Se, negli ultimi decenni, le scienze della vita hanno decisamente preso il sopravvento su quelle fisico-matematiche in termini di finanziamenti, dibattiti accademici e attenzione mediatica, c'è da dire che la fisica, negli ultimi due anni, si è presa un bel po' di rivincite.
CRONACA - Se le cose fossero andate diversamente, lì dove oggi c'è il deserto arido più esteso del mondo, il Sahara, avrebbe potuto esserci un oceano. Lo sostiene una recente ricerca geologica dell'Università di Sydney, Australia, e del Centro tedesco di ricerche geoscientifiche di Potsdam.
Coi se e coi ma non si fa la storia, dice la saggezza popolare. E neanche la geologia. Ma ciò non significa che chiedersi 'come sarebbe andata a finire se...', non sia utile.
“Generare e comunicare” preoccupazione sulla sicurezza dell'Avastin nelle cure oftalmiche. È quanto si legge in un documento interno della Novartis, colosso farmaceutico coinvolto, insieme alla concorrente Roche, nello scandalo Avastin.
Il 31 gennaio, la centrale nucleare di Sellafield, in Inghilterra, è di nuovo finita, a distanza di quasi sessant’anni, sulle prime pagine dei giornali europei, a causa degli alti livelli di radioattività registrati nella notte tra il 30 e il 31.
A metà del 500 d.C., un'epidemia di peste, nota come la Peste di Giustiniano, mieté circa 25 milioni di vittime e si diffuse in Asia, Nordafrica, Europa e nella Penisola arabica. Ottocento anni dopo, un'epidemia simile, la Peste nera, causò la morte di un terzo della popolazione continentale: le stime si aggirano sui ai 50 milioni di decessi.
Una cellula artificiale contenente organelli capaci di riprodurre i vari stadi di una reazione chimica. È riuscito a crearla un gruppo di chimici dell'Istituto per le molecole e i materiali della Radboud University di Nimega, nei Paesi Bassi.
Da più di 50 anni, le particelle di plutonio radioattivo dei test nucleari degli anni Cinquanta e Sessanta sono nella stratosfera, tra 20 e 50 km al di sopra delle nostre teste.
Un importante passo avanti nello studio della rigenerazione dei tessuti, che potrebbe aiutare non soltanto nella rigenerazione di ossa e cartilagini, ma anche nelle cure contro la calvizie. È il frutto di una nuova ricerca condotta da medici e biologi del Programma cellule staminali del Children’s Hospital di Boston, Stati Uniti.
Per fare una scoperta scientifica di prima classe non occorre essere accademici di lunga data. È il caso di Mengmeng Cui, dottoranda in scienze dei polimeri all’Università del Massachusetts di Amherst, che ha recentemente scoperto un metodo per intrappolare un liquido in un altro, isolandoli dall’esterno e separandoli in un sistema che resta stabile per lunghi periodi, mantenendo inoltre la capacità di manipolare la forma di ognuno dei due liquidi.