Esseri bipedi ma arrampicarsi sugli alberi. Orrorin tugenensis, un nostro lontano antenato, era un primate davvero eclettico, che concentrava su di sé il meglio delle scimmie arboricole e degli ominini bipedi.
Un nuovo importante tassello si aggiunge alla ricostruzione dell’evoluzione umana, o almeno ai suoi recenti capitoli che si sono scritti in Eurasia: il genoma di un individuo proveniente dal celebre sito spagnolo di Sima de los Huesos, risalente a 400.000 anni fa, è stato quasi completamente sequenziato, ed è descritto nei dettagli su Nature.
CRONACA - Il T-rex è, nell’immaginario collettivo, il più grande e terribile predatore mai apparso sul nostro pianeta, o almeno sulla terraferma. Eppure i suoi antenati, i più antichi membri della famiglia dei tirannosauridi, erano grandi come un cane, e vivevano all’ombra di altri predatori, i giganti dell’epoca. Ai vertici della catena alimentare, un centinaio di milioni di anni fa, c’erano i neovenatoridi, cugini alla lontana del T-rex. Il trono da “re” in quel periodo spettava probabilmente a Siats meekerorum, una nuova specie appena scoperta nello Utah, vissuta 98 milioni...
Alcuni di noi custodiscono nel proprio DNA tracce di virus che avevano infettato i nostri dimenticati cugini eurasiatici: l'uomo di Neandertal e l'uomo di Denisova.
Inaugura oggi il Festival della Scienza, il tradizionale appuntamento genovese che mette in scena sotto la 'Lanterna' mostre, laboratori didattici, spettacoli e conferenze a tema scientifico. Quest'anno si festeggia il decennale della manifestazione, che avrà luogo da oggi mercoledì 23 ottobre fino a domenica 3 novembre, le stesse date del 2003, l'anno della I edizione del Festival.
Il linguaggio e la capacità di creare strumenti sono controllati dalla stessa area cerebrale, e si sono evoluti contemporaneamente. Sono le conclusioni di uno studio condotto da due ricercatori dell’Università di Liverpool, l’archeologa Natalie Thaïs Uomini e lo psicologo Georg Friedrich Meyer.
Le estinzioni di massa si sono verificate a più riprese nel corso della storia del nostro pianeta. Verso la fine del Pleistocene, Sud America e Australia furono sconvolte da numerose estinzioni, che coinvolsero 97 generi di grandi mammiferi, diffusi negli ambienti di savana comuni all'epoca.
Tra le tante novità presentate dal MuSe di Trento – il nuovo Museo delle Scienze che ha aperto i battenti lo scorso weekend – desta grande curiosità la serra tropicale (Oggiscienza ne ha parlato qui), una ricostruzione di 600 metri quadri di un habitat proveniente da un luogo esotico e remoto, i Monti Udzungwa della Tanzania centro-meridionale.
Ciò che siamo lo dobbiamo anche ai tanti microbi che abbiamo ospitato di generazione in generazione. Ogni specie vivente è il frutto di una storia evolutiva che dipende da tanti fattori, non ultimo dall'influenza delle forme microbiche che vivono a stretto contatto con essa.
I mammiferi possono scegliere. Leoni, gazzelle, cavalli e primati sono in possesso di un meccanismo che permette loro di tenere sotto controllo il sesso della prole - e in particolare la proporzione fra i sessi - per assicurarsi un maggiore successo riproduttivo. E' un importante vantaggio adattativo, e il merito va soprattutto alle femmine.