Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.
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Prove tecniche di evoluzione umana

FUTURO - Studiare l'evoluzione umana con il metodo sperimentale è impresa ardua ed eticamente non del tutto desiderabile. Immaginate di causare una mutazione genetica in un individuo (o più) per poi verificare i mutamenti a livello dell'organismo, magari confrontandoli con quelli di altri individui a cui la variante non è stata "somministrata": le difficoltà tecniche sono enormi ma anche ammesso che si possa fare sarebbe inamissibile dal punto di vista etico. Per questo motivo gli studi sull'evoluzione umana fino a questo momento si sono limitati a osservare e isolare correlazioni e non elementi di causalità. Le nuove tecnologie stanno però aprendo orizzonti davvero promettenti. L'ultimo lavoro (anzi gli ultimi due) pubblicato sulla rivista Cell di Pardis Sabeti, astro nascente degli studi genetici sull'evoluzione umana che lavora all'Università di Harvard di qui avevamo già parlato qui e qui, è un esempio di "metodo sperimentale" applicato allo studio dell'evoluzione umana e rischia di splancare un nuovissimo e promettente campo di studi
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MrPod – Cronoscienziati alla conquista del tempo

PODCAST - Dove si incontra un viaggiatore del tempo? Naturalmente in un acelleratore di particelle. Certo non lo troverete a saltare fisicamente da un'era a un'altra. Piuttosto troverete i "cronosceinziati intenti" a ricostruire minuziosamente il passato del nostro pianeta, con una precisione che solo qualche decina di anni fa sarebbe stata impensabile. L’ultima impresa è quella di un gruppo di ricercatori dell’Università di Glasgow, coadiuvati da quelli di Berkley, che hanno “avvicinato" la data del famigerato impatto del super-asteoride che circa 66 milioni di anni fa colpì la terra (nei pressi della penisola dello Yucatan) e la data dell’estinzione dei dinosauri (lo leggete su Science). Di questa scoperta e di geocronologia parliamo oggi con Claudio Tuniz, cronscienziato ed esperto di applicazione della fisica nucleare allo studio dei fossili, al momento all'Università di Wollongong, in Australia, che ci svela anche che ci eravamo sbagliati sull'estinzione dei Neanderthal in Europa.
SALUTE

La genetica della miopia

Che la miopia abbia una base genetica lo suggerisce già la forte familiarità del comune disturbo della vista, ma ora uno studio condotto da un team del King's College di Londra, pubblicato su Nature Genetics ne da la prova definitiva identificando ben 24 geni collegati. La miopia è un disturbo delle vista diffusissimo. Circa il 30% della popolazione occidentale ne è affetto, e fra gli asiatici si arriva adddirittura all'80%. La miopia (un "allungamento" del globo oculare che porta il fuoco dell'immagine lontano dalla retina e la rende sfocata) può avere con l'avanzare dell'età effetti anche più pesanti: assottigliamento della retina, distacchi, glaucoma e degenerazione maculare. L'ereditarietà della malattia è evidente, genitori miopi hanno spessisimo figli miopi. Si tratta molto probabilmente di una predisposizione genetica che però viene scatenata o peggiorata da fattori ambientali. Si è infatti trovata anche una forte associazione con la lettura prolungata, il frequentare poco ambienti aperti (in città l'incidenza è maggiore) e l'elevato livello culturale
COSTUME E SOCIETÀ

Twitter ti dice se hai l’influenza

COSTUME E SOCIETÀ - Un po' mi inquieta. Ditemi voi che ne pensate. Un team di scienziati dell'Università Rocherster si è inventato una app (GermTracker, che deriva da uno studiocondotto l'anno scorso, nell'aerea di New York) che permette di capire se e quando una persona si ammalerà basandosi sulla sua attività su Twitter. Il sofware usa tutti i dati possibili: i contenuti degli status ma anche la posizione geografica dell'utente basandosi sui dati forniti dai dispositivi mobili. L'approccio è interessante (veloce e basso costo) per quel che riguarda il monitoraggio dei focolai epidemici, ma il software può fare di pù: può dare indicazioni ai singoli per esempio su quali posti evitare fornendo anche dati sulla probabilità di ammalarsi a seconda delle attività già svolte e quelle che si vogliono svolgere in futuro
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Caldo caldissimo

AMBIENTE - Il NOAA, L'amministrazione nazionale per gli oceani e l'atmosfera americana, ha reso pubblici i dati climatici relativi al 2012, da poco finito. Niente di nuovo purtorppo. Dal 1880, il 2012 è stato il decimo anno più caldo, il 36esimo di fila a essere superiore alla media del ventesimo secolo. Degli anni nel 21esimo secolo (dal 2000 in poi) tutti e dodici si piazzano entro il 14 più caldi sempre dal 1880. In questo quadro c'è da notare anche che l'anno scorso molte parti del mondo hanno registrato temperature stagionali superiori alla media, ma altre ne hanno mostrate di marcatamente inferiori (e parlando di estremi, l'Artico ha avuto una stagione dello sciogliomento che ha superato ogni record, come precocità, mentre dall'altra parte l'Antartico ha mostrato una estensione massima dei ghiacci superioe alla norma)
CULTURA

#AskAttenborough

CULTURA - Arriviamo tardi lo so, ma l'abbiamo scoperto ora. Il canale uno della BBC ha organizzato un question time live con il celebre naturalista, documentarista e condiuttore di programmi dedicati alla natura, Sir David Attemborough una vera leggenda vivente. Se volere fare una domanada a sir David, affrettatevi c'è ancora mezz'ora. Potete postare le vostre domande sulla pagina Facebook di BBC One, o su Twitter con #AskAttemborough
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Profumo di crisi irreversibile

POLITICA - Quel pericoloso manipolo di sovversivi che è il CUN, qualche giorno fa ha pubblicato un documento che denuncia le criticità del sistema universitario italiano. Consiglio di leggerlo, è scritto bene e non nel burocratese che ci si aspetterebbe da un organo istituzionale con funzioni consultive per il MIUR (il cui compito, insomma, è esprimere pareri). Il ministro Profumo ha sollevato subito una polemica sul dato che riguarda il calo delle immatricolazioni, ma è un po' come guardare il dito quando ti indicano la Luna (ciritica che ROARS ha subito smontato). Non che non sia importante, eh, il dato sul numero di iscritti. Ma alla fine è il sintomo e non la causa della malattia terminale che affligge il nostro sistema universitario, non ci si può concentrare solo su quello. La situazione appare "terminale" nelle parole del CUN stesso. Così infatti si apre il documento: Il Consiglio Universitario Nazionale ritiene che tali emergenze, se non affrontate immediatamente con attenzioni e con soluzioni adeguate, informate e consapevoli, condurranno a una crisi irreversibile, in conseguenza della quale gli Atenei e le Comunità Accademiche non saranno più in condizione di assolvere i propri compiti istituzionali, di procedere alla formazione delle giovani generazioni, di promuovere la ricerca scientifica e di contribuire al contempo allo sviluppo e alla diffusione della cultura, valore costituzionalmente elevato a principio fondamentale della nostra Repubblica "Crisi irreversibile", non so se mi spiego (ho una figlia alla materna, mi toccherà assumere un precettore?)
POLITICA

Cosa è successo in Garfagnana (e cosa non è successo)

POLITICA - Ieri sera su allerta della Protezione Civile i sindaci della zona della Garfagnana, in provincia di Lucca, hanno "consigliato" i cittadini di dormire fuori da casa, per la possibilità che si verificasse una scossa sismica. I consigli sono arrivati un po' in ogni modo: su internet, via Tweet, persino fisicamente, con persone che giravano di notte nei paesi suonando ai campanelli dei cittadini invitandoli a uscire, il tutto a partire dalle dieci di ieri sera. Migliaia di persone sono state raggiunte dall'allarme, diverse centinaia hanno dormito all'aperto o in strutture indicate dalle autorità e le scuole per oggi rimarranno chiuse. Al momento non vi è stata nessuna scossa rilevante. Cosa è successo? La miccia di questa sequenza di eventi è stato un comunicato stampa inviato da INGV alla Protezione Civile. Ieri mattina, verso le sette e tre quarti del mattino è stato diramato questo testo (firmato da Gianluca Valensise, di INGV): Dopo alcuni giorni di lenta decrescita della sismicità, con scosse molto piccole (da M 2.8 in giù) localizzate quasi tutte a NE della scossa principale del 25 gennaio, la scossa di M 3.3 delle 00:42 della notte scorsa segna un punto di svolta nella sequenza. Questa affermazione ha due motivazioni: 1) si tratta della seconda scossa più forte di una sequenza caratterizzata da una ricchezza di scosse molto piccole e una anomala assenza di scosse di M intermedia (nel range 3.0-4.0);
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Una giornata alla Commissione Europea (e un premio!)

SALUTE - Allora, innanzitutto lasciate che mi pavoneggi un poco: abbiamo vinto! O meglio Daniela Cipolloni l'altro ieri ha vinto (come terza classificata) il Premio Salute per Giornalisti della Commissione Europea per l'articolo pubblicato su OggiScienza sulle Banche private del sangue dai cordoni ombelicali! Brava Dani e brava OS. Il premio è stata l'occasione per la bella Daniela (e per il suo direttore, cioè io) di recarsi a Bruxelles, molto emozionate visto che ancora non si spaeva chi erano i vincitori, insieme ai giornalisti selezionati di 27 paesi membri (e i loro "editori")
AMBIENTE

GW: L’influenza delle città

AMBIENTE - Le città contano, anche quando si parla di riscaldamento globale (GW). Secondo uno studio su Nature Climate Change, gli agglomerati urbani influenzano il clima a livello locale anche fino a qualche miglialio di chilometri di distanza. L'effetto è complesso perché può portare al riscaldamento di alcune arre e al raffreddamento di altre. Lo studio condotto da un gruppo di scienziati dell'Istituto Scripps e altri centri statunitensi analizza un effetto diverso dal già noto "effetto isola" delle città. Quest'ultimo infatti dipende dal calore assorbito e riemesso da strade, marciapiedi, edifici, ecc. mentre Guang Zhang e colleghi hanno osservato l'influeza della waste energy e cioè l'energia persa direttamente dalle fonti energetiche (motori per il trasporto urbano, caldaie, condizionatori, ecc)
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