AMBIENTE

Un bel bagno caldo e passa

NATURA - Quasi dappertutto gli anfibi sono infetti da chitridiomicosi, un'infezione dovuta al fungo Batrachochytrium dendrobatidis, alla quale viene attribuita il declino di molte specie. Una ricerca in natura conferma alcuni dati di laboratorio. Matthew Forest dell'Istituto Scripps di oceanografia e Martin Schlaepfer dell'INRA - distaccato all'università di Syracuse (N.Y.)  - descrivono su PLoS One quello che succede fra le rane leopardo Rana  yavapaiensis di stanza in dodici località dell'Arizona. Hanno misurato la temperatura dell'acqua in ciascuna e analizzato campioni prelevati dalla pelle di 221 ospiti nel corso di due spedizioni sul campo: nel...
POLITICA

La frittata

Siamo sette miliardi e gli animali di allevamento e di compagnia circa 60 miliardi: è il caso di rendere deliberatamente più pericoloso un patogeno che passa da una specie all'altra? Per gli umani, il virus aviario H5N1 è letale in circa il 60% dei casi (per un confronto: la terribile influenza "spagnola" lo era nell’1% dei casi), ma diversamente di quanto accade con l'influenza di stagione, si trasmette per contatto diretto con l'animale malato o con le sue secrezioni. A settembre però, Ron Fouchier e altri ricercatori del gruppo di Albert...
ricerca

Il meritometro

Su Science David Reshef, suo fratello Yakir e altri ricercatori diretti da Pardis Sabeti all'Istituto Broad, una joint-venture dell'MIT e di Harvard, descrivono un nuovo "coefficiente di massima informazione" (MIC), che correla saldamente anche due variabili non lineari. Esiste già l'indice di correlazione ρ (rho corsivo, precisiamo per i poco vedenti come noi) inventato da Francis Galton, il cugino eccentrico di Darwin, detto anche di Pearson per misurare il rapporto, o meno, tra variabili lineari aleatorie. Il MIC deriva dalla "mutua informazione" teorizzata da Claude Shannon ed è più ambizioso. I suoi algoritmi richiedono una potenza di calcolo...
IL PARCO DELLE BUFALE

I campioni del 2011

COSTUME E SOCIETÀ - In attesa dei personaggi dell'anno a cura di Nature e Science, The Scientist pubblica la top 5 dei più chiacchierati dai media scientifici e non. Commenti e link della custode. 1. Diederik Stapel, ex professore all'università di Tilburg, nei Paesi Bassi, detto il "golden boy" della psicologia sociale europea, pareva aver scoperto che il degrado urbano rafforzava la discriminazione razziale, che le persone carnivori erano più riottose delle vegetariane ed altri fenomeni molto apprezzati dai media. Ha ammesso di essersi inventato tutti i dati delle presunte ricerche da...
COSTUME E SOCIETÀ

Democrazia animale

OSTUME E SOCIETÀ - In democrazia le decisioni che impegnano la collettività si prendono a maggioranza, quindi tutti devono essere ben informati altrimenti la maggioranza rischia di farsi manipolare da una minoranza che difende testardamente i propri interessi a spese di quelli comuni. Vero? Dipende, scrivono – in open access – su Science Iain Couzin di Princeton e altri otto biologi evoluzionisti, fisici ed informatici in "Individui non informati promuovono il consenso democratico nei gruppi di animali". Al computer hanno fatto modelli teorici di “integrazione dell’informazione” nei quali gli agenti possono essere influenzati dall’opinione dei vicini o non demordere dalla propria. Quando prevale l’intransigenza di pochi, come si è visto al Congresso americano a proposito del deficit dello Stato, tutti ne pagano il costo: l’adattamento alla situazione ambientale rallenta e il gruppo si frammenta. Ma se agli agenti iniziali si aggiungono dei disinformati – privi di preferenze e pregiudizi, quindi disinteressati – questi si aggregano alla maggioranza, la rafforzano e l’aiutano a spuntarla
AMBIENTECRONACA

La scienza a contorno

AMBIENTE - Mentre al vertice sul clima di Durban era in corso la gara a chi rallentava di più l'eventualità di un taglio alle emissioni di gas serra, due ricerche ne misuravano la quantità e gli effetti. Su Nature Climate Change, il gruppo della grande Corinne Le Quéré (non si tratta di sciovinismo, è canadese!) che dirige il Tyndall Centre all'università dell'East Anglia, osserva che le emissioni di CO2 sono aumentate del 50% in 20 anni, calate dell’1,4% nel 2008-2009 e cresciute del 5,4% nel 2010, toccando per la prima volta i 9 petagrammi di carbonio. Che sono nove miliardi di tonnellate. Il tasso medio di incremento si sta attestando attorno al 3% all’anno. Julia Steinberger, una fisica dei gas ultrafreddi passata all'economia ambientale, commenta sul Guardian:
ricerca

Organi linfatici

NOTIZIE - Uno dei grandi misteri dell'evoluzione riguarda l'erezione degli struzioniformi. L'esistenza del fenomeno era nota, ma la sua causa era dibattuta da secoli. Sul Journal of Zoology Patty Brennan dell'università del Massachusetts e Richard Prum dell'università di Yale mettono fine al dibattito e suscitano nuove domande. Post riservato ai lettori che hanno superato lo stadio della cicogna. Il 97% delle specie di volatili è privo di pene: pratica un breve "bacio cloacale" nel quale lo sperma passa dal maschio alla femmina durante la congiunzione delle rispettive cloache che, come dice il nome, sono gli orifizi deputati agli escrementi. Il restante 3% ne ha uno che assume le dimensioni necessarie alla bisogna per afflusso di sangue nel sistema vascolare, come accade a rettili e mammiferi
CRONACA

Libertà con cioccolatini

CRONACA - Gli economisti della scuola di Chicago dicono che l'H. sapiens è un animale egoista che mira al massimo profitto. I neuroscienziati della scuola di Chicago dimostrano che il Rattus è diverso, in particolare se femmina. Inbal Bartal, Jean Decety e Peggy Mason, dell'università di Chicago, hanno cercato di stabilire se giovani ratti - dei piccoli Sprague-Dawley tra i tre e i sei mesi - erano capaci di altruismo. Si sapeva già che si lasciano contagiare dalle sensazioni e dai sentimenti dei compagni, paura, sofferenza, allegria, curiosità ecc. Sono empatici come tutti i mammiferi osservati fin qui, ma l'empatia ne modifica il comportamento e fino a che punto
IL PARCO DELLE BUFALE

Associata a delinquere

IL PARCO DELLE BUFALE - A settembre, il Corriere della Sera vinceva il premio per la disinformazione sul clima "A qualcuno piace caldo" assegnato dal gruppo di Climalteranti. A novembre, il direttore Ferruccio De Bortoli lo ritirava durante una cena da lui offerta a tre ricercatori del gruppo che ricambiavano il pasto con cinque grafici zeppi di dati. Ieri, un articolo in prima pagina li accusava di gravi malefatte. La custode, che ricercatrice non è ma sa l'inglese, fa parte del comitato scientifico di Climalteranti. Perciò si vanta di essere inclusa dalla "grande firma" Pierluigi Battista fra i mascalzoni che hanno truffato il suo Direttore. In cambio di, per esempio, piovra al forno con purée di fave, gli avevano, per esempio, consegnato una ricostruzione storica dell’estensione del ghiaccio marino artico negli ultimi 1450 anni, uscita il 24 novembre su Nature. Il Corriere non ci è cascato. In mezza giornata Pierluigi Battista si è letto tutti i documenti (1) approvati al vertice su clima che si teneva in Sudafrica e scrive
IN EVIDENZA

Carnevale della Biodiversità VI: Parenti serpenti – Chi fa da sé…

Le famiglie terrestri sono state monoparentali per miliardi di anni fino all’invenzione del sesso maschile. Alcune specie ne fanno tuttora meno, non è chiaro se da tempo oppure occasionalmente, se per scelta o per assenza di opportunità, per senso di solitudine o per evitare l’estinzione. Una genitrice e basta è la regola fra gli unicellulari da cui discendiamo tutti e ne approfittiamo per elevare una vibrata protesta contro l’acronimo Luca per Last Ultimate Common Ancestor, quando non può che chiamarsi Lucia. Fra i discendenti di Lucia, anche se non fra quelli di Lucy, fanno a meno di un compagno squali, uccelli, insetti, lucertole e nessuna vertebrata più sinuosa ed elegante della Boa constrictor. Un anno fa, sulle Biology Letters della Royal Society, Warren Booth e altri quattro americani descrivevano i parti nel 2009 e nel 2010 - non c’è più privacy, signore mie - delle 22 figlie di una constrictor imperator platinata con macchie color caramello. Le analisi del DNA avevano appurato che le piccole erano prive di un padre sebbene quattro candidati fossero presenti nella teca natia. Maculate come la mamma, eppure invece dei cromosomi W e Z ne avevano ereditato due volte il cromosoma W ed erano i suoi cloni solo per metà.
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