimostrato che un virus umano sta infettando (e decimando) la già provata popolazione (solo 800 individui) di Gorilla di Montagna (Gorilla beringei beringei) Il luogo dove vivono questi primati (delle aree protette divise fra Ruanda, Uganda e Repubblica Democratica del Congo) è densamente abitato dagl i esseri umani. Dal punto di vista genetico questi animali sono molto simili a noi.
CRONACA

Un Videobox per i rifiuti

NOTIZIE - Dal 19 maggio nelle maggiori piazze del Friuli Venezia-Giulia, Video Box, un furgone che ospita un piccolo studio televisivo e un manipolo di studenti del corso in nuovi media dell’Università di Udine, sarà l’occasione per i cittadini che lo vogliono di dire la propria in materia di gestione pubblica dei rifiuti. Un tema che ciclicamente diventa “caldo” sui media (come in questi giorni) ma che anche quando sembra apparentemente dimenticato dai mezzi resta una tragica emergenza nel nostro paese. I cittadini partecipano alla raccolta differenziata? Quanto ne sanno? Quali sono le maggiori difficoltà? Videobox non pretende di essere una ricerca esaustiva sul rapporto della cittadinanza con la gestione dei rifiuti, ma rappresenta uno fra i tanti esperimenti (comuni altrove, meno nel nostro Paese) di governance partecipativa, in cui il cittadino ci mette la faccia e dove può fare domande dirette ai policy makers. Queste interviste, come succede in altri paesi dovrebbero fornire suggerimenti agli amministratori (locali e non) per dirigere le future decisioni e azioni.
CRONACA

Kriptonite felina

NOTIZIE - No, non è una leggenda urbana. Non date MAI aspirina al vostro gatto, potrebbe essere fatale. L’organismo dei felini (tutti i felini, non solo i mici domestici) non riesce a eliminare dal sangue il principio attivo dell’aspirina che diventa così tossica. Nel 1997 si è scoperto che il gene UGT1A6, che normalmente produce la proteina che degrada l’acido acetil-salicilico per eliminarlo dall’organismo nei gatti, è difettoso. Ora un nuovo studio (lo trovate su Plos One) condotto da Binu Shrestha, della Tufts University, e colleghi ha posto delle solidi basi per comprendere i motivi di questa carenza felina.
CRONACA

I dendrimersomi copiati dalla Natura

NOTIZIE - Sono giorni “frizzanti” all’American Chemical Society (tenente conto che questo è anche l’Anno internazionale della chimica) che si sta tenendo in questi giorrni ad Anaheim (California). Ieri è stato il turno della lecture Innovation in Chemistry promossa dalla Fondazione Kavli , un’organizzazione no profit che promuove la ricerca scientifica di base, in cui si è ragionato su una delle nuove frontiere della scienza il “disegno bioinspirato”. Traanquilli fortuna non si tratta di una deriva creazionista bensì di un nuovo approccio che intende imitare la Natura allo scopo di sviluppare nuove medicinali, fonti di cibo sostenibile, modi di produrre energia e molti altri prodotti utili alla nostra società. Già nei giorni scorsi al meeting si sono avuti alcuni esempi, come la foglia artificiale. Oggi Virgil Percec dell’università della Pennsylvania ha presentato i risultati dei suoi studi su una sostanza organica i dedrimeri che se aggiunti all’acqua vanno a formare dei “contenitori” (a forma di bolla, tubo, disco) di dimesione “nano”. Percec chiama queste forme dendrimersomi
CRONACA

Neuroni alla festa, neuroni allo stadio

NOTIZIE -Immaginate delle persone a una festa che cercano di parlare e far sentire la propria voce forte e chiara a qualcun altro che sta ascoltando. Oppure immaginate una folla in uno stadio che incita all’unisono la propria squadra. Queste due modalità di comunicazione, secondo Nathan Urban e colleghi della Carnegie Mellon University sono i modi in cui i neuroni cerebrali comunicano normalmente. Il codice base della comunicazione neurone si fonda su dei brevi impulsi elettrici che vengono spediti da un neurone all’altro come una specie di codice Morse. Ma, si chiedeva Urban, come fa un neurone a farsi sentire a distanza nel rumore di fondo dell’intensa attività elettrica della corteccia cerebrale?
CRONACA

La fattoria degli insetti

NOTIZIE - È l’uovo di colombo, ma farlo funzionare in occidente non sarà così facile. Più semplice in alcuni paesi in via di sviluppo che già prevedono gli insetti nella loro dieta. La prossima settimana in Laos verrà inaugurata una fattoria “modello” per l’allevamento degli insetti a scopo alimentare. Voluta dall’Università di Laos è in parte sponsorizzata da un progetto più ampio della FAO per stimolare tecniche sostenibili ed efficaci per l’allevamento di animali di dimensioni ridotte, come grilli e cavallette, vermi e formiche al fine di combatte e la denutrizione e la povertà nei paesi in via di sviluppo. Non è cosa facile da fare ovunque, in molte culture, prima la nostra, gli insetti non sono considerati cibo e anzi suscitano disgusto,. In Laos però si trovano le condizioni ottimali per un esperimento del genere: la popolazione già integra la propria dieta con insetti. Normalmente però vengono raccolti in natura, e l’allevamento rappresenta una via promettente. Molti studi hanno dimostrato che gli insetti possono essere una fonte importante di proteine, con il vantaggio enorme di avere un basso impatto ambientale (soprattutto questo tipo di allevamento produce emissioni basse di CO2).
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