Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.
CRONACA

Ötzi, la mostra che emoziona

NOTIZIE - Dopo aver chiacchierato con Andreas Putzer mi è venuta una gran voglia di andare a vedere Ötzi alla mostra che si è aperta il 1 marzo al Museo Archeologico dell’ Alto Adige di Bolzano. Si chiama “Life. Science. Fiction: Reality. Ötzi”, e a sentire Putzer, co-curatore dell’esposizione, la reazione emotiva del pubblico (complici probabilmente l’eccezionale stato di conservazione e la ricostruzione straordinariamente realistica dei due artisti olandesi Alfons e Adrie Kennis esposta per la prima volta in questa occasione) è intensa al punto di spingere i visitatori a scrivere al museo (e all'Università di Innsbruck) per raccontare pensieri, emozioni, scoperte. “Le persone si emozionano, si identificano, e sono anche incuriosite dalle circostanze misteriose della morte di Otzi,” ci spiega Putzer. Il nome della mostra è piuttosto esaustivo, e rende l’idea di cosa vi si può trovare. “Il nome così complesso,” racconta Putzer, “deriva dalla sua organizzazione. È una mostra complessa, ma abbiamo dato la possibilità ai visitatori di scegliere con quale profondità approcciarla, privilegiando una parte piuttosto che un’altra.”
CRONACA

L’elefante nella nuvola, il batterio nel meteorite

NOTIZIE - “The Journal of Cosmology”. Parliamone. Una pubblicazione (peeer-review, dicono loro, ma chi revisiona i revisori?) apparentemente senza capo ne coda (segnalo questo interessante post su Wired che rende l’idea di cosa stiamo parlano) che a dispetto del nome pubblica in questo caso un articolo di esobiolgia (e non di cosmologia). Ora, viene da pensare che se realmente la scoperta fosse genuina e sicura, un risultato di questa portata sarebbe stato pubblicato in pompa magna su Nature o Science: “scoperti batteri di origine extraterrestre su un meteorite”. E invece no, science e Nature tacciono. Come tanti altri giornali di riferimento per la comunità scientifica internazionale.
CRONACA

4 nuovi zombificatori

NOTIZIE - 4 nuove specie di fungo "zombificante" (ve lo ricordate?) sono state identificate per la prima volta e classificate da Harry Evans, dell’Università di Viçosa nella regione di Minas Gerais in Brasile, (e colleghi). È il primo caso in cui viene usata una rivista online (PLoS One) per la pubblicazione di nuovi nomi di specie in micologia. I nuovi nomi sono stati registrati nell'Index Fungorum, un enorme database internazionale che vuole raccogliere tutti i nomi scientifici nel “regno dei funghi”. La quattro specie di fungo killer (appartenenti al gruppo Cordyceps, le cui spore fanno letteralmente impazzire le formiche provocandone la morte in un luogo esposto – successivamente il corpo del fungo cresce sul cadavere in maniera piuttosto grottesca) sono state individuate nella foresta pluviale atlantica amazzonica, un ambiente complesso e uno dei più degradati dell’intero pianeta.
CRONACA

Brain Jog, l’app per gli over50

NOTIZIE - In questi giorni ho l'impressione che esista un'app per ogni cosa. (vedete per esempio qui, qui, qui e qui) Brain jog sembra (scusate, è) una divertente serie di test e giochini d’intelligenza, ma – attenzione - si tratta di un vero e proprio esperimento di psicologia per ultracinquantenni. I ricercatori della Queen’s University di Belfast hanno passato gli ultimi 18 mesi a progettare questa applicazione (per iPhone, iPod e iPad, gratuitamente disponibile nell’App Store di iTunes), e questa è solo la prima fase dell’esperimento. In questo momento infatti...
CRONACA

Budda in technicolor

NOTIZIE - Col senno di poi, fu un prodromo rilevante di tutto quello che seguì: nel marzo 2001 (dieci anni fa) le imponenti statue dei budda della valle di Bamiyan vennero fatti esplodere dal governo talebano allora al potere in Afghanistan (perché considerati idoli blasfemi rispetto alla fede musulmana). Un’ondata di indignazione (le statue erano considerate patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, la United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) si alzò in tutto il mondo. Pochi mesi dopo, arrivarono l’attacco alle Torri Gemelle (rivendicato da Al-Qaeda) e la successiva dichiarazione di guerra...
CRONACA

Sorridi giaguaro, sei su Candid Camera

NOTIZIE - Uno degli strumenti usati dai biologi per monitorare la biodiversità negli ambienti naturali sono le “motion triggered camera traps”, delle telecamere mimetizzate nell’ambiente naturale che si attivano nel momento in cui i sensori di cui sono dotate percepiscono un movimento (presumibilmente imputabile a un animale. Grazie a questi dispositivi i biologi possono avere un’idea delle specie che frequentano un’area, dei loro comportamenti e dello stato di salute, il tutto senza essere troppo intrusivi nei confronti dell’ambiente. L’istituto Smithsonian (un’organizzazione enorme, che fa ricerca ed educazione e che comprende un complesso museale senza pari – 19 musei, uno zoo e un gran numero di musei affiliati in tutti gli Sati Uniti ma non solo) ha da pochissimo messo a disposizione un enorme database di immagini e video (più di 200.00 “pezzi”) raccolti proprio da queste telecamere, per offrire al pubblico una panoramica della ricerca sulla biodiversità, oltre che delle splendi immagini (o almeno interessanti da punto di vista naturalistico) in cui sono ritratte molte specie rarissime, come per esempio il giaguaro del Perù, il leopardo della neve cinese, e molto altro.
CRONACA

Un’app per diagnosticare il cancro

NOTIZIE - Di recente sono passata dal mio solito telefono celulare “modello primitivo” (in grado cioè di telefonare e mandare sms, e BASTA) a un iPhone, e irrimediabilmente diventata subito app-maniaca. Pera che con queste app ci si possa fare quasi tutto (a parte mangiare e un paio di altre cose che non nomino qui). Talmente tutto che un team di scienziati della Harvard Medical School e del Massachusetts General Hospital ha creato un’applicazione per smartphone in grado di diagnosticare in tempi rapidi e con grande accuratezza il cancro
CRONACA

Terzo anniversario della Banca dei Semi

NOTIZIE - La Banca Globale dei Semi alle Svalbard (SGSV) sta celebrando il suo terzo anniversario. E mentre per l’occasione si depositano qui migliaia di nuovi campioni, la biodiversità delle specie vegetali (e non solo) è sempre più minacciata dal riscaldamento globale. E non mancano le azioni stupide dell’uomo. La SGSV è stata scelta qualche anno fa come archivio in cui conservare la più grande varietà possibile di sementi vegetali (specialmente agricole), nel tentativo di mantenere la biodiversità del nostro pianeta. Centinaia di migliaia di campioni (corrispondenti a diverse specie) sono archiviate nell’edificio sotterraneo situato sull’isola di Spitsbergen, nell’arcipelago artico delle Svalbard (Norvegia)
CRONACA

La biologia dell’ascolto musicale

NOTIZIE - Questi tipo di ricerche sono sempre molto ambiziose. In questo caso i ricercatori finlandesi autori di uno studio pubblicato sul Journal of Human Genetics hanno indagato la basi biologiche della propensione umana all’ascolto della musica, isolando persino un gene. Si tratta in effetti di uno dei primi studi in assoluto a indagare le basi molecolari dell’ascolto musicale.
CRONACA

L’illusione del terzo braccio

NOTIZIE - Molti scienziati cognitivi ipotizzano che la rappresentazione cerebrale che abbiamo del nostro corpo è limitata dalla sua “forma” naturale. Per questo sarebbe impossibile avere esperienze proprio sensoriali di avere più di una testa, tre braccia o gambe. Ora uno studio pubblicato di PLoS One sembra minare questa concezione. Un gruppo di neuroscienziati del Karolinska Intitutet di Stoccolma hanno indotto in 154 soggetti sani l’illusione sensoriale di avere tre braccia. I soggetti stavano seduti a una scrivania e indossavano una protesi (che imitava un braccio destro) attaccata proprio la braccio destro reale. Il soggetto poteva vedere la sue due braccia vere e la protesi. Per produrre l’illusione il braccio vero e quello finto venivano toccati dallo sperimentatore in punti analoghi esattamente nello stesso momento.
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