Stefano Dalla Casa

Stefano Dalla Casa

Giornalista e comunicatore scientifico, mi sono formato all’Università di Bologna e alla Sissa di Trieste. Scrivo abitualmente sull’Aula di Scienze Zanichelli, Wired.it, OggiScienza e collaboro con Pikaia, il portale italiano dell’evoluzione. Ho scritto col pilota di rover marziani Paolo Bellutta il libro di divulgazione "Autisti marziani" (Zanichelli, 2014). Su twitter sono @Radioprozac
CRONACA

Prova…prova… Ok, ci siamo.

CRONACA - Se fosse un primate i giornali avrebbero già gridato al cosiddetto "anello mancante" tra uomo e "scimmia", ma Liaconodon hui, un modesto mammifero di quaranta centimetri scarsi (coda compresa) è forse il più importante fossile degli ultimi anni assieme a Tiktaalik. Infatti è una forma di transizione che testimonia un fondamentale cambiamento morfologico all'interno della classe dei Mammiferi, cioè l'origine evolutiva del loro (nostro) orecchio medio.
FOTOGRAFIA

Nanomondi

Ventotto straordinarie immagini dal mondo nano, catturate a NanoFacility, laboratorio dell'INRIM situato in Piemonte. Per visualizzare la descrizione di ogni immagine, proseguite l'esplorazione della galleria direttamente dal nostro album su Flickr. CREDITS: Luca Boarino, Emanuele Enrico (Nanofacility, INRIM). http://www.flickr.com/photos/oggiscienza/sets/72157626538156468/show/...
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Alghe tuttofare

FUTURO - Eric Lannan si sta laureando in ingegneria meccanica al RIT (Rochester Institute of Technology), ma la sua tesi non mancherà di attirare l'attenzione di chimici e biologi (e imprenditori). Lo studente ha infatti messo a punto un procedimento che non solo permette a comunissime alghe di ripulire acque inquinate ma, allo stesso tempo, di produrre biocombustibile. Le alghe del genere Scenedesmus sp. sono normali alghe d'acqua dolce: unicellulari e ad abito coloniale, prosperano (come tutte le piante) in presenza di fosfati e nitrati. Infatti, è l'eccesso di questi composti, di solito a causato dagli scarichi domestici e industriali, a determinare il fenomeno dell'eutrofizzazione, cioè la crescita sproporzionata di organismi fotosintetici che può danneggiare gravemente gli ecosistemi acquatici.
CRONACA

È tutto cominciato dall’RNA?

CRONACA - Contrariamente a quanto affermato dalla propaganda creazionista, la teoria dell'evoluzione non spiega l'origine della vita, spiega la diversità della vita: come questa sia nata è ancora uno dei grandi interrogativi della scienza ma, anche se non abbiamo delle conferme, alcune delle ipotesi formulate sembrano più promettenti di altre. Sappiamo che molte molecole organiche basilari per la vita possono svilupparsi spontaneamente in alcune condizioni (come dimostrano gli esperimenti di Miller e successori) ma il punto cruciale è che, in qualche modo, devono essersi sviluppate molecole in grado di replicare sé stesse. Gli attuali esseri viventi (se assumiamo che i virus non ne facciano parte) sono basati sul DNA, ma il DNA non si può replicare senza determinati enzimi e ben protetto da una membrana cellulare o da una capsula batterica (a meno che non si trovi in una macchina per la PCR). Questo crea naturalmente un dilemma analogo a quello dell'uovo e della gallina: gli enzimi fanno funzionare il DNA, ma è nel DNA che gli enzimi sono codificati, e allora come ha imparato il DNA a fare gli enzimi giusti?
CRONACA

Tablet e archeologia

FUTURO - Un vecchio adagio mutuato da una citazione di Thomas Edison recita "la scienza è 1% ispirazione e 99% traspirazione". Lo sanno bene (fra gli altri) gli archeologi, per i quali la routine quotidiana è l'annotazione meticolosa di misure e considerazioni sugli scavi, che non sono altro che il materiale grezzo che dev'essere poi essere condiviso, organizzato e analizzato. Finora tutto questo è stato fatto sulla carta poiché il lavoro sul campo non consentiva una digitalizzazione del dato immediata, ma grazie ai tablet pc tutto potrebbe cambiare.
CRONACA

Un “codice a barre” per le zebre

Ora agli zoologi, per stabilire con precisione l'identità di ogni singolo animale, basta un software libero. Specialmente negli studi sui grandi mammiferi che vivono in branchi, occorre che ogni animale sia ben distinguibile dagli altri. Alcuni ricercatori, come faceva Dian Fossey, arrivano ad assegnare nomi ma la maggior parte si accontenta di una sigla alfanumerica. Il fatto è che questa non è un impresa facile se dobbiamo principalmente su foto o video. Non si può pretendere da ogni ricercatore una sensibilità tale da riconoscere a colpo d'occhio un animale da un altro e più il branco è numeroso più le cose si complicano. La soluzione viene da Stripe Spotter, un software che riconosce ogni animale da normalissime fotografie.
CRONACA

Cellule fotosintetiche in una salamandra *UPDATE*

NOTIZIE - Ora è ufficiale. Con la pubblicazione su PNAS un gruppo di ricerca canadese ha presentato alla comunità scientifica il primo caso documentato di simbiosi tra un'alga verde (Oophila amblystomatis) e un vertebrato, cioè la Salamandra maculata (Ambystoma maculatus). Questo tipo di alga condivide da sempre l'habitat degli anfibi, ma finora non si era immaginato che tale convivenza si spingesse a livello cellulare e che ciò determinasse un rapporto di simbiosi paragonabile ai casi, ampiamente documentati, che riguardano vari tipi di invertebrati, ad esempio gli Cnidari (polipi e meduse).
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Software generico equivalente (e anche qualcosa in più)

Una ricerca indica che i software open source utilizzati nell'amministrazione dei dati sanitari sono più sicuri di quelli proprietari FUTURO - Da qualche tempo in televisione gira uno spot patrocinato dall'Agenzia Italiana del Farmaco che promuove l'utilizzo dei farmaci generici equivalenti, cioè quei medicinali che non essendo più coperti da brevetto possono essere prodotti e commercializzati dal altre ditte. Il principio attivo è identico, quindi l'efficacia non cambia rispetto alle versioni "brandizzate", ma c'è ovviamente un risparmio sia per il cittadino che per il sistema sanitario. Qualcosa di simile accade...
SALUTE

Virus mangia virus

Identificato in Antartide un virus che prolifera a spese di altri virus, e che per questo ha un importante ruolo nell'ecosistema NOTIZIE - Dopo il fuoco di paglia del batterio all'arsenico Made in NASA ecco quella che, al contrario, sembra essere una scoperta veramente rivoluzionaria nella microbiologia. Un team di ricercatori australiani analizzando i genomi estratti da campioni prelevati all'Organic Lake, un bacino ipersalino in Antartide, ha scoperto un virofago, cioè un virus che vive a spese di un altro virus. Per riprodursi un normale virus, ad esempio un batteriofago,...
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