Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.
SALUTE

Il pacemaker (biologico) riparato

SALUTE - Con la terapia genica si riparano le cellule cardiache difettose. Disclaimer: lo studio di cui si parla qui è stato condotto in vitro e su modelli animali (porcellini d'India) ed è un primo, preliminare, passo che richiede ancora anni di sperimentazione prima di approdare all'essere umano. Questa è un'informazione che non si ripete mai abbastanza quando si parla di questo tipo di studi ed è bene esplicitarla fin dall'inizio. Ciononostante, la tecnica è così semplice, ingegnosa e il risultato così evidente, che ritengo valga la pena di parlarne. La terapia genica continua a colpire al centro dei suoi bersagli (dopo un inizio faticoso) e si conferma uno degli orizzonti vicini e più promettenti dela ricerca medica d'avanguardia. Un esempio è questo recentissimo risultato ottenuto da un gruppo di scienziati dell'Istituto per il cuore Cedars-Sinai di Los angeles, pubblicato online una manciata di giorni fa sulla rivista Nature Biotechnology (sul cartaceo lo trovate dall'8 gennaio 2013). Avrete certamente sentito parlare di pacemaker: si tratta di un dispositivo elettronico che viene impiantato nel cuore di pazienti il cui ritmo cardiaco diventa difettoso, al fine di ristabilire il ritmo normale, scongiurando complicazioni fino alla morte. In realtà ogni cuore umano possiede un suo proprio pacemaker naturale: sui tratta di un gruppetto di cellule speciali (circa 10.000, dette SAN, da Sino Atrial Node) poste sopra l'atrio destro che mandano segnali ritmici e ordinati che regolano l'attività di contrazione e rilasciamento delle cellule muscolari dell'intero cuore. Con il passare del tempo (o per altri problemi) può succedere che queste cellule si deteriorino, da qui la necessità di intervenire con un aggeggio artificiale, che però porta con sè alcuni problemi: può dare rigetto, le batterie si possono esaurire, si può guastare, eccetera
FOTOGRAFIA

Una Luna a pois

FOTOGRAFIA -Bella, bella, bella quest'immagine della Luna. E anche utile. Questa Luna "pop" rappresenta le variazioni del campo gravitazionale del nostro satellite preferito. La mappa è ricavata dalle misurazioni effettuate dal Gravity Recovery and Interior Laboratory (GRAIL) durante una missione compiuta all'inizio di quest'anno. Qui in versione animata.
SALUTE

La proteasi dell’HIV: l’enzima che taglia se stesso

SALUTE - Si piega alle estremità e con un colpo di coda si taglia via dalle altre proteine a cui è legata: è la proteasi libera dell'HIV, un enzima cruciale nelle prima fasi di sviluppo del virus. Una ricerca spagnola (hanno collaborato ricercatori dell'Hospital del Mar e dell'Università Pompeu Fabra di Barcellona, e il gruppo è coordinato da Gianni De Fabritiis, un ricercatore italiano ora a Barcellona) pubblicata sui Proceedings on the NAtional Academy of Sciences descrive i passi cruciali della maturazione di questa proteasi, meccanismi che potrebbero essere sfruttati per la creazione di nuovi farmaci antiretrovirali. La proteasi in questione è importante perché taglia a pezzetti le catene di proteine che formano l'HIV riducendole a singole unità proteiche che andranno a formare la struttura infettiva di nuovi virioni - particelle infettive -. La cosa che lasciava perplessi gli scienziati è che nelle fasi precoci la proteina che forma l'enzima "forbice" è connessa alle altre proteine, proprio come quelle che dovrebbe tagliare. Come fa dunque a staccarsi se essa stessa è l'enzima che dovrebbe servire a tagliare le proteine?
SALUTE

Inutile (e anche dannosa)

SALUTE - Se digitate "terapia chelante" in Google e come ne avevate solo vagamente sentito parlare, rimarrete stupiti dal numero di risultati che otterrrete. Si tratta di una terapia molto in voga e da qualche anno, specie negli Stati Uniti, viene invocata da alcuni come una un trattamento efficace contro l'autismo, che si basa a sua volta sull'assunzione, mai provata, che esista una base ambientale per questa malattia, dovuto all'intossicazione da metalli pesanti. Una ricerca pubblicata sulla rivista Research in Autism Spectrum Disorders mette in guardia:questo tipo di terapia è inutile (e può rivelarsi molto dannosa per i bambini trattati). Diverse survey negli Stati Uniti mostrano che una media del 7% dei bambini con disturbo autistico vengono trattati con terapia chelante, ma che i medici (che secondo i dati disponibili non la raccomandano mai) spesso sono impreparati sul tema: il 26% dichiara infatti di non aver informazioni per sconsigliarla
CRONACA

L’animale delle meraviglie

CRONACA - Del maiale non si butta via nulla dice un detto contadino, che mantiene saldo il suo significato anche quando si esce da comparto salsicce & co. Il maiale infartti è una animale perezioso anche per la ricerca scientifica e per la salute dell'uomo. Data l'analogia genetica a molti livelli è un ottimo modello per studiare le malattie umane (senza contare che viene anche utilizzato per gli xenotrapianti). Non stupisce dunque l'attenzione rivolta alla sua genetica. Proprio pochi giorni fa sono usciti due studi collegati (con team di ricerca parzialmente sovrapposti) che hanno analizzato il DNA del maiale per comprendere i mutamenti subiti nel corso della addomesticazione. Il maiale è stato addomesticato per la prima volta circa 10.000 anni fa in Eurasia. Il primo studio pubblicato su Nature ha confrontato il genoma di Sus scrofa domesticus con il DNA prelevato da 10 cinghiali, e poi anche con quello di uomo, topo, cavallo e mucca. L'analisi ha evidenziato ancora una volta le eccezzionali doti olfattive dell animale (con geni olfattivi e del sistema immuitario in rapida espansione) ma anche che il senso del gusto è un po' compromesso
FOTOGRAFIA

Doppia eruzione

FOTOGRAFIA - Il 16 novembre scorso il Sole ha eruttato due volte di seguito a distanza di sole quattro ore (è probabile che la prima abbia innescato la seconda, data la loro vicinanza geografica). Ecco la spettacolare immagine catturata durante l'evento dal Solar Dynamic Observatory della NASA, nella lunghezza d'onda di 304 Angstrom.
AMBIENTE

Mucche wi-fi

AMBIENTE - Le mucche producono metano, tanto, trooppo, e mentre c'è chi cerca disperatamente tracce di questo gas nell'atomsfera marziana (che indicherebbero la presenza di vita) c'è anche chi dall'altra parte chi vorrebbe diminuirne la concentrazione atmosferica sul nostro Pianeta. Il metano infatto è uno dei gras responsabili dell'effetto serra e dunque del riscaldamento globale. C'è da dire che alcune mucche sono meno "metanifere" (ruttano e fanno meno "ariette" delle altre) e quindi potrebbero essere selezionate. Inotre alcune modifiche nella gestione degli allevamenti, per esempio nel cibo potrebbe aiutare. Ma per mettere in atto queste azioni servono dati precisi sulle emissioni degli animali e in questo viene in aiuto un progetto che intende mettere le mucche "in rete", proprio come i nostri computer. Il progetto è promosso dall'agenzia scientifica Australiana CSIRO e si basa su un dispositivo miniaturizzato wireless che verrà ingerito dagli animali. Il dispositivo resterà nello stomaco della mucca (per la precisione nel rumine la parte dove si forma il gas) per diverse settimane e misurerà la quantità di gas con un sistema a infrarossi. Tutta la mandria viene messa in rete perché i dispositivi saranno fra loro collegati in wireless. Questa metodologia potrà monitorare in tempo reale le emissioni delle mucche in modo da intervenire rapidamente per esempio mutando la dieta deegli animali.
CRONACA

Il valium naturale degli ipersonni

SALUTE - Una sostanza che funziona in maniera molto simile al Valium potrebbe essere alla base del disturbo contrario all'insonnia, che colpisce quele persone a cui 10 ore di sonno non bastano, per i quali caffè a altri stimolanti son solo acqua freca. L'ipersonnia è diversa dalla narcolessia, caratterizzata da improvvisi attacchi di sonno. Gli ipersonni tendono ad essere sonnolenti tutto il giorno e questa malattia colpisce spesso persone giovani fra i 20 e i 30 anni. David Rye, neurologo dell'Università Emory di Atlanta, sospettava che nella malattia sia ipmlicato un neurostrasmettitore chiamato GABA (i recettori per il GABA sono il target di farmaci come il valium). Il ricercatore ha prelevato del liquido cerebrospibnale dai pazienti
AMBIENTEPOLITICA

Vogliamo la Costituzione Energetica!

POLITICA - La volete anche voi una "Costituzione Energetica" nel nostro Paese? Mi spiego meglio. L'anno scorso un gruppo di studenti di Fisica dell'Università di Trieste e dottorandi e giovani ricercatori di molti istituti internazionali, a seguito della catastrofe ambientale seguita al terremoto giapponese, si mette a lavorare per raccogliere e diffondere informazione oggettiva sulle conseguenze del disastrio di Fukushima. Lo stesso gruppo succesivamente si pone un obiettivo più ambizioso e cioè promuovere il raggiungimento di una strategia equilibrata di approvigionamento energetico a livello nazionale. Il gruppo chiede a gran voce la costituzione di una Conferenza Nazionale sull'Energia che punti a eleborare una Costituzione Energetica sulla quale fondare i piani strategici nazionali per l'approvvigionamento di energia
AMBIENTEFOTOGRAFIA

L’aerosol globale

FOTOGRAFIA - Questa splendida immagine (che potete trovare ad alta definizione qui) è stat resa disponibile dalla NASA ieri sera. Si tratta di un modello prodotto dal supercomputer della NASA Discover, usato dal centro per la simulazione climatica al Goddard Space Flight Center, nel Maryland. L'immagine rappresenta i flussi di aerosol nell'atmosfera globale e ha una risoluzione di 10 km. I colori rappresentano i diversi tipi di particella sospesa nell'aria: la polvere è rappresentata in rosso, il sale marino in blu, il fumo in verde e le particelle di fosfati in bianco.
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