Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa

Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.
CRONACA

L’8 novembre un asteroide non colpirà la Terra

CRONACA - Chiariamolo subito, 2005 YU55 sabato prossimo non colpirà la Terra e non provocherà alcuno scenario catastrofico alla "Deep impact". Però, ammettiamolo, ci volerà parecchio vicino, "solo" 320.000 km (per farsi un'idea, la distanza media fra la Terra e la Luna è di 384.400 km). Se per un osservatore distratto questo passaggio non sarà nemmeno percepibile (la magnitudine del corpo celeste è di appena 11 - un centesimo di come appare la stella stella più debole qui dalla nostra Terra), questa sarà un'occasione ghiotta per gli astronimi che avranno l'occasione di osservare in corpo da vicino, senza dover spedire (costose) sonde in giro per il Sistema Solare (come per esempio la missione Rosetta di cui abbiamo parlato qualche giorno fa)
CRONACA

Lutetia, fra le mamme del Sistema Solare

CRONACA - Escono oggi su science ben tre paper che rendono pubblici i risultati del flyby nei pressi dell'asteroide Lutetia (a soli 3170 km) eseguito l'anno scorso (10 luglio 2010) dalla sonda ESA Rosetta (che ora sta continuando il suo viaggio verso la cometa Churyumov-Gerasimenko dove arriverà nel 2014). In due degli articoli è importante la partecipazione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) italiano, che ha collaborato con gli strumenti Osiris (co-principal investigator Giuseppe Barbieri, dell'Università di Padova e associato INAF) e Virtis (il primo autore del paper su Science è...
CRONACA

Le migrazioni nei denti

CRONACA - Dei dinosauri abbiamo solo i resti fossili, come facciamo a capire che abitudini e comportamenti avevano in vita questi animali? Una tecnica moltio in voga oggi è l'analisi isotopica dei reperti, che ha permesso di stabilire molte cose, dalla dieta alle temperature in cui vivevano questi antichi animali. Ora una nuova ricerca pubblicata su Nature dalla semplice osservazione dello smalto dei denti di alcuni esemplari di camarasauro ha proposto l'ipotesi che questi animali migrassero alla ricerca dell'acqua. Hernry Fricke del Colorado College, ha confrontato la composizone isotopica dello smalto con quella delle rocce in aree attorno al luogo in cui sono stati ritrovati i fossili.
POLITICA

Occupy the Laboratory

POLITICA - E se si lamentano loro... qui in Italia abbiamo l'abitudine vagheggiare le università americane (USA), immaginando una specie di paradiso, dove chi ha cervello e buona volontà potrà (a differenza che nella patria natia) riuscire a combinare qualcosa di buono nel campo della ricerca (oltre che ricevere uno stipendio adeguato). Ahimè, mentre le cose qui non si rimettono, anche là il sistema evidentemente inizia a scricchiolare
ricerca

Spazioporto Virgin Galactic

FUTURO - La parola "spazioporto" accende immediatamente la fantasia, ma quello inaugurato ieri in mezzo al deserto del New Mexico assomiglia più a un banale aeroporto (anche se un "signor" aeroporto, dal design futuristico, come gli si addice). Di fatto però è il primo spazioporto commerciale sulla Terra, e batte la bandiera (o per meglio dire, il marchio) Virgin Galactic. Battezzato con l'originale nome di "Spazioporto America", intende supportare il turismo spaziale, e cioè i voli a gravità zero. Dunque niente (per ora) vacanze su altri pianeti, nemmeno sulla vicina Luna. Più banalmente (si fa per dire) si tratterà di viaggi aerei a gravità zero, fino al limite della nostra atmosfera. In questo modo i (ricchi) turisti del futuro prossimo potrano fluttuare nell aria come, per intenderci, fanno oggi gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
SALUTE

Il gps svela il contagio

SALUTE - Gli strumenti semplici sono spesso quelli più efficaci. Naturalmente perché qualcosa diventi semplice c'è anche bisogno che la tecnologia divenga facile da usare e alla portata di tutti, come è oramai per il GPS, di recente usato per mappare la diffusione e la variabilità genetica di ceppi di salmonella nella capitale del Nepal, Kathmandu, per comprendere le dinamiche di diffusione e rintracciare le fonti di contagio. Se confermata da ulteriori successi questa metodologia potrebbe essere applicata in molte parti del mondo, aiutando così la prevenzione di molte malattie infettive. Nalla ricerca pubblicata - finanziata e promossa dal Wellcome Trust - sulla nuova rivista open-access Open Biology (la prima di questo genere pubblicata dalla Royal Society), Stephen Baker della Oxford University Clinical Research Unit con basi alla Patan Academy of Health Sciences di Kathmandu e all'Hospital for Tropical Diseases di Ho Chi Minh City, Vietnam, e colleghi hanno mappato (sfruttando le tecniche di sequenziamento genetico più recenti) l'epidemia di Salmonella typhi e Salmonella paratyphi usando un sistema di posizionamento globale (gps)
MULTIMEDIA

Di Caprio sarà Alan Turing

[Alan Turing] ARTE, MUSICA E SPETTACOLI - Se avessi dovvuto pensare a un attore adatto alla parte, credo che Leonardo Di Caprio non mi sarebbe mai venuto in mente. Ci vedrei qualcuno di più tormentato, tipo Edward Northorn, o anche Christian Bale. In ogni caso la notizia è questa: Di Caprio interpretrà Alan turing in un film che verrà prodotto dalla Warner Bros. Mi vengono già i brividi a immaginare come verrà interpretata la storia (drammatica) del geniale matematico britannico, non ce la vedo proprio questa storia nel classico filmone holliwoodiano, ma tant'è. La notizia mi ha colpito soprattutto perché la storia di Turing è una di quelle che colpiscono davvero, che fanno venire rabbia. Tuning è nato nel 1912, ed è morto suicida alla sola età di 42 anni e molti pensano che il suo suicidio non fu per nulla causale o un semplice "momento di debolezz2, fu piuttosto conseguenza di anni di persecuzioni sistematiche da parte dell'allora governo inglese (di recente Gordon Brown il premier britannico ha chiesto ufficialmente scusa per quanto commmesso allora ai danni dello scienziato)
AMBIENTECRONACA

Disastro ambientale in Nuova Zelanda

MBIENTE - I disastri ambientali non mancano mai, e uno che ha avuto poca eco sui nostri mezzi di comunicazione sta accadendo proprio ora in Nuova Zelanda. Mercoledi scorso la nave-cargo Rena, si è scontrata con l'Astrolabe reef e ha iniziato a rilasciare grandi quantità di greggio nel mare, e la situazione, a causa anche del maltempo sta peggiorando. La nave non solo sta perdendo le scorte di combustibile che trasportava ma anche oltre 70 container che, visto che la nave si è girata su un fianco, stanno cadendo in mare
CRONACA

L’alba dei megavirus

CRONACA - Avete presente i virus giganti? Sono stati scoperti pochi anni fa (ce li avevamo sotto gli occhi, ma gli scienziati non otevano credere che così grandi fossero proprio virus, pensavano piuttosto a delle forme batteriche): si tratta di virus enormi, con migliaia di geni (quelli "normali" ne hanno molti meno, anche solo poche decine), ma per il resto hanno comportamenti (se così si può dire di un entità da più nemmeno considerata viva) da virus. Ora un gruppo di ricercatori ne ha individuato uno davvero grande e che offre alcuni spunti interessanti sull'origine di queste forme di quasi-vita (e forse anche sulle prime fasi della vita come la conosciamo)
CRONACA

La mappa completa di Titano

CRONACA - Messa insieme dagli astrofisici dell'Università di NAnates (e presentata pochi giorni fa al meeting di EPCS-DPS di quest'anno) quest'immagine spettacolare è un paziente collage delle immagini di Titano (la più grande luna di Saturno) raccolte negli utlimi sei anni anni dalla missione Cassini. Si taratta di tutte le immagini all'infrarosso raccolte in oltre 70 flyby (voli di avvicinamenti) compiuti dalla sonda. L'infrarosso è necessario per vedere oltre alla spessa coltre di nuvole di metano che ricopre il satellite. In questo modo si è potuta ricostruire un'immagine complessiva della superficie del pianeta.
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